Autore: Redazione
31/10/2022

Poker d’assi in Rai: la Bobo Tv approda sul piccolo schermo con Futura Management

Il format inventato da Christian Vieri e costruito insieme all’agenzia arriva anche sugli schermi televisivi in occasione del Mondiale in Quatar. La CEO della struttura Valentina Cammarata ci racconta le ragioni dietro un fenomeno e fotografa un mercato social talent in costante evoluzione

Poker d’assi in Rai: la Bobo Tv approda sul piccolo schermo con Futura Management

Valentina Cammarata, founder e CEO di Futura Management

Mezzo milione di follower su Twitch, 150.000 di contatti in media a puntata, picchi da mezzo milione, il tutto nel breve arco di due anni. È la repentina ascesa di un fenomeno mediatico, la Bobo Tv: Christian Vieri, anche detto Bobo, Lele Adani, Antonio Cassano, Nicola Ventola, l’apoteosi della chiacchiera legata al pallone, il bar a cui tutti gli appassionanti aspirano, un modo per ritrovarsi, per battere e controbattere, per divertirsi, tra analisi tecniche, provocazioni e siparietti che si trasformano in modi di dire. La Bobo Tv come una nuova puntata della lunga storia dell’intrattenimento pop? Non sembrano esserci dubbi considerati i citati numeri raggiunti in pochi mesi. Quattro volti, un poker di modi di fare, di pensare, di condensare il pallone odierno, ma chi controlla la macchina dietro il fenomeno che, è notizia di qualche giorno fa, è pronto ad approdare anche sui circuiti della tv classica? Ai comandi c’è una giovane agenzia, Futura Management (http://futuramanagement.ch/), la cui CEO è Valentina Cammarata (protagonista anche della puntata di DailyOnAir - The Sound Of Adv presente in questo numero), che ci racconta presente e futuro del contenitore principe del Twitch italiano, ma prossimo alle vetta anche di quello globale.

Un vero e proprio fenomeno targato Twitch, che però vive anche su altri social asset…

«Il format può contare dell’amplificazione su Instagram, TikTok, YouTube e, a breve, avremo anche il podcast. Abbiamo stretto anche una partnership con Telesia Tv, attraverso cui diffondiamo pillole su aeroporti e metropolitane».

Come tratterete il formato podcast? Come qualcosa di distintivo o come una replica audio del format Twitch?

«Partiamo dal concetto di condivisione e di amplificazione e quindi il podcast prende il via dalla puntata stessa».

Come ha avuto inizio l’avventura della Bobo Tv?

«L’incipit si è quasi subito intrecciato con Euro 2021 ed è subito stato chiaro l’apprezzamento di massa. A distanza di un anno e mezzo dalla vittoria azzurra ecco arrivare i Mondiali in Quatar che rappresentano un ulteriore step, con “Bobo Tv va in Quatar”: 22 pillole di cinque minuti sulla Rai, con i quattro protagonisti e il loro linguaggio che scardina le coordinate classiche televisive. Christian Vieri aveva iniziato su Instagram durante il primo periodo della pandemia ed è qui che siamo arrivati noi a spiegargli come funzionasse Twitch, una piattaforma non più solo legata al gaming ma all’intrattenimento a 360 gradi. La piattaforma giusta, perché Twitch è la nuova televisione, in cui è possibile creare dentro un vero e proprio programma tv. Le altre piattaforme social comunicano in maniera diversa, con l’immediatezza del reel, in Twitch abbiamo un vero e proprio programma, con registi, moderatori, gestori della piattaforma. Il format ha preso vita, due appuntamenti settimanali, ogni lunedì e venerdì, dalle 21 a mezzanotte, senza contare gli speciali, come “Nel percorso”, spin-off condotto da Lele Adani. La Bobo Tv cavalca la logica di Twitch, lo streammare, che porta a visioni plurime a numeri sempre più grandi che l’hanno resa la prima in Italia e la seconda al mondo».

Dietro ci siete voi: come inizia e si evolve la storia di Futura Management?

«La nostra è un’agenzia giovane, nata quattro anni fa, che oggi può contare su un  team di 12 persone e che dal principio si è mossa tra management, creazione di format e la consulenza aziendale con Nectar e il nostro creator manager Michele Ponti. Con Mara Spatoliatore, la nostra Talent Director, gestiamo molti talent, come Ludovica Pagani e il suo “Casa Pagani”, online su YouTube, spazio in cui intervista diversi personaggi; Chiara Carcano e Arianna Bertoncelli, il loro format “Così fan tutte”, già esistente in modalità reel, podcast e YouTube, che ora approda su Twitch dalle 20 alle 21 di giovedì; un vero e proprio talk, con diffusione anche su aeroporti e metropolitane. Un target espressamente femminile, il primo format Twitch del genere, con il quale vogliamo andare oltre e utilizzare un nuovo linguaggio. Twitch è molto sportivo e gaming, la sua anima femminile si sta costruendo solo ora. E noi ci siamo, come partner Twitch. L’intrattenimento femminile sarà la prossima svolta su Twitch. Altri programmi ormai noti sono “Padel Tv”, con Nicola Amoruso e Alessandro Budel, in cui raccontiamo la disciplina a 360 gradi, con un talk settimanale ricco di interviste a ex sportivi e professionisti, con la moderazione e la conduzione di Chiara Icardi. E ancora: Michela Persico, Cora e Marilù, Valeria Pirri (molto forte su TikToK), Mirko Cisco».

Se Twitch è la nuova tv, cosa funziona sugli altri social?

«Occorre sempre controllare il movimento degli algoritmi, che oggi ci dicono che a funzionare è il formato reel. YouTube ha aperto il live streaming. Instagram ha sempre un suo perché grazie al formato foto, TikTok e Twitch sono i due social crescenti».