Netflix: Q1 oltre le aspettative con un fatturato di 10,5 miliardi di dollari grazie a ricavi da abbonamenti e adv
Per l’anno in corso, confermata una stima di fatturato tra i 43,5 e i 44,5 miliardi di dollari, “che presuppone una solida crescita degli abbonati, prezzi di abbonamento più elevati e un raddoppio dei ricavi pubblicitari”

Nonostante l’addio alla tradizionale comunicazione trimestrale del numero di abbonati, Netflix ha registrato il miglior trimestre della sua storia. L’azienda ha registrato 2,9 miliardi di dollari di utile netto e un fatturato di 10,54 miliardi di dollari (+12,5% su base annua), superando le stime degli analisti, che si aspettavano 2,5 miliardi di utile e 10,5 miliardi di ricavi, secondo i dati di FactSet. mentre l’utile per azione è salito a 6,61 dollari (contro i 5,28 dell’anno precedente), con un margine operativo del 31,7%: un incremento di oltre 3 punti rispetto al primo trimestre del 2024. Il flusso di cassa libero ha raggiunto 2,66 miliardi di dollari, in netta crescita rispetto ai 2,14 miliardi di un anno fa. “Il fatturato è stato leggermente superiore alle nostre previsioni grazie a ricavi da abbonamenti e pubblicità (quest’ultima ancora molto piccola rispetto ai ricavi da abbonamento) leggermente superiori alle attese”, ha dichiarato la società. Netflix ha chiuso il 2024 con 301,6 milioni di abbonati paganti a livello globale, con un aumento del 16% su base annua. Tuttavia, secondo la società, il conteggio degli abbonati di trimestre in trimestre non è più rilevante come le metriche finanziarie e di coinvolgimento degli utenti, data l’introduzione di piani a diversi livelli di prezzo e dell’opzione di condivisione a pagamento (che consente agli abbonati di aggiungere “membri extra” ai propri account a un costo aggiuntivo). La big dello streaming prevede che il suo fatturato salirà a 11,04 miliardi di dollari nel trimestre in corso (+15%), superando le stime degli analisti di 10,90 miliardi di dollari. Per l’anno in corso, Netflix ha confermato una stima di fatturato tra i 43,5 e i 44,5 miliardi di dollari, “che presuppone una solida crescita degli abbonati, prezzi di abbonamento più elevati e un raddoppio dei ricavi pubblicitari”. In tal senso, la nuova piattaforma pubblicitaria proprietaria, lanciata negli Stati Uniti il 1° aprile, sarà estesa in Europa nei prossimi mesi. Finora Netflix si era servita di un servizio di Microsoft. A margine della trimestrale, Netflix ha annunciato anche il passaggio di Reed Hastings da Executive Chairman a presidente del Consiglio di Amministrazione con ruolo non esecutivo, segnando il definitivo ritiro dalla gestione operativa. Cambiamenti che riflettono un consolidamento della nuova guida della società, ora pienamente affidata ai co-amministratori delegati Ted Sarandos e Greg Peters.
L’Europa è la seconda area di ricavo per Netflix
Il mercato EMEA ha generato 3,4 miliardi di dollari nel trimestre, con una crescita del 15% su base annua. L’Europa si conferma seconda area di ricavo dopo il Nord America. Tra i contenuti europei di maggiore successo figura Ad Vitam (Francia), sesto film non in lingua inglese più visto di sempre sulla piattaforma, con 63 milioni di visualizzazioni. Dalla Germania arriva la serie Cassandra (36 milioni), mentre il Regno Unito ha prodotto Adolescence, che ha raggiunto 124 milioni di visualizzazioni, diventando la terza serie in inglese più vista di sempre su Netflix. Per quanto riguarda l’Italia, l’unico riferimento esplicito nei comunicati Netflix riguarda Love is Blind, il popolare reality show che, nella sua espansione globale, vedrà il lancio di una versione locale anche nel nostro Paese.
Ricerca potenziata da OpenAI
Nel corso della conferenza sugli utili del primo trimestre, l’amministratore delegato Greg Peters ha confermato quanto aveva anticipato Bloomberg pochi giorni fa: la piattaforma sta lavorando su una nuova modalità di ricerca interattiva basata su tecnologie generative. L’obiettivo è rendere ancora più semplice la scoperta di nuovi titoli, andando oltre le classiche raccomandazioni. Secondo Peters, i titoli più popolari - quelli che dominano le conversazioni globali - generano appena l’1% del traffico totale sulla piattaforma. Questo dato, apparentemente sorprendente, spinge Netflix a investire con decisione su strumenti che possano valorizzare anche l’enorme catalogo nascosto. Sono proprio le gemme nascoste, quelle che non finiscono nel radar delle discussioni social o delle rassegne sui media, a venire percepite come di maggior interesse dal pubblico. Aiutare gli abbonati a scoprire esattamente quale contenuto è fatto appositamente per i loro gusti diventa, dunque, importante. Parallelamente, Netflix ha iniziato a sperimentare un’importante ristrutturazione della schermata principale della sua app per smart tv, introducendo una visualizzazione rinnovata dei titoli e delle descrizioni dei contenuti. Una trasformazione che, come sottolineato dallo stesso Peters, non avveniva da oltre dieci anni e che punta a rendere ancora più fluida e intuitiva l’interazione degli utenti con il catalogo. Il rollout globale di questa nuova interfaccia è previsto entro la fine del 2025.