Autore: Redazione
21/11/2016

Quantcast, ecco come ragiona il consumatore nel suo percorso decisionale

Durante la conferenza europea “Supernova”, svoltasi a Londra, la società che studia la forza delle audience in tempo reale, ha presentato una ricerca

Quantcast, ecco come ragiona il consumatore nel suo percorso decisionale

Si è svolta venerdì scorso a Londra “Supernova”, la conferenza europea che Quantcast, società attiva a livello mondiale nell’applicare la forza delle audience, analizzate in tempo reale, al digital e mobile advertising, organizza ogni anno per i propri clienti. Un big summit capace di riunire in un’unica giornata i più grandi innovatori del momento, brand in forte crescita, editori leader, personalità dello sport e della cultura e i massimi esperti della comunicazione per scoprire insieme i nuovi trend e le sfide future del digital advertising e del programmatic. Giunto alla terza edizione, Supernova 2016 si è focalizzato su innovazione e big data, toccando importanti temi come il futuro dei media, l’impatto dei dati sulla pubblicità e gli strumenti necessari per comprendere e misurare al meglio l’efficacia dell’advertising online. La ricerca: brand e adv nel percorso decisionale Nel corso dell’evento Quantcast ha presentato anche i risultati di una recente indagine, svolta a livello mondiale, per misurare il ruolo che brand, pubblicità e altri touchpoint giocano nel percorso decisionale del consumatore. L’analisi, condotta da Basic Research su oltre 2.000 consumatori tra Australia, Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Stati Uniti, è stata realizzata secondo una nuova metodologia longitudinale che prevede la registrazione di una sorta di diario digitale degli utenti durante le ultime quattro settimane che precedono l’acquisto. Non più un sondaggio a percorso concluso, ma un’analisi in real time che ha permesso di cogliere le interazioni sul momento, i vari touchpoint con i brand, il comportamento dei consumatori e i sentimenti provati, in tutte le fasi della consumer decision journey. Il consumatore dubbioso Tra le evidenze più significative della ricerca emerge che i consumatori iniziano il processo di acquisto con una shortlist di brand molto limitata a dimostrazione di quanto sia importante per gli investitori entrare in relazione con l’utente prima ancora che inizi la ricerca attraverso un’efficace campagna branding. Dai dati però risulta anche la chiara possibilità che il consumatore cambi idea lungo il percorso e decida alla fine di comprare un brand che non era presente in quella famosa lista ristretta. Questo cambiamento, definito Change of Heart, avviene per un consumatore su cinque che dichiara di essere stato influenzato da prezzi più bassi e promozioni imperdibili. Diventa quindi necessario associare ad una strategia di brand awareness anche un’azione di direct response per accompagnare l’utente fino all’acquisto finale. Seguire il target passo dopo passo “Gli inserzionisti oggi devono saper raggiungere il proprio target di riferimento durante tutto il percorso decisionale, toccando i touchpoint più significativi per ogni singolo consumatore. Grazie all’innumerevole quantità di dati che hanno a disposizione sul loro comportamento online e interessi, possono distribuire messaggi rilevanti per aumentare l’efficacia delle campagne pubblicitarie digitali e al tempo stesso ridurre inutili sprechi di budget”, afferma Laurie Naspe, global director of strategic insights di Quantcast. “I dati di questa ricerca svelano uno scenario che brand ed investitori devono assolutamente conoscere per capire come e quando entrare in relazione con il consumatore al fine di progettare campagne pubblicitarie online sempre più performanti e rilevanti”, aggiunge Ilaria Zampori, general manager di Quantcast Italia. “Oggi, a Supernova, abbiamo offerto ai marketer del settore una panoramica internazionale, ma allo IAB Forum ci focalizzeremo unicamente sui risultati italiani con un workshop intitolato La strada meno battuta: nuovi insight nel percorso decisionale del consumatore”.  <