Microsoft ha segnato risultati sopra le attese nel suo secondo trimestre fiscale, terminato il 31 dicembre scorso. Ma la nuova legge fiscale di
Trump ha pesato per 13,8 miliardi di dollari sugli utili della società guidata dal ceo
Satya Nadella, che ha quindi segnato una perdita. Al netto del peso della tassazione il colosso americano avrebbe prodotto profitti pari a 96 centesimi per azione, ben al di sopra rispetto agli 86 attesi. I ricavi si sono attestati a quota 28,92 miliardi.
Le aree operative
Il segmento di business più importante in termini di fatturato è More Personal Computing, cui fanno capo
Windows, i device, il gaming e il search: in questo caso l’incremento è stato del 2% a oltre 12 miliardi. L’area Productivity & Business Processes, che include Office, Dynamics e LinkedIn, ha registrato una crescita del 25% a 8,95 miliardi, mentre il business cloud, di cui fa parte tra gli altri
Azure, ha generato introiti per 7,8 miliardi.
LinkedIn è valso 1,3 miliardi di dollari, in aumento del 20%.
Search
Nel comunicato di accompagnamento ai risultati, Microsoft segnala che il giro d’affari del search advertising, associabile dunque al motore di ricerca
Bing, è salito del 15% esclusi i costi di acquisizione traffico a 1,8 miliardi di dollari, sulla spinta di un incremento dei volumi e dei costi per spazio. A dicembre dell’anno scorso, nell’ambito di un evento a San Francisco, Microsoft ha detto di voler riposizionare Bing
puntando sull’intelligenza artificiale, facendo eco a quanto dichiarato al nostro giornale da Mascha Driessen, senior director
Strategic Search Western Europe di Microsoft Advertising a novembre 2017. Nell’occasione, la manager ha anche svelato
la quota di mercato del motore di ricerca in Italia, attorno al 10%. E in crescita grazie alla diffusione di Windows 10 e delle syndacation partnership.
Altre novità per Bing: Universal Event Tracking
A seguito dell’introduzione di Intelligent Tracking Prevetion da parte di
Apple, Bing ha lanciato uno strumento che permette agli inserzionisti di catturare i dati di conversione delle campagne su Safari, evitando che le restrizioni impattino sull’accuratezza del reporting di Bing Ads. Il motore di ricerca ora permette di abilitare un auto-tag nel Microsoft Click ID che consente a Bing Ads di aggiungere automaticamente un click ID univoco all'URL della landing page, dopo che un cliente ha cliccato sull'annuncio. Il tag “Universal Event Tracking” imposta un cookie sui siti dei brand per catturare il Microsoft Click ID dall'URL dell'annuncio che ha portato il cliente alla pagina web. Questo, permette a Bing Ads di collegare le conversioni di un visitatore alle search ads che possono aver aiutato a raggiungerla. Inoltre, imposta un cookie ID di sessione per migliorare l'accuratezza della conversione.