Poste Italiane prepara il lancio dell’offerta Energia con Wunderman Thompson e Mara Venier, e la gara per la definizione del nuovo partner media
La campagna, con protagonista la presentatrice ripresa da Ferzan Ozpetek, è attesa per fine anno; il pitch per il planning vedrà OMD Roma difendere un incarico da 4 milioni di fee annui
E’ stata Mara Venier stessa, che ne sarà protagonista, a svelare su Twitter che è in preparazione, con la regia di Ferzan Ozpetek, un nuovo spot di Poste Italiane. Secondo quanto ricostruito da DailyMedia, si tratta del set per la campagna di lancio di Poste Energia, la nuova unit del Gruppo di cui è A.D. Matteo Del Fante che fa capo a Poste Pay e che vedrà la società scendere nel campo dell’offerta retail gas e luce. Un’offerta già pronta ma ancora in stand by per la situazione di mercato che si è venuta a creare e che continua a essere pesantemente condizionata dalla guerra russa in Ucraina. Difficile, quindi, dire se la nuova deadline del lancio, indicata entro quest'anno con l'aggiornamento del Piano “24SI“ di fine marzo, potrà essere rispettata. Le nubi presenti - 4,7 milioni di italiani hanno saltato il pagamento di una o piu' bollette luce e gas negli ultimi 9 mesi, secondo mUp Research e Norstat - e quelle all'orizzonte - con aumenti previsti del 100% tra ottobre e novembre - potrebbero far slittare i tempi. Per contro c'è da registrare il successo del test già avviato a metà giugno con successo su dipendenti e pensionati del Gruppo (che ha 121.000 dipendenti) con 42.000 contratti sottoscritti in quattro mesi. Energy 160, questo il nome dell'offerta, in onore dei 160 anni di storia di Poste Italiane, è 100% green e prevede un pacchetto composto da tre versioni diverse: solo luce, solo gas o luce + gas (cioè dual). La caratteristica era il prezzo bloccato per 24 mesi, che potrebbe essere confermato anche al grande pubblico, assieme a proposte a pacchetto con altri prodotti di Poste Italiane come fibra e telco. Coerente quindi la scelta di un personaggio nazional-popolare come Mara Venier per la campagna di lancio che - sempre secondo quanto risulta a DailyMedia - porta la firma di Wunderman Thompson, che è l’altra agenzia, insieme a Saatchi&Saatchi, partner di Poste Italiane per l’atl in base all’esito della relativa gara nel luglio del 2020.
La strategia
La nuova business unit Poste Energia è stata affidata a un manager di lungo corso nel settore quale Stefano Fumi. In Poste Italiane da gennaio 2021, il manager è stato co-founder & CEO di NeN (enertech italiana che fa capo ad A2A) e Business Development Mercato di A2A, oltre ad aver ricoperto vari incarichi in Gdf Suez e nella Divisione Market di Enel. Il progetto Energia, da Piano, prevedeva il breakeven nel 2024 e un Ebit positivo nel 2025; 700 mila clienti nel 2023, 1,1 milioni nel 2024 e 1,5 milioni nel 2025. Ora che 2 milioni di clienti rischiano di rimanere senza fornitore per l'eventuale fallimento dei piccoli reseller, i numeri potrebbero anche migliorare per Poste Italiane, giustificandone un accelerazione del lancio. L'acquisto di elettricità e gas direttamente sul mercato senza intermediazioni, che permette al Gruppo di spuntare prezzi vantaggiosi, i 12.800 uffici postali e i pagamenti digitali attraverso la piattaforma PostePay, oltre che l'assistenza fornita su entrambi i canali (uffici e web), sono punti i punti forza da cui il Gruppo parte per la sua offerta. Con Lis, poi, la rete di pagamento dei tabaccai acquisita a metà settembre, si vanno a sommare alla sua rete 55mila nuovi punti di pagamento e il contatto con altri 5 milioni di clienti. Sul fronte della comunicazione, per altro, sarebbe in arrivo anche un’altra novità e, cioè, l’apertura della gara per la ciclica revisione del partner media che, dopo la riconferma di aprile sempre del 2020, è OMD Roma. Il contratto ha una durata di 24 mesi. Il valore del fee a base d’asta era stato in quell’occasione di 3,98 milioni di euro, iva esclusa, con contratto di 24 mesi che l’agenzia di OMG, subentrata ancora 3 anni prima a Carat, aveva ottenuto superando Havas Media e Zenith, mentre l’rti di Heads Collective/Digical Consulting era stato escluso in fase di gara. Lo spending su base annua di Poste Italiane è sui 15 milioni di euro.