Autore: Redazione
31/01/2022

Postalmarket, una tradizione che si rinnova nel segno dell’italianità e dei big data

Il ritorno del celebre marchio, che non abbandona la dimensione cartacea, ma abbraccia totalmente gli ambienti digital. Il bilancio dei primi mesi e le prospettive raccontate da Alessio Badia, General Manager di Postalmarket e Fabio Sutto, Performance Marketing Specialist di Making Science

Postalmarket, una tradizione che si rinnova nel segno dell’italianità e dei big data

Come un flash improvviso, abbagliante per chi ricorda volentieri, per chi si coccola nella nostalgia, ma anche per chi ha bisogno di ritrovare dei presupposti di commerce con delle radici precise, prestigiose, affidabili, che non siano smarrite nel tempo, ma che siano pronte ad abbracciare il lato moderno della vita, tecnologicamente aggiornato e avanzato. Non è stato certo un caso che nell’ultima parte dell’anno appena trascorso sia tornato alla luce un brand come Postalmarket, tra sorrisi, dubbi e non poche domande. La dimensione cartacea è rimasta, ma la parte preponderante vive e si alimenta in rete, grazie alla partnership che il brand ha stretto con Making Science, cui è stato affidato Il piano di comunicazione e di lead generation. Tra Black Friday e festività natalizie si vocifera che il boom sia stato notevole. Allora, ecco un primo bilancio del nuovo Postalmarket, direttamente dalle parole di Alessio Badia, General Manager di Postalmarket e Fabio Sutto, Performance Marketing Specialist di Making Science.

Una fotografia del rilancio: il progetto, gli obiettivi e i primi risultati

Alessio Badia «Postalmarket è rimasto nel cuore di intere generazioni di Italiani. ​​È stato il primo vero catalogo di acquisti per corrispondenza in Italia che ha scardinato quello che era il tradizionale modo di conoscere i trend, scoprire nuovi prodotti e sperimentare nuove modalità di acquisto. I nostri clienti e partner fornitori ricordano il progetto in maniera estremamente positiva, sia a livello di emozioni sia di fiducia nel marchio. È proprio questo forte legame con la tradizione ci ha spinti a far rivivere un pezzo della nostra storia ma inquadrando il progetto in una nuova ottica: digitale e omnicanale. Dar vita al primo marketplace di soli brand italiani offrendo un’ampia gamma di categorie merceologiche, dal fashion al food & beverage, dall’hobbistica al tessile casa fino al mondo animali, è sicuramente una sfida; ben oltre 150 marchi si sono uniti a Postalmarket. Abbiamo voluto creare nuove opportunità nel tessuto imprenditoriale italiano dando ai brand una vetrina digitale dove, attraverso la personalizzazione e il dialogo, possono raccontare la propria storia e i propri prodotti e proporre delle selezioni davvero di altissima qualità, artigianalità e sostenibili. I primi mesi di attività hanno portato risultati estremamente positivi. Il portale online registra 20 mila accessi al giorno e le vendite stanno crescendo esponenzialmente».

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Alessio Badia

 

Il piano digitale: come si rapporta al classico cartaceo, quanto pesa, quanto spinge, come si evolverà?

Alessio Badia: «Il piano digitale è imponente e omnichannel. Sviluppato dalla piattaforma Storeden, il marketplace ad oggi permette di acquistare ben oltre 50.000 prodotti. A livello strategico, il piano è stato ideato sia in ottica B2C sia B2B. Dando a tutti i brand presenti, sia nel catalogo cartaceo sia in quello digitale. la possibilità di valorizzare la propria offerta, permette al consumatore di vivere una nuova esperienza di conoscenza e acquisto. In futuro, sono previste diverse tappe di sviluppo, dallo shopping entertainment alla presentazione su Instagram TV Postalmarket di collezioni, sfilate, ma anche programmi di cooking & tasting, live dalle sedi dei diversi partner fornitori. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare l’italianità delle nostre selezioni e consentire al consumatore un’esperienza sempre più personalizzata e di valore. ​​È proprio grazie al digitale che il nuovo Postalmarket può evolvere mantenendo fede ai propri valori e alla propria identità all’insegna della qualità e del racconto. In tal senso, la rete mantiene un primissimo posto nella nostra strategia anche potenziando il catalogo cartaceo stesso. Esso, infatti, è letteralmente connesso al digitale tramite la app Postalmarket che consente la fruizione di contenuti esclusivi grazie alle funzionalità di realtà aumentata. A questo proposito possiamo anticipare che, grazie alla app Postalmarket, daremo la possibilità ai nostri clienti di scegliere le cover girl per ogni mondo del nuovo catalogo cartaceo. Pertanto, il cartaceo assolve proprio il compito di racconto, di motore di emozioni e valorizzazione dei brand, dei prodotti e dei nuovi trend tutti italiani».

I prossimi numeri: come verranno organizzati, presentati, promossi?

