È il video il vero vincitore della viewability in Italia secondo IAS
L’ultimo report sulla Media Quality della società fornisce punti di riferimento su viewability, brand safety, ad fraud e pubblicità in formati display, video, mobile web e in app mobile nel BelPaese
Integral Ad Science (IAS), la società globale di dati e tecnologie che assiste il settore pubblicitario per far crescere in modo efficace i brand leader a livello mondiale, ha pubblicato il suo ultimo report sulla Media Quality per il mercato italiano. La base dati su cui tale benchmark è stato costituito ha preso in considerazione oltre 500 miliardi di annunci pubblicitari di campagne nazionali e internazionali pubblicati tra il 1 gennaio e il 30 giugno 2018. Il report rivela che, anche se in aumento, meno della metà degli annunci in formato Desktop Display soddisfa gli standard minimi di viewability. