Autore: Redazione
14/11/2018

Omnicom PR Group con “Authenticity Gap Italia” misura la differenza tra “aspettative ed esperienze” su 9 settori economici e 81 prodotti e servizi loro associati

La reputazione di un brand dipende per il 29% dall’impatto sociale della marca, i dipendenti d’azienda sono le fonti di informazioni più attendibili con il 39% dei consensi seguiti da carta stampata (24,8%) e televisione (24,7%)

Omnicom PR Group con “Authenticity Gap Italia” misura la differenza tra “aspettative ed esperienze” su  9 settori economici e 81 prodotti e servizi loro associati

Customer care, innovazione e maggior valore i fattori con aspettative più alte per i consumatori italiani. Brand reputation che dipende solo per il 50% dai benefici provenienti da prodotti/servizi, per il 29% dall’impatto sociale della marca e per il 21% dai comportamenti dei vertici aziendali. Dipendenti, TV e quotidiani cartacei considerati gli anti fake-news; solo 1 comparto su 9 soddisfa le aspettative su rispetto dell’ambiente e customer care. Questa in sintesi la fotografia scattata da Omnicom PR Group - società di consulenza strategica in comunicazione - che per la prima volta ha analizzato 9 settori chiave dell’economia italiana, con 81 brand a essi associati, attraverso le lenti attente di oltre 1.000 consumatori “esperti”.

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Le aspettative più alte e i maggiori GAP rilevati

In assoluto, considerando tutti i 9 settori analizzati, il consumatore esperto italiano focalizza le proprie aspettative in primis su Customer Care (al primo posto con media di priorità di 1,8 su 9), seguito da Innovazione (secondo posto con 2,5 su 9) e Prodotti e servizi a maggior valore (2,9). Appena fuori dal podio il Rispetto dell’ambiente (3,4) e in quinta posizione l’impegno dell’azienda a Fare la cosa giusta (5,2). Meno prioritari nelle aspettative degli italiani i fattori legati a Contribuire alla comunità in cui si opera (6,5 su 9), Cura dei dipendenti (7,1), Performance finanziarie e operative (7,2), Comunicare in modo più frequente e credibile (8,1). Quando queste aspettative incontrano l’esperienza di marca in una determinata industry i GAP maggiori si riscontrano in media su: Customer care (-30,7%), Rispetto dell’ambiente (-21,4%), Innovazione (-21,1%) e Prodotti e servizi a maggior valore (-16,1%). Tutti gli altri fattori considerati non presentano GAP in negativo tra aspettative ed esperienze e in alcuni casi l’esperienza va oltre alle aspettative.

 
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I settori

In questo momento i settori che registrano il miglior rapporto tra aspettative vs esperienze risultano essere Automotive, Fashion e Technology mentre Energy & Utilities e Farmaceutico quelli con più aree di miglioramento specialmente in considerazione della grande percentuale degli intervistati che non sa decifrare in che direzione si siano mossi questi comparti negli ultimi 6-12 mesi (verso quindi un’offerta migliore o peggiore).

Le fonti d’informazione

In Italia nell’era delle fake news e della post-verità i consumatori si fidano più di un dipendente dell’azienda che del Ceo quando si tratta di distinguere tra dichiarazioni ufficiali e fatti concreti. La seconda fonte più autorevole, è la carta stampata, seguita da tv e amici e parenti.

Il ruolo sociale dei brand

Il 75% degli intervistati in Italia vuole che le aziende vadano oltre agli obblighi normativi e si impegnino attivamente per risolvere problemi a sfondo sociale. Inoltre, il 72% si aspetta che le multinazionali guidino lo scambio di idee, prodotti e cultura anche in caso di politiche isolazioniste promosse dai Governi. “Lo studio realizzato evidenzia la crescente importanza dell’impatto sociale di un brand poiché questo aspetto concorre per il 29% a formare opinioni condivise sulla marca. Interessante anche notare come nell’era attuale delle tecnologie esponenziali e della disintermediazione il Customer Care rappresenti la maggiore fonte di aspettative - e di delusione - per i clienti in quasi tutti i settori. Ci attendiamo una lunga fase in cui il successo di questo fattore della relazione brand-cliente sia ancora dipendente dalla componente umana” afferma Massimo Moriconi, General Manager e Amministratore Delegato di Omnicom PR Group Italia.