Il mercato pubblicitario riscopre l’efficacia della pubblicità nei cinema

Buone notizie per quanto riguarda la pubblicità al cinema. La performance della pubblicità sul grande schermo in questi primi cinque mesi in Italia è stata infatti del +18,6%, in linea e addirittura di poco superiore con la crescita delle presenze in sala, superiore al 15% rispetto allo scorso anno. Un fenomeno solo italiano o anche internazionale? La risposta ce la forniscono i dati oltralpe e oltreoceano, in forte crescita nell’ultimo periodo anche in Gran Bretagna e in Francia. Stime incoraggianti provengono anche da oltreoceano: il mercato pubblicitario statunitense dovrebbe registrare il dato di crescita più alto dal 2010, ben il 6%. Ma mentre questa crescita potrebbe diminuire nel 2017 per settori come la televisione, per il venir meno di eventi come gli Europei di calcio e le Olimpiadi, il cinema non dovrebbe risentire di questa perdita, con una previsione del 5,1% di crescita per la pubblicità al cinema, controcorrente rispetto ad altri settori in perdita come i quotidiani (-12,7%), i periodici (-12,4) e la radio (-2,8%). Puntare sull’esercizio cinematografico sembra un’ottima mossa: le azioni della catena di cinema AMC Entertainment sono salite del 3,5%, anche a causa dei buoni risultati al box office di franchise come Civil War. Continuando l’analisi fuori dall’Italia, non è da meno il Regno Unito, dove gli investimenti pubblicitari nel 2016 continuano a crescere. I gruppi cinematografici e commerciali hanno visto crescere del 26% il numero dei nuovi inserzionisti che hanno utilizzato il cinema per le loro campagne pubblicitarie. I più alti tassi di crescita per gli investimenti al cinema sono stati registrati per le auto (+198%), per il cibo (+127%), per la finanza (+121%) e per il commercio al dettaglio (+70%). Rispetto al 2015, quest’anno lo spot pubblicitario lanciato subito prima dell’inizio del film – e quindi il più ambito – ha visto una un’impennata di profitti pari al 244%. Le spese pubblicitarie per il cinema hanno visto un 7,6% di crescita globalmente nel 2016, mentre dovrebbero crescere del 5% nel 2017.
La concessionaria di pubblicità leader di mercato in U.K., la DCM, ha riportato un 26% di crescita rispetto all’anno precedente nella pubblicità al cinema nei soli primi tre mesi del 2016. I primi dati sulla pubblicità al cinema sembrano prevedere un proseguimento della tendenza positiva in tutto il 2016 rispetto al 2015, un anno eccezionale per il cinema, che ha visto una crescita dei ricavi del 22,8%, secondo quanto ha riferito Group M.
Anche la Francia, dopo sei anni di crisi, registra il primo segno positivo nel settore della pubblicità. Nei primi mesi del 2016, infatti, l’industria pubblicitaria francese ha registrato uno 0,3% di crescita, che però entro la fine dell’anno potrebbe arrivare fino all’1% (e secondo le stime più ottimiste anche all’1,5 o addirittura al 2%). Anche se la percentuale di crescita sembra piuttosto trascurabile, in realtà si tratta di ben 5,6 miliardi di euro guadagnati nella prima parte dell’anno. Se poi guardiamo i dati sulla sola pubblicità al cinema, vediamo che questa è cresciuta dell’11,8% nel primo semestre, registrando la performance più alta e ottenendo 41 milioni di euro, e non si tratta soltanto di una coincidenza: le società e le catene cinematografiche (Pathè e Gaumont in primis) hanno fissato uno spazio pubblicitario lungo 20 minuti (tra l’altro ben studiato) prima dell’inizio di ogni film. Segnali più che positivi dall’Europa e dall’USA dunque sulla potenza mediatica e sul fascino del mezzo cinema quale forte e sempre innovativo strumento di comunicazione.