Autore: Vittorio Parazzoli
21/06/2024

Palmares da record ai Cannes Lions per Mediaplus; il Chief Executive Officer Matthias Brüll: «Premi e gare vinte sono il frutto del giusto mix tra tecnologia, media e creatività»

Dopo le 5 medaglie vinte nella categoria Media, il CEO del network di Serviceplan Group parla a DailyMedia delle sue strategie di crescita

Palmares da record ai Cannes Lions  per Mediaplus; il Chief Executive Officer Matthias Brüll: «Premi e gare vinte sono il frutto del giusto mix tra tecnologia, media e creatività»

Matthias Brüll

Solo con la campagna “Animal Alerts” per Petpace, Mediaplus ha vinto un oro, un argento e un bronzo nei Media ai Cannes Lions, categoria nella quale ha ottenuto anche altri due bronzi per Anzen e BMW. Per la sigla di cui è CEO Matthias Brüll si tratta di un palmares che la pone tra le centrali più premiate nella categoria che celebra appunto le migliori strategie media del mondo. Grazie a questo spunto, abbiamo parlato con Brüll stesso dell’andamento del network che fa parte di Serviceplan Group.

Mediaplus è il più grande Gruppo indipendente di agenzie media in Europa, con un bilancio estremamente positivo nello scorso anno. Perché state crescendo così tanto? 

«Sì, abbiamo avuto un anno di incredibile successo nel 2023! Abbiamo vinto il 90% delle gare a cui abbiamo partecipato. Ma c’è un motivo. Mediaplus si è affermata come un modello alternativo rispetto alle reti tradizionali, grazie alla sua presenza internazionale, alle ottime competenze nel digital e nella gestione dei dati, alle strategie creative, allo stable management e alla cultura integrata della House of Communication. Offriamo una profonda comprensione dei nostri clienti, un’ampia conoscenza dei consumatori e un’esecuzione precisa. Ritengo che sia questa la chiave del nostro successo e il motivo per cui stiamo attirando l’attenzione di clienti che prima non ci avevano notato. Si rendono conto che il settore dei media sta cambiando rapidamente e apprezzano partner capaci di adattarsi velocemente alle nuove circostanze e che, anziché imporre i propri sistemi ai clienti, costruiscono configurazioni individuali e locali per ciascuno di essi».


Quanto è importante una presenza internazionale per un’agenzia? 

«È estremamente importante. Negli ultimi anni, raramente ho visto gare in cui diverse agenzie venivano scelte per diversi mercati. A lungo termine, assisteremo all’aggregazione dei budget poiché il panorama dei media diventerà più centralizzato a causa del digitale. Dal punto di vista del cliente, è anche più efficiente lavorare con strumenti e KPI standardizzati piuttosto che gestire diverse agenzie con le relative difficoltà di coordinamento. Questo è uno dei motivi per cui ci siamo espansi notevolmente nel 2023 e anche quest‘anno, rafforzando la nostra presenza in diversi Paesi. Nel 2023, abbiamo acquisito il nostro partner di cooperazione Equmedia in Spagna. Nel 2024, abbiamo potenziato la nostra divisione healthcare con l’agenzia francese CMS. Recentemente, ci siamo fusi con Total Media a Londra. Dal 2012, abbiamo un ufficio in Italia e siamo presenti in altri 25 Paesi. Intelligenza locale e competenza sul campo sono fondamentali, ma è altrettanto importante considerare la strategia complessiva del cliente, unificando tutti gli strumenti e KPI in un unico hub. Con Mediaplus International, abbiamo creato un’unità centrale di oltre 100 persone che lavorano e forniscono consulenza e servizi ai clienti in tutto il mondo in collaborazione con i singoli mercati».


Parlando dei Cannes Lion Awards di questa settimana: i creative media sono uno dei pilastri su cui è costruito il Gruppo Mediaplus. Perché la creatività è così importante per i media? 

«Il numero di messaggi pubblicitari è cresciuto in modo sproporzionato negli ultimi anni, tutti rivolti a target simili. Il segreto per distinguersi è rimanere impressi nella mente delle persone facendo le cose in modo diverso, senza necessariamente aumentare i budget dei clienti. Per noi, i creative media rappresentano un’espressione di innovazione. Si tratta di combinare tecnologia e talento innovativo per creare soluzioni mediatiche straordinarie. Credo che tutti i colleghi di Mediaplus siano davvero innovativi a modo loro. Questa è la nostra ambizione. Una strategia può essere innovativa, ma anche i nostri team di ricerca lo sono, poiché esplorano continuamente nuove strade per comprendere veramente i consumatori e ciò che li motiva».


Quali trend si aspettava di vedere a Cannes? 

«In generale, penso che molti progetti vincitori di quest’anno saranno su temi sociali importanti: sostenibilità, cambiamento climatico, uguaglianza sociale. È questo che interessa alle persone e di cui dovremmo parlare e a cui dovremmo trovare soluzioni. Basta prendere ad esempio la nostra campagna “Animal Alert” per Petpace: ci sono molti terremoti in Perù, i cani possono percepirli in anticipo. A Lima, abbiamo dotato 137 cani di collari che ci forniscono dati: se un certo numero di cani si alza contemporaneamente, le persone nella zona vengono allertate in tempo reale tramite pubblicità digital out-of-home e radio».

E quali sono le sue aspettative personali per Cannes per il Gruppo Mediaplus? 

«Siamo incredibilmente felici. Abbiamo vinto 5 Media Lions, di cui tre solo per la nostra citata campagna per Petpace. Insieme ai nostri colleghi di Serviceplan, abbiamo avuto successo anche nelle categorie creative. Siamo così orgogliosi di tutti coloro che sono stati coinvolti, che risultato straordinario. Che conferma che il nostro impegno nei confronti dei creative media è assolutamente giusto».

Quali sono i prossimi passi che dobbiamo attenderci per il Gruppo? 

«Siamo cresciuti significativamente e abbiamo acquisito nuovi importanti clienti internazionali grazie alle nostre soluzioni creative. Ora si tratta di dimostrare che possiamo guidare la loro crescita e fornire effettivamente soluzioni che abbiano un impatto per loro, piuttosto che limitarci a presentarle. La nostra differenziazione sta anche nel riuscito intreccio tra tecnologia, media e creatività, un approccio che adottiamo nelle nostre Houses of Communication in tutto il mondo, inclusa l’Italia. Questo ci consente di attrarre più clienti e suscitare la loro curiosità».


E per Mediaplus Italia? 

«L’Italia ha un team forte, molto digital e solution driven. Da un lato, sarà fondamentale mantenere il percorso di crescita con vittorie locali significative e clienti multi-mercato. Dall’altro, Mediaplus Italia sta diventando sempre più importante nella nostra strategia globale. Vittorio Bucci e il suo team svolgono un ruolo chiave in questo e sono una delle forze trainanti del successo di tutto il Gruppo».