Autore: Redazione
28/10/2022

Nel 2026 il mercato Entertainment & Media italiano varrà 40,8 miliardi di euro e l’Advertising crescerà con un CAGR del +4,1% dai 9,7 miliardi del 2021

Pubblicati i principali risultati del PwC Entertainment & Media Outlook in Italy 2022-2026. Sono attesi ricavi complessivi a 36,6 miliardi di euro a fine 2022, nonostante l’incertezza dettata dalla recente instabilità geopolitica

Nel 2026 il mercato Entertainment & Media italiano varrà 40,8 miliardi di euro e l’Advertising crescerà con un CAGR del +4,1% dai 9,7 miliardi del 2021

Nel 2026 il mercato Entertainment & Media italiano varrà 40,8 miliardi di euro (CAGR ’21-’26: +3,5%). Nel 1° semestre 2022 si evidenziano trend positivi. Sono attesi ricavi complessivi a 36,6 miliardi di euro a fine 2022, nonostante l’incertezza dettata dalla recente instabilità geopolitica. Il mercato E&M italiano è cresciuto a 34,3 miliardi di euro nel 2021 (y-o-y +9,6% rispetto al 2020, superando il valore pre-pandemia di 33,9 miliardi di euro del 2019). La spesa Consumer crescerà con un CAGR ’21-’26 del +3,3% dai 24,6 miliardi del 2021. Il mercato Advertising crescerà con un CAGR ’21-’26 del +4,1% dai 9,7 miliardi del 2021. Crescono in valore assoluto e in termini relativi: OTT video (+436 milioni di euro; y-o-y +36,2%), Cinema (+256 milioni di euro; y-o-y +146,1%) e Music & podcasts (+239 milioni di euro; y-o-y +32,7%). La crescita più significativa è del mercato Video games & esports (y-o-y +41,3%) trainata dalla virtual reality. Questi i principali risultati dello studio PwC Entertainment & Media Outlook in Italy 2022-2026 – “Fault lines and fractures: Innovation and growth in a new competitive landscape”, che delinea le previsioni del mercato E&M al 2026 in base all’andamento dei 17 principali segmenti: libri, Business-to-Business, cinema, consumo dati Internet, tecnologia 5G, Internet access, pubblicità online, musica-radio-podcast, riviste, quotidiani e periodici, pubblicità Out-Of-Home, TV tradizionale e home video, streaming video Over-The-Top, pubblicità televisiva, videogames & esports, realtà virtuale e - da quest’anno - metaverso & NFT. La 14esima edizione dello studio analizza l’evoluzione della spesa nel settore basata sui dati storici dei precedenti 5 anni e le previsioni dei 5 successivi.

Tra crescita e volatilità

A fronte di una crescita complessiva del PIL del +6,6%, i ricavi del settore E&M hanno registrato una considerevole crescita del +9,6%, attestandosi sugli oltre 34,3 miliardi di euro del 2021; se si considera che tale dato può essere proiettato a oltre 40,8 miliardi di euro nel 2026, si conferma il ruolo di solido contributo all'economia nazionale del settore. L’andamento del PIL può tradizionalmente influenzare alcuni tra i più importanti indicatori del settore E&M come la spesa generica Consumer e quella inerente alla pubblicità, che nel 2022 cresceranno rispettivamente del +5,4% e del +10,5% (trend che sarà mantenuto nel periodo di forecast). Si assiste ad un complessivo aumento degli investimenti in infrastrutture e asset, sia pubblici, sia privati. I benefici ottenuti, benché di svariata natura, risultano maggiormente influenti in termini di riduzione del cosiddetto “Digital Divide” (ovvero la progressiva riduzione del divario tra chi ha accesso alle tecnologie dell’informazione e chi ne è escluso) e in termini di disponibilità di contenuti E&M sempre più avanzati e immersivi. Le nuove abitudini di consumo - dovute in larga parte al lascito della pandemia - hanno accelerato ulteriormente il trend di digitalizzazione già affermatosi negli anni precedenti. A differenza di altri, il settore E&M non risulta per ora tra quelli impattati in maniera più dirompente dalle recenti evoluzioni del contesto geopolitico (nonostante alcuni effetti negativi risultino già evidenti, in particolar modo per quanto concerne i costi di approvvigionamento e produzione), ma ciò non significa che esso sarà immune da un'ondata generale di incertezza. Se a tale contesto si sommano le attuali stime negative in termini di inflazione, è lecito attendersi effetti sia inerenti al mondo Consumer (con gli utenti finali che vedranno ridotta la propria capacità/propensione alla spesa, prioritizzando beni considerati “primari”) sia a quello Business (con alcuni player di settore che intensificheranno l’attività di comunicazione per rafforzare il proprio vantaggio competitivo e altri che dovranno reinventare le attuali strategie adv, puntando a nuovi mix sui propri target audience per ottenere saving in termini di costo). Maria Teresa Capobianco, Partner PwC Italia, TMT Leader, osserva: “Tra 4 anni, nel 2026 il mercato E&M italiano varrà 40,8 miliardi di euro (CAGR ’21-’26: +3,5%​​​​​​​). E' evidente che consumatori e investitori pubblicitari siano alla continua ricerca dei contenuti e dei servizi di questo mercato. Allo stesso tempo, per gli operatori del settore, la competizione è sempre più forte. Il trade-off tra la propensione alla spesa e le aspettative degli utenti è complesso. Sarà sempre più sfidante fidelizzare. Tutto questo obbliga gli operatori di tutti i comparti del mercato ad una costante ricerca di qualità ed eccellenza”.