Autore: Redazione
17/10/2018

Magna Global descrive l’ascesa del mobile e del video

L’ultimo report della divisione di IPG evidenzia un settore da 34 miliardi di dollari, che saranno poco meno del doppio nel 2022

Magna Global descrive l’ascesa del mobile e del video

Per la prima volta, mobile e video superano desktop e banner come canale e formato preferenziali per gli acquisiti in programmatic a livello globale. A certificarlo è il Programmatic Report 2018 di Magna Global, unit di IPG, secondo cui il mobile conterà per il 53% di tutte le transazioni automatizzate, mentre il video assorbirà il 51% degli investimenti. Si tratta di un risultato importante, spiega Luke Stillman, SVP of Digital Intelligence di Magna Global. La crescita del peso del mobile sul programmatic è stata lenta a causa della dipendenza della disciplina dai cookie desktop, ha detto Stillman. E, nonostante gli inserzionisti statunitensi abbiano abbracciato in massa il video advertising, nei mercati emergenti il settore è soprattutto sinonimo di YouTube. “La tendenza è chiara: i banner sono in declino e sono un’inventory meno efficace”, ha detto Stillman. Complessivamente, il mercato programmatic globale raggiungerà quota 34 miliardi di dollari quest’anno, per arrivare a 60 miliardi nel 2022, quando arriverà al 71% della spesa in banneristica e video in un contesto in cui gli investimenti tradizionali decresceranno del 4%. Il tasso di crescita del segmento rallenterà nel 2018 al 25%, dal 22% dell’anno scorso. Magna evidenzia lo spostamento dei budget verso le PMP (Private Marketplaces), una forma di RTB, che arriveranno al 63% della spesa in programmatic nel 2022 per un totale di 13,5 miliardi. Le PMP permettono di sfruttare i vantaggi offerti da prezzi determinati da aste. Gli inserzionisti stanno abbracciando anche le aste first-price, un modello che garantisce maggiore trasparenza nel processo di acquisto degli spazi pubblicitari online.