Autore: Redazione
02/08/2018

P&G prosegue il taglio dei costi marketing, ma aumenta la spesa media

Ad affermarlo è stato David Taylor, Ceo della multinazionale, nella conference call a margine del bilancio al 30 giugno. Negli ultimi quattro anni salvato un miliardo di dollari in fee d’agenzia

P&G prosegue il taglio dei costi marketing, ma aumenta la spesa media

Prosegue la politica di taglio dei costi marketing da parte di Procter & Gamble (P&G). A rivelarlo è stato il Ceo David Taylor, nella conference call a margine della presentazione dei risultati trimestrali al 30 giugno. Secondo il manager esiste il “potenziale per maggiori risparmi in quest’area”. La società ha avviato una strategia di riduzione della spesa marketing nel 2014, riuscendo a salvare 1 miliardo di dollari in fee d’agenzia negli ultimi quattro anni. Nel frattempo, la multinazionale ha ridimensionato il suo roster allora costituito da 6.000 agenzie, diminuendo gli investimenti in agenzie e servizi di produzione per 400 milioni di dollari. Oggi, secondo quanto scrive The Drum, P&G collabora con 1.300 strutture. I numeri e la spesa media La trimestrale ha evidenziato ricavi sotto le attese a 16,5 miliardi di dollari. La traiettoria delle vendite è cresciuta dell’1% ma sotto le aspettative degli analisti. Se gli investimenti marketing regrediscono, la spesa media è in aumento – 4% nel quarto trimestre. P&G, infatti, punta a raggiungere più consumatori attraverso una quota minore di annunci. La società ha citato l’esempio della Cina, dove dedica il 70% del budget al digital. In questo mercato la compagnia possiede una delle DMP più rilevanti, riuscendo così a raggiungere i consumatori in modo intelligente e mirato. P&G vuole esportare questo modello virtuoso anche in altri Paesi. Regole più stringenti P&G richiede che qualsiasi editore o operatore di misurazione con cui collabora goda di certificazioni terze accreditate dal Media Rating Council. Parallelamente ha rivisto i contratti in essere con le agenzie partner, per assicurare il grado più elevato di trasparenza possibile. “Queste azioni hanno portato a una riduzione degli sprechi pari al 20%”, ha concluso Taylor.