Autore: Redazione
13/10/2017

LinkedIn ha creato un nuovo modo per fare soldi: sta per vendere la pubblicità video

È partita una fase test con un gruppo composto da circa duecento investitori, ma l’obiettivo è estenderlo presto a tutti gli inserzionisti

LinkedIn ha creato un nuovo modo per fare soldi: sta per vendere la pubblicità video

LinkedIn, il social network professionale, ora di proprietà di Microsoft, sta finalmente lanciando gli annunci video. Le pubblicità saranno uguali agli altri video di LinkedIn che gli utenti vedono nel loro feed e saranno in autoplay senza audio. La società afferma che il video è quello che esprime meglio il suo servizio rispetto ad altri tipi di formati: i video post sono condivisi 20 volte più frequentemente di altri tipi di post. Inoltre, gli annunci video sono generalmente più costosi di altri tipi di annunci, il che significa che le aziende possono realizzare di più vendendole.

LinkedIn è stato lento a muoversi in area video. Ha iniziato a lasciare che gli utenti caricassero i propri video in agosto, mentre altre piattaforme social come Facebook, Twitter e Snapchat lo stavano già facendo da anni. Di conseguenza, LinkedIn è in ritardo anche per quanto riguarda la vendita degli annunci video. LinkedIn però ha un modello di business diverso rispetto a quello degli altri network, che si affidano quasi esclusivamente alla pubblicità per i propri guadagni. LinkedIn fa soldi vendendo anche abbonamenti premium e funzionalità evolute speciali per i recruiter. La pubblicità occupava solo il 18% del business di LinkedIn prima che venisse acquisito da Microsoft.Tuttavia, per competere nel mercato della pubblicità digitale di oggi, gli annunci video sono diventati una necessità.

“Sappiamo che gli utenti, quando guardano un video, hanno molto più probabilità di ricevere il messaggio rispetto a quando leggono solo un testo”, ha dichiarato Sudeep Cherian, head of product marketing per l’ads business di LinkedIn. Cherian afferma che LinkedIn inizierà a vendere gli annunci video in fase test a un gruppo composto da circa duecento investitori, ma l’obiettivo è estenderlo presto a tutti gli inserzionisti.