Autore: Redazione
28/11/2018

Generazione Z: la “mamma” nominata influencer dell’anno. Le cose da sapere sui teenager per Skuola.net

Il portale di riferimento per gli studenti condensa il suo know-how sulla Generazione Z in una pubblicazione cartacea e digitale destinata ad aziende, agenzie e centri media. Tutto quello che c’è da sapere sulla GenZ in un testo unico, frutto di un anno di ricerche online

Generazione Z: la “mamma” nominata influencer dell’anno. Le cose da sapere sui teenager per Skuola.net

Se chiedete a una ragazza adolescente chi è il modello femminile di riferimento, più della metà vi risponderà che preferisce la propria mamma a Ferragni & co. Sorprendente? Potrebbe non essere l’unica sorpresa contenuta nella pubblicazione che Skuola.net ha dedicato proprio alla generazione Z. Un lavoro scrupoloso di ricerca e raccolta dati che il portale di riferimento per gli studenti dalle medie fino all’università - forte di 5 milioni di unique/browser medi mese (Webtrekk media 2018) e di oltre 1 milione di fan sui canali social - ha voluto racchiudere in “GenZ - 13 cose che non sai di loro”: un journal che contiene il meglio delle oltre 100 survey lanciate nell’ultimo anno attraverso le pagine del proprio sito. E che racconta un’intera generazione, da una prospettiva diversa. Che Skuola.net e Mediamond, del cui network fa parte il portale, hanno deciso di condividere con i propri partner e con gli addetti ai lavori.

Fonte di conoscenza

Uno strumento che può diventare un’ottima fonte di conoscenza per chi si deve approcciare a questo mondo ma non conosce così a fondo le dinamiche che lo muovono. Che il web abbia un ruolo totalizzante nella quotidianità dei ragazzi è risaputo. Ma sapevate, ad esempio, che la metà dei giovanissimi passa oltre 5 ore su internet? E che, in media controllano lo schermo dello smartphone tra le 10 e le 20 volte ogni ora? Oppure che 1 su 5 va nel panico se non può connettersi? O, ancora, che per il 67% di loro la rete è anche fonte primaria per informazioni sulla sessualità? Un controllo capillare sulla propria vita digitale che spesso rende questa generazione meno abile delle precedenti a gestire le relazioni quando sono inserite nei tradizionali contesti analogici. Perché dal journal di Skuola.net emerge anche il ritratto di una Generazione Z spesso disorientata, senza controllo, praticamente su ogni cosa. Così è nei sentimenti: 1 su 5 confessa di aver alzato le mani su una ragazza almeno una volta e solo il 57% usa sempre il preservativo quando fa sesso. Così è nella vita da studente: il 7% ha assistito ad aggressioni nei confronti di un professore (ma quasi nessuno ha fatto nulla per impedirlo) e la metà, subito dopo il diploma, ancora non sa cosa fare del proprio futuro. Così è anche nella vita sociale: ad esempio, un terzo di quelli che non vanno in gita di classe lo fanno perché non vogliono stare con i compagni e, se un selfie pubblicato sui social non riceve abbastanza ‘like’, lo si cancella.

Un bignami

Un bignami sulla ‘GenZ’ che in realtà è una miniera d’informazioni, ottenute nel modo più semplice: ascoltando quello che i ragazzi hanno da dire sugli argomenti più disparati, lasciandoli parlare e registrando il loro punto di vista. Non è un caso che il titolo sia un chiaro riferimento a “Thirteen reasons why”, serie tv di successo che indaga proprio cosa si cela dietro i silenzi dei più giovani. Un meccanismo ben rodato che ha permesso a Skuola.net di avere a disposizione dati che nessun altro, nel frattempo, è riuscito ad avere. Tredici ‘cassette’ (come nella serie), ognuna con una storia da raccontare. Dove al centro non c’è lo studente ma la persona.  “Uno dei valori fondanti è la capacità di ascoltare e di rappresentare le istanze dei giovani che interagiscono con il nostro brand - dichiara Marco Sbardella, Head of Marketing & Business Development di Skuola.net - lo facciamo quotidianamente e questo rappresenta un valore che ci viene riconosciuto sia dai nostri utenti, che altrimenti non parteciperebbero a migliaia ad ogni indagine, sia dai nostri partner, che possono attingere al nostro know-how quando si tratta di realizzare un progetto di comunicazione ad hoc”.

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