Nel 2019 il digitale rappresenterà circa la metà del mercato pubblicitario globale
Raggiungerà il valore di 333,25 miliardi di dollari, +17,6% rispetto all’anno precedente. Le country dove l’online pesa più dell’adv tradizionale diventano 12 grazie all’ingresso di USA e Olanda

Nonostante i segnali scoraggianti provenienti dall’andamento dell’economia mondiale, la possibilità di una recessione non spaventa gli advertiser. La spesa pubblicitaria globale, rivela eMarketer, continua a crescere, con il digital in prima linea. Detto questo, sia la crescita della spesa online sia quella media rallenterà rispetto al 2018. Ma il mercato sta cambiando e quando è in atto una trasformazione l’effetto imbuto è fisiologico. “Il mercato dell’advertising ha performance più basse di quello economico, ma non crediamo che la causa sia un’interruzione degli investimenti. Invece, pensiamo che gli spender stiano investendo in altre aree, come ad tech, dati ed ecommerce”, spiega Jonathan Barnard, head of forecasting di Zenith. Nel 2019, il totale degli investimenti globali sarà 333,25 miliardi di dollari, +17,6% rispetto all’anno precedente. Questo significa che, per la prima volta, il digital peserà circa la metà del totale.
Dominio digitale
In alcuni Paesi, come UK, Cina, Norvegia e Canada, non sarà una novità. Lo sarà pero per USA e Olanda, dove l’online pesa rispettivamente 54,2% e 52,6%. In Russia, invece, sarà un pareggio (50%). L’Italia non compare nella lista delle 12 country in cui il digital assorbe almeno la metà degli investimenti pubblicitari.
Il dominio del digitale
Google resta l’imperatore incontrastato del regno digitale, con 103,73 miliardi di dollari di ad revenue nette, e sarà seguito - pur a distanza - da Facebook 67,37 miliardi. Dietro di loro un grosso solco. Al terzo posto, Alibaba non raccoglie nemmeno la metà del social network (29,20 miliardi), mentre Amazon sfiora appena i 15 miliardi (14, 03).
Gli altri canali
La crescita del digitale però non comporta necessariamente una regressione degli altri canali. Gli advertiser mondiali, infatti, stanno iniziando a considerare le strategie per supportare media tradizionali e digitali, guardando da vicino i consumatori e le loro preferenze sul consumo dei media. Fa parte di una tendenza alla convergenza all’interno della totalità dell’ecosistema di marketing e advertising. “I brand stanno continuando nel processo di abbattimento dei marketing silos e pensano in primo luogo alla customer experience. Questo si applica ai conflitti tra adv tradizionale o digitale, tra paid e owned. Pensano olisticamente a come raggiungere i consumatori su tutti i differenti touchpoint in un ecosistema di marketing completo“, afferma Sara Whiteleather, vice president of media di AMP Agency.