Autore: Redazione
16/03/2020

Oggi le organizzazioni cominciano ad avere una strategia Social First

Viaggio alla scoperta di Hootsuite, azienda leader nella gestione dei social media adottata da oltre 18 milioni di clienti. Le parole del Regional Director per l’Italia, Stefano D’Orazio

Oggi le organizzazioni cominciano ad avere una strategia Social First

Stefano D'Orazio

Sembra un gioco, sicuramente è diventata un’abitudine, ne respiriamo i profumi virtuali, ci viviamo letteralmente dentro. E tutto è capitato nel breve volgere di un decennio. Un piccolo atto di vanità, la ricerca del consenso, la voglia di condividere subito e senza barriere. Insomma, il social, ovunque e comunque. Una coda infinita di sorrisi, di mani strette, di pose più o meno studiate. Un luna park infinito e sempre cangiante che, come tale, nasconde anche i suoi piccoli grandi tranelli. Nel corso degli anni, l’ambito dei social media ha visto spuntare polemiche, dissensi e anche scandali. Qualcuno ci nasconde qualcosa? C’è forse qualcuno che se ne approfitta? Certo che sì. Ovviamente non poteva essere tutto oro quel che luccicava. Possono esserci delle ripercussioni anche sulla foto pubblicata in riva al mare, ma quando i social media diventano uno strumento fondamentale per le strategie di comunicazione di una azienda, il livello di attenzione cambia. Ma non temete: di fronte ad una problematica ecco apparire i risolutori, gli specialisti, le guide. Come Hootsuite, azienda leader nella gestione dei social media con una soluzione adottata da oltre 18 milioni di persone. 

Siete in Italia da poco tempo

Presenti sul mercato italiano da due anni siamo in crescita a cifra doppia anno su anno. A fronte di un’elevata domanda, stiamo ovviamente rafforzando e consolidando anche il team italiano. Una situazione che testimonia l’importanza che i social media hanno assunto nelle strategie delle aziende del nostro territorio.

Anche da noi infatti c’è sicuramente molta carne al fuoco

Come illustra l’ultimo report “Digital 2020” che abbiamo rilasciato in collaborazione con We Are Social sull’utilizzo dei social da parte degli italiani; oggi in Italia abbiamo ogni giorno 36 milioni di utenti attivi sui canali social con una media di fruizione di circa due ore. I social media sono così diventati rilevanti non solo nella quotidianità delle persone, ma anche nella vita stessa di un’azienda che oggi, sempre più spesso, cerca di impostare un approccio “social first” per quello che riguarda il marketing e la comunicazione. Se prima era considerato uno dei tanti canali appartenenti alla famosa “multi-canalità”, oggi il mondo social è diventato il primo canale per incrementare la brand awareness, rafforzare la loyalty e aumentare l’engagement. Un cambio di paradigma che sta portando molti brand ad avere una struttura interna dedicata la cui gestione però non è sempre così facile e lineare perché il mondo dei social è molto complesso e in continua evoluzione. In questo scenario Hootsuite si propone sul mercato come un partner altamente specializzato per supportare e affiancare i clienti nel corretto utilizzo di queste piattaforme per implementare attività marketing performanti e di qualità.

Ma come si muovono le aziende oggi giorno?

Un esempio: un’università per ridurre il numero delle chiamate al loro contact center da parte degli studenti ha creato un nuovo portale web. Dopo 6 mesi dal lancio del nuovo portale le chiamate sono aumentate. Perché? I giovani difficilmente oggi recuperano informazioni sul web, ma preferiscono interagire sui social media. I social stanno diventando infatti il nuovo web e diversi analisti prevedono che la strada delle applicazioni verrà progressivamente abbandonata.

Il social sta insomma modificando tutto

Il bacino dei social è molto ampio, ma ci sono diverse possibilità di focalizzarsi su un’audience precisa.

Quando nasce Hootsuite?

Nel 2008 con l’obiettivo di aiutare le aziende a gestire i propri account social da un unico pannello di controllo. Oggi l’interazione sui social crea una maggiore attenzione, livelli di conoscenza e di engagement più profondi. Parliamo spesso di “people engagement”, le persone sono fondamentali e sono al centro di tutte le organizzazioni. La digitalizzazione dei processi va supportata con le persone, il vero motore del cambiamento. Rileviamo una crescente umanizzazione nel rapporto con i consumatori e una maggiore presa di posizione su questioni rilevanti: fattori chiave che stanno trasformando i brand in nuovi punti di riferimento sia per i clienti sia per i dipendenti che, a loro volta, diventano i primi ambassador dei valori e delle attività dell’azienda.

Le prossime novità? 

Sicuramente le funzionalità per lo shopping che sta per implementare Instagram saranno un ulteriore passo verso la trasformazione digitale del mercato. 

C’è un ormai arcinoto problema di sicurezza

La security è un tema delicato per tutti, soprattutto quando si opera sul web. Alcune statistiche dimostrano che Facebook nei primi 2 trimestri del 2019 ha chiuso oltre 2 miliardi di “fake account”: senza dubbio un problema a livello personale, ma se considerato a livello aziendale può rappresentare un danno enorme. Hootsuite può supportare le aziende anche su questo fronte grazie a soluzioni integrate che permettono di individuare tali account e chiuderli in real time. Inoltre la nostra piattaforma consente di collaborare in modo sicuro all’interno del team grazie alla gestione dei vari flussi approvativi. 

Obiettivi 2020?

L’ottimo lavoro del team italiano è in linea con le aspettative e le esigenze della Corporation. Nel 2020 cercheremo di puntare ancora di più sul valore che le nostre soluzioni possono portare ai nostri clienti.

Altri temi di forte interesse?

Oggi le aziende hanno la necessità di integrare i dati, incrociarli, confrontarli e realizzare una comunicazione chiara e consistente. Per le aziende è fondamentale conoscere i vari social network perché ognuno è diverso dall’altro con caratteristiche e meccanismi propri. Affidarsi ad un partner competente come Hootsuite risulta quindi efficace e utile per raggiungere gli obiettivi di business prefissati con la possibilità di valutare i risultati in tempo reale. 

Social Trend per il 2020, l’anno di TikTok

Hootsuite ha recentemente rilasciato i Social Trend del 2020. Giunto alla sua quarta edizione, il report annuale sulle tendenze social mondiali rivela le principali opportunità per i brand che vogliono pianificare strategie vincenti di social marketing. Tra le tendenze più significative l’ascesa di TikTok, il ruolo sempre più centrale e rilevante dei datori di lavoro e la ricerca di un equilibrio tra brand engagement pubblico e privato. «L’inizio del nuovo anno rappresenta sempre il momento giusto per perfezionare le strategie marketing da attuare –afferma Stefano D’Orazio -. I social trend individuati da Hootsuite rappresentano un valido strumento per ottimizzare l’esperienza del consumatore e del dipendente rendendola eccezionale e significativa».

Secondo la già sopra citata ricerca condotta da Hootsuite e We Are Social, in Italia sono 36 milioni gli utenti attivi sui social con una crescita annuale pari al 2,9%. Il 98% degli utenti accede alle piattaforme giornalmente. In questo contesto e con un’audience così ampia, diventa fondamentale per i brand sfruttare le potenzialità in modo strategico. 

Diventa insomma importante per i brand non solo comprendere le dinamiche social ma anche seguirne le continue evoluzioni come nel caso di TikTok; un nuovo canale che sta rivoluzionando il panorama finora conosciuto coinvolgendo prevalentemente la Generazione Z. Un’audience che i marketer dovrebbero comunque osservare per ottenere preziose informazioni sui gusti e sulle motivazioni d’acquisto delle future generazioni. 

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«I 5 trend individuati da Hootsuite rappresentano nuove opportunità sia per le grandi imprese sia per le PMI che vogliono stabilire relazioni più profonde, autentiche e durature con i clienti, ponendo i social al centro delle loro attività», aggiunge D’Orazio.

Ecco i social media trend per il 2020

1.    I brand devono raggiungere un equilibrio tra engagement pubblico e privato. L’aumento di conversazioni private tra l’azienda e i consumatori non ha diminuito la rilevanza dei feed pubblici. Questi spazi non perdono infatti la loro importanza riconosciuta da entrambi gli attori coinvolti: è qui che gli utenti scoprono nuove tendenze e che i brand intercettano potenziali clienti. La chiave del successo sta quindi nel creare esperienze multi-touch, personalizzate e continue, bilanciando l'automazione su larga scala e l’interazione umana per instaurare relazioni più profonde con i clienti.

2.    I datori di lavoro sono il nuovo punto di riferimento per i dipendenti. In un contesto globale frammentato, sempre più spesso i dipendenti osservano il comportamento delle loro società per prendere una posizione. A livello mondiale, emerge infatti una maggiore fiducia nei propri datori di lavoro piuttosto che in ONG, governi e media. Un nuovo ruolo del top management da cui le aziende all’avanguardia devono trarre vantaggio, costruendo una forte cultura interna ed ampliando la portata degli obiettivi aziendali anche grazie all’advocacy di impiegati e clienti.

3.    TikTok stravolge lo status quo. Con oltre 800 milioni di utenti attivi a livello internazionale e un’età media di 16-24 anni, TikTok prosegue la sua rapida ascesa. Potrebbe essere una moda passeggera, ma senza dubbio la popolarità di questa nuova piattaforma fornisce informazioni preziose sul futuro dei social in termini di cultura, contenuti e collaborazioni. Le aziende cominciano ad analizzare attentamente il fenomeno ed utilizzare gli insight ottenuti per adattare le loro strategie sulla prossima generazione di utenti.

4.    Social marketing e performance marketing si scontrano. Mentre i social marketer sono chiamati ad espandere costantemente le loro competenze, i fuoriclasse della brand awareness e della community building devono acquisire capacità relative al performance marketing, cercando un equilibrio tra le conversioni a breve termine e le strategie a lungo termine per definire la brand equity, soddisfare i clienti ed eccellere nel mercato di riferimento.

5.    Il gap sui social si riduce. Le nuove funzionalità commerciali sui social stanno creando un collegamento tra la parte superiore e inferiore del funnel, generando così un’ampia disponibilità di dati sulle conversioni della customer journey. Dati che si rivelano utili anche per le attività di brand awareness, fornendo una completa visione d’insieme sul comportamento delle persone durante l’intero percorso di acquisto.

Il report “Social Media Trend 2020”, effettuato nel terzo trimestre del 2019, si basa su una survey che ha raggiunto un campione di oltre 3.000 marketer e su interviste con professionisti del settore. Nel documento, oltre ai trend, sono presenti anche “best practice” e diversi consigli utili.