Autore: Redazione
10/12/2018

Publicis Groupe Italia: Emanuele Saffirio lascia il ruolo di President; Vittorio Bonori sarà il nuovo Ceo da gennaio. Con focus sulle nuove opportunità della industry

Il manager in carica fino a fine anno uscirà dopo poco più di 12 mesi dal Gruppo che, anche nel nostro Paese, con il “ritorno” di quello che, negli ultimi due anni, è stato Global Brand President di Zenith. La sfida è quella di affrontare un mercato che sta allargando il proprio perimetro

Publicis Groupe Italia: Emanuele Saffirio lascia il ruolo di President; Vittorio Bonori sarà il nuovo Ceo da gennaio. Con focus sulle nuove opportunità della industry

Publicis Groupe ha annunciato giovedì scorso la nomina di Vittorio Bonori a Ceo di Publicis Groupe Italy. Bonori assumerà la carica da gennaio 2019 e riporterà a Gerry Boyle, Ceo di Publicis Media EMEA & APAC con un ruolo di leadership per Publicis Groupe anche in Southern Europe. Bonori sostituisce il President Emanuele Saffirio, che ha deciso di lasciare il Gruppo dopo poco più di un anno per dedicarsi a nuovi progetti personali. Oltre al nuovo incarico in Italia, Bonori continuerà a far parte dell’executive leadership team di Publicis Media, guidato da Steve King, Ceo a livello globale del media solution hub del Gruppo.

Nel suo nuovo ruolo, Bonori supervisionerà tutti i solution hub di Publicis Groupe Italia: Publicis Communications, Publicis Media e Publicis.Sapient, e le agenzie che li compongono. Con quasi vent’anni di esperienza in ruoli di leadership all’interno di Publicis Groupe, Bonori è stato negli ultimi due Global Brand President di Zenith, dopo molti altri nel ruolo di Ceo di ZenithOptimedia Italy, South Mediterranean, Middle East & Africa. Proprio durante la sua ultima carica, Zenith ha rinnovato il posizionamento con il nuovo approccio “ROI+”, ottenendo numerosi riconoscimenti, tra cui Leader Network nel Forrest Wave: Global Media Agencies, Q3 2018 report, e la prima posizione nella ranking list di Campaign, che ha definito Zenith come una delle agenzie più influenti degli ultimi 50 anni.

Gerry Boyle

“Ringrazio Emanuele per l’importante contributo dato a Publicis Groupe Italia. Gli auguriamo il meglio per la nuova sfida che ha deciso di intraprendere e gli siamo grati di averci dato il tempo di individuare il giusto successore e di restare per il periodo di transizione - ha dichiarato Boyle -. Vittorio ha dimostrato di essere un leader e un innovatore, con impegno costante verso i clienti e verso l’azienda. Sarà un partner eccezionale e di grande supporto per la trasformazione sia per i clienti che per i nostri talenti, continuando a lavorare nell’ottica del Power of One”.

Emanuele Saffirio

“Ho sempre pensato che Publicis Groupe fosse la miglior holding nel mercato della comunicazione. Ne sono ancora più convinto ora, dopo aver avuto la possibilità di conoscere meglio il Gruppo, la sua visione e i suoi talenti - ha detto Saffirio -. Non è stato facile prendere la decisione di lasciare questo Gruppo, ma mi considero un imprenditore e mi mancava il coinvolgimento personale che si ha quando si gestisce una propria azienda. Sono felice della scelta del Gruppo di nominare Vittorio come mio successore. Sarà un eccellente leader”.

Vittorio Bonori

“Sono entusiasta di questo nuovo incarico e di tornare nel Paese in cui è iniziata la mia carriera in Publicis Groupe e in cui ho lavorato come agency leader per molti anni - ha commentato Bonori -. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare con tutti i nostri talenti e i diversi clienti del Gruppo”. Bonori, che sarà di base a Milano, lavorerà insieme a Saffirio nei prossimi mesi per garantire al meglio la transizione della leadership del Gruppo in Italia. Nelle prossime settimane un nuovo Global Brand President verrà nominato alla guida di Zenith. Il rilancio della vision di Gruppo passerà soprattutto attraverso le aree che, per Bonori, rappresentano le principali opportunità per l’espansione del business: comunicazione nel settore dell’ecommerce – che vale quasi 100 miliardi di dollari aggiuntivi per la industry -, digital transformation (che ne vale invece circa 300) e soluzioni hi-tech da applicare alla creatività. Insomma, 400 miliardi di dollari “aggiuntivi” ai 600 del mercato “classico” sui quali puntare per lo sviluppo del Gruppo anche nel nostro Paese.

Sussurri e Grida

Evidentemente allertata sull’uscita dell’articolo sul Sole 24 che anticipava l’imminente cambio di guardia alla guida di Publicis Groupe Italia tra Emanuele Saffirio e Vittorio Bonori, giovedì scorso, una “gola profonda”, sicuramente disinteressata, informa della cosa il Corriere.it che, infatti, esce in prima battuta con la notizia che inizia con le non incoraggianti parole: “Terremoto in Publicis” ecc. ecc. Peccato che, nella concitazione della dritta, Bonori diventa Brunori (il fratello di Sas?) mentre Saffirio “tornerà a fare l’imprenditore: il manager infatti era uno dei fondatori di Stv, azienda piemontese di telai serigrafici” (seconda attività dell’agenzia pubblicitaria?). Forse, nessun sussurro, solo la fretta del giornalista: e infatti poi l’articolo è stato corretto, anche se Bonori resta sempre “già Ceo di Optimedia”. (V.P.)