Autore: Redazione
11/11/2020

Mondadori: nei primi 9 mesi ebidta e risultato netto positivi; Ernesto Mauri lascia nel 2021, al suo posto Antonio Porro

L’a.d. lo ha comunicato al consiglio di amministrazione riunito per approvare il bilancio al 30 settembre 2020; la scelta del successore in continuità con la focalizzazione strategica sui libri

Mondadori: nei primi 9 mesi ebidta e risultato netto positivi; Ernesto Mauri lascia nel 2021, al suo posto Antonio Porro

Antonio Porro, Amministratore Delegato di Mondadori Libri

Anche per Mondadori il trend dei primi nove mesi dell’anno è condizionato dagli effetti delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19. Nel terzo trimestre, la società presieduta da Marina Berlusconi ha registrato un importante recupero rispetto al primo semestre con ricavi per 253 milioni di euro, -9,3% rispetto ai 279 milioni di euro del terzo trimestre 2019.

Stabile l’ebitda adjusted a 60 milioni di euro contro i 61,6 del 2019, mentre il risultato netto si attesta a 43 milioni, in crescita del 72,2% rispetto ai 25 milioni del 2019. Il bilancio al 30 settembre 2020 indica ricavi per 541,9 milioni di euro rispetto a 658,9 milioni del pari periodo 2019 (-17,8%), con un ebitda adjusted di 71 milioni, in calo rispetto agli 83,4 milioni del 2019 ma sempre in territorio positivo; un ebitda di 65,1 milioni rispetto ai 78,4 milioni del 2019; e infine un risultato netto di Gruppo di 18 milioni rispetto ai 23,1 milioni dell’anno scorso.

I risultati sono stati illustrati ieri al consiglio di amministrazione dall’amministratore delegato Ernesto Mauri, il quale ha comunicato che lascerà il suo incarico l’anno prossimo, con l’approvazione del bilancio 2020. Suo successore sarà Antonio Porro, attuale amministratore delegato di Mondadori Libri, in continuità con la focalizzazione strategica del Gruppo sul business librario.

Il bilancio nel dettaglio

A perimetro omogeneo, il calo dei ricavi nel terzo trimestre si riduce a -7,9%. I libri cedono il 7% dei ricavi, contro il -21% del primo semestre 2020; l’area retail flette del 5% circa, migliorando il -27,5% del primo semestre, mentre l’area media ha ricavi in flessione del 20% (-14% circa a parità di testate), mostrando un recupero soprattutto nelle attività digitali che, a parità di perimetro, mostrano una crescita del 7% circa. Nel trimestre la marginalità percentuale cresce al 23,7%, con un calo di 5,8 milioni nell’area libri, una crescita di 800mila euro nel retail, e un incremento dell’area media da -1,4 milioni a +2,1 milioni grazie al buon trend della pubblicità digitale, al parziale recupero delle vendite collaterali e agli interventi di contenimento dei costi. In cash flow sale a 40,8 milioni rispetto ai 36,7 milioni del 30 giugno.

Per quanto riguarda il bilancio consolidato dei nove mesi, l’indebitamento netto (ante IFRS16) è risultato pari a -82,3 milioni rispetto ai -110,4 milioni dello stesso periodo del 2019 (+28,1 milioni di euro). L’andamento dei ricavi risente della crisi dovuta al Covid-19, e al netto della variazione di perimetro per via della cessione di cinque testate a La Verità Srl la contrazione si attesta al 16%. L’andamento dell’ebitda adjusted riflette non solo il risultato del terzo trimestre, ma anche la riduzione dei costi operativi per circa 45 milioni di euro. Per questi motivi anche la redditività del 13,1% supera quella dell’esercizio precedente. Nei nove mesi il personale dipendente è di 1.913 unità, in calo del 9% circa rispetto alle 2.092 risorse al 30 settembre 2019.

L’area media

Nei nove mesi i ricavi dell’area media sono di 144,1 milioni rispetto ai 191,2 milioni del 2019 (-24,7%); al netto della cessione di cinque testate a La Verità Srl lo scorso dicembre, la contrazione è del -19,1%. Nel terzo trimestre dell’esercizio il calo dei ricavi è del 19,9% (-14% circa a parità di testate), mostrando un recupero nelle attività digitali che, a parità di perimetro, nel trimestre crescono del 7% circa raggiungendo un peso del 56% sul totale fatturato adv.

In particolare, i ricavi diffusionali sono in calo del 25%, in virtù sia della cessione di cinque testate sia dell’impatto Covid-19 (-15% al netto della discontinuità); i ricavi da prodotti collaterali sono diminuiti del 22% circa rispetto al 2019 (-20% a perimetro costante); l’adv è diminuito del 37% circa. Nel periodo, Mondadori si conferma leader in Italia nel web con una reach dell’81% (32,4 milioni di utenti unici nel mese di agosto) e nei social con una fan base aggregata di 34,5 milioni. L’ebitda adjusted si attesta a 3,2 milioni di euro (-2 milioni rispetto al 2019). L’ebit è di -9,5 milioni di euro rispetto a -1,4 milioni di euro, a causa dell’effetto emergenza Covid e per la svalutazione straordinaria e l’ammortamento di alcune testate per complessivi 7,8 milioni.

Possibile evoluzione

Tra i fatti di rilievo avvenuto dopo la chiusura del bilancio, si segnala la cessione dell’8,5% del capitale sociale di Reword Media. Inoltre, è stato ceduto il 25% della Stile Italia Edizioni Srl a La Verità Srl che già deteneva il 75%. Per la fine dell’anno, nonostante l’incertezza, il Gruppo prevede un superamento dei target previsti nel primo semestre 2020 sia grazie ai risultati del terzo trimestre, sia in vista della stagione natalizia. Fatta salva la prevista contrazione dei ricavi, che si conferma tra il 16% e il 18% rispetto al 2019, si stima che a fine 2020 l’ebitda adjusted si attesti sul 12%. Si prevede inoltre la prosecuzione della positiva generazione di cassa e meno interventi di ristrutturazione, con una sensibile riduzione della posizione finanziaria netta a fine 2020.