Autore: Redazione
28/09/2016

Privacy, ancora le autorità tedesche contro Facebook per WhatsApp

Senza il consenso esplicito degli utenti è vietato trasferire informazioni. Questa la tesi da Amburgo

Privacy, ancora le autorità tedesche contro Facebook per WhatsApp

Facebook ancora nel mirino delle autorità tedesche. Questa volta è WhatsApp, l’app di messaggistica acquisita per 19 miliardi di dollari a finire nell’occhio del ciclone, per le sue politiche sulla privacy già sotto la lente d’ingrandimento dell’Unione europea e degli Stati Uniti. Da Amburgo, infatti, è partita la richiesta di fermare il trattamento dei dati degli utenti tedeschi che utilizzano il servizio di chat. Non solo, a Facebook è stata intimata anche la cancellazione delle informazioni già in possesso. La tesi è che non esiste una base legale affinché Facebook si serva delle informazioni degli user di WhatsApp, che in Germania sono 35 milioni. Questo perché non c’è una decisione esplicita di una connessione con gli account Facebook da parte degli stessi. Facebook dovrebbe chiedere il consenso in anticipo e questo non è avvenuto. Il braccio di ferro tra i guardiani della privacy tedeschi e la società di Menlo Park sul tema della regole sulla privacy dura da diversi anni. Il social ha sempre sostenuto che solo l’Irlanda, unico Paese europeo dove ha sede legale, ha giurisdizione in materia anche se in una nota ha affermato di essere pronto a collaborare con Amburgo per risolvere qualsiasi questione.