Alessio Badia: «L’evoluzione e l’aggiornamento del marketplace Postalmarket è continua. Ogni giorno vengono presentati nuovi brand e nuovi prodotti. Si aprono nuove sezioni con prodotti in evidenza, offerte speciali e pezzi editoriali a firma di esperti di settore. I numeri del cartaceo determinano il cambio stagione ma, considerati i ritmi del mondo fashion di oggi, è difficile immaginare uno stampato semestrale. Abbiamo quindi in programma lo sviluppo di inserti specifici per ogni categoria che ci permetteranno di creare un dialogo continuo con il consumatore e di proporre le ultime tendenze nei vari settori. Il piano di comunicazione e lead generation è curato da Making Science e insieme stiamo lavorando a campagne sempre più coinvolgenti e performanti. Le attività di comunicazione si sviluppano soprattutto sui principali canali social, dove sono presenti migliaia di fan, e sul web in modo da far conoscere gradualmente il progetto non solo al pubblico italiano. Ogni cliente target sarà attivato con un piano dedicato e relativi canali. Con Making Science stiamo lavorando proprio sull’aspetto delle alte performance per ogni possibile pubblico».

Un focus per il 2022?

Alessio Badia: «Una sola parola d’ordine: sostenibilità nella sua accezione più completa “assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”. L'obiettivo è di dare spazio a tutte quelle aziende italiane, e sono davvero tantissime, che sviluppano prodotti sostenibili sia da un punto di vista ecologico che etico o sociale. Daremo spazio anche ai brand emergenti per valorizzare la creatività del nostro paese e a imprenditori, con particolare attenzione ai giovani, che si impegnano in questa direzione portando ai nostri clienti prodotti di qualità. In generale, Postalmarket vuole proporsi come promotore di uno slow commerce che premia la conservazione dell’ambiente, la tracciabilità dei prodotti e soprattutto il rispetto per il cliente, sempre più sensibile e aggiornato sul tema, a cui viene data la possibilità di conoscere personalmente produttori e prodotti».

In che modo una strategia omnicanale aiuterà a guidare le ambizioni di e-commerce di Postamarket?

Fabio Sutto: «Da un lato, Postalmarket ha la fortuna di essere un brand che a distanza di decenni è rimasto nel cuore e nella memoria degli italiani come catalogo di vendita per corrispondenza per antonomasia. Dall'altro però, evolvendosi in un marketplace, si è trasformato in un progetto complesso al quale partecipano diverse aziende, ognuna in grado di gestire direttamente la propria immagine e i propri prodotti, anche di categorie merceologiche molto differenti tra loro. Questa complessità è fortemente legata alle abitudini del consumatore di oggi che sono molteplici e in continua evoluzione. Per i brand come Postalmarket che si affacciano al digital marketing, tale realtà comporta delle sfide che partono dall'analisi delle buyer persona, l'individuazione delle strategie di promozione fino all'attivazione dei canali di visibilità più efficaci e alla valutazione dei risultati. In tal senso, l'adozione di una strategia omnicanale, più che rientrare tra le best practice rappresenta una vera e propria necessità che ci porterà a testare costantemente nuove opportunità di visibilità sia per il marketplace nel suo insieme che per le aziende partner».

 

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Fabio Sutto

 

Come la pandemia ha cambiato le abitudini di acquisto degli italiani e come Postalmarket può trarne vantaggio?

Fabio Sutto: «Ormai è notorio che la pandemia abbia rappresentato uno vero e proprio spartiacque per il comportamento degli italiani nei confronti del consumo online. Secondo i dati Nielsen, diffusi subito dopo il primo lockdown, almeno il 70% degli acquisti è provenuto da persone che mai in precedenza avevano acquistato online. Questo dato da solo ci fa comprendere la portata di questo cambiamento. Ora il tasso di acquisto su e-commerce si è stabilizzato e, come ci si poteva aspettare, il 2021 ha visto una flessione rispetto al 2020. Detto ciò, il lancio del portale online di Postalmarket non poteva avvenire in un momento migliore, con le radici ben salde nel passato ma perfettamente attrezzato per affrontare il futuro».

Quanto incidono i dati nella costruzione di percorsi di successo per l'e-commerce?

Fabio Sutto: «Making Science dà estrema importanza all'analisi dei cosiddetti big data e alla relativa segmentazione degli utenti. Le strategie e soluzioni tecnologiche che proponiamo ai nostri clienti si basano fortemente su una corretta valutazione dei dati e dei risultati ottenuti. Nell'ambito dell'e-commerce, i dati sono essenziali per identificare quali campagne, quali contenuti e canali raggiungono efficacemente le audience target e quali cambiamenti apportare al fine di ottenere i risultati ideali. A livello di user experience, l’analisi e l’attivazione dei dati permette all’e-commerce di creare valore in ogni fase del customer journey, dal momento in cui l’utente viene a conoscenza del prodotto fino al momento in cui completa l’acquisto. Le tecnologie di analisi dell'efficacia delle campagne e del comportamento degli utenti fanno parte di un mondo, quello dell'ad tech, in cui Making Science ha investito considerevolmente. Da questo punto di vista, un progetto importante come Postalmarket, rappresenta una sfida e al tempo stesso un'opportunità per testare nuove soluzioni avanzate e continuare a raffinare i nostri servizi».