Autore: Redazione
29/11/2018

OBE Academy insieme a Diversity per l’originale iniziativa “Le regole del gioco”, a Milano

Obiettivo principale dell’incontro era raccontare Diversity & Inclusion tra la responsabilità sociale e il business

OBE Academy insieme a Diversity per l’originale iniziativa “Le regole del gioco”, a Milano

OBE Academy, la neonata divisione di OBE Osservatorio Branded Entertainment dedicata alla formazione manageriale sulle tematiche del BC&BE, e Diversity, no profit fondata nel 2013 e impegnata nel diffondere la cultura dell’inclusione, hanno presentato, ieri a Milano, “Le regole del gioco” incontro incentrato sui temi della Diversity & Inclusion (D&I). Dall’etica al business, passando per il branded entertainment. È stato fatto, quindi, il punto sulla consapevolezza e la responsabilità sociale delle aziende rispetto all’inclusione, intesa come percorso culturale impossibile da trascurare o ignorare per chi aspira a vivere e costruire davvero una società aperta, vivace e collaborativa. Valorizzare la diversità I cambiamenti sociali che interessano i diversi ambiti del vivere umano sono, infatti, alla base della scelta, sempre più diffusa tra le aziende, di valorizzare la diversità. Grazie a una strategia di marketing e comunicazione attenta al D&I, le aziende registrano effetti sensibilmente positivi sul mercato (Fonte DiversityBrand Index 2017): l’80% dei consumatori italiani orientano le proprie scelte in fase di acquisto verso brand diversity oriented, poiché la diversità (disabilità, etnia, età, genere, orientamento sessuale, credo religioso e status socio-economico) viene vissuta oggi come un elemento connaturato alla società ed essenziale per la creazione di una cultura inclusiva all’interno del tessuto sociale e aziendale. Con la D&I, etica e business convivono in maniera armonica, abbattendo la discriminazione e generando valore per le aziende. L’impegno sulla D&I alimenta trust, fedeltà, passaparola positivo e crescita aziendale: il gap in termini di crescita dei ricavi tra un brand inclusivo e un brand non inclusivo può arrivare, infatti, fino al 16,7%. L’agenda A fare gli onori di casa Laura Corbetta, Presidente OBE e Ceo di YAM112003. Tra gli interventi più attesi, quello di Francesca Vecchioni, Presidente di Diversity: con Sandro Castaldo, Professore Ordinario all’Università L. Bocconi e partner di Focus Management, ha presentato i dati 2018 di Diversity Brand Index, una scala per misurare il grado di inclusione aziendale e il conseguente impatto economico e valoriale. Ha dato, invece, voce alla creatività di matrice inclusiva Paolo Iabichino, Chief Creative Officer di Ogilvy, con una fotografia dell’evoluzione dei costumi e della sensibilità nella società italiana e la conseguente trasformazione delle strategie di comunicazione delle aziende. Un passaggio obbligato, che risponde alle istanze di un nuovo consumatore, sempre più attento a temi legati alla D&I e per il quale il brand entertainment può giocare un ruolo di assoluto rilievo, come ha evidenziato in chiusura Patrizia Musso, Direttore Scientifico OBE, illustrando le sette case history più significative del 2018 a livello internazionale.