Autore: Redazione
10/07/2023

Publicis, breve balzo del 5% in borsa dopo le “improbabili” speculazioni di un accordo con Vivendi

Le indiscrezioni riportate da un articolo pubblicato sulla rivista francese Challengers. Ma secondo Bank of America "I pianeti non sembrano allineati" per una serie di ragioni

Publicis, breve balzo del 5% in borsa dopo le “improbabili” speculazioni di un accordo con Vivendi

Arthur Sadoun e Vincent Bolloré

Le azioni di Publicis Groupe hanno registrato un breve balzo del 5% in seguito alle speculazioni secondo cui Vivendi, proprietaria di Havas, potrebbe spingere per un accordo o un’acquisizione. Secondo un articolo pubblicato sulla rivista francese Challengers, Vincent Bolloré, il magnate che sta dietro a Vivendi, potrebbe avere fino a 7 miliardi di euro da investire entro l’inizio del 2024 ed è improbabile che “entri in un settore che non conosce già... quindi potrebbe guardare di nuovo a Publicis”. Tuttavia, gli analisti di Bank of America hanno dichiarato che la prospettiva di un accordo di fusione e acquisizione tra i due gruppi francesi è “improbabile”, affermando che “i pianeti non sembrano allineati”. Il prezzo delle azioni di Publicis è balzato da circa 71 a 75 euro alle 10 di giovedì (6 luglio), ma è sceso nel corso della giornata e ha chiuso con un calo di quasi il 2% a 70 euro, tra i più ampi timori del mercato per l’aumento dei tassi di interesse. I portavoce di Vivendi e Publicis hanno detto alla stampa internazionale di non avere commenti. Bank of America ha dichiarato in una nota agli investitori: “Sebbene non sia la prima volta che si ipotizza un legame tra Publicis e Vivendi, non abbiamo motivo di credere che l’articolo di oggi abbia più fondamento delle precedenti notizie di stampa”. Gli analisti della banca d’affari hanno citato una serie di potenziali ostacoli, tra cui la famiglia Badinter, che detiene circa il 10% dei diritti di voto in Publicis, e le valutazioni di borsa delle due società. Publicis ha un valore di circa 18 miliardi di euro, il doppio di Vivendi, anche se Bolloré Groupe, controllato dalla famiglia, possiede altri asset. Un’unione tra Publicis, che impiega quasi 100.000 persone, e Havas, che ne ha più di 20.000, “potrebbe creare alcune sinergie di costo ma anche portare a problemi di integrazione”, hanno aggiunto gli analisti, ricordando come Publicis e Omnicom abbiano abbandonato la loro fusione prevista nel 2014. Bank of America ha osservato che Bolloré ha “mostrato in precedenza un certo interesse per le attività a basso rating e sottoperformanti, dove può esercitare la sua influenza senza acquisire la piena proprietà”, tra cui l’acquisto di una quota di Aegis Group, prima della sua successiva vendita a Dentsu nel 2012. Ma Publicis, sotto la guida di Arthur Sadoun, dopo la pandemia ha “ampiamente superato i suoi competitor”. Il settore ha sempre sostenuto che Vivendi, proprietaria di attività nel settore dei media tra cui Canal+ ed Editis, abbia messo gli occhi su Publicis, il secondo gruppo di agenzie pubblicitarie al mondo per numero di dipendenti dopo WPP. Quando le speculazioni sono emerse nel 2021, Vivendi ha respinto le ipotesi di un futuro legame con Publicis, definendole "voci infondate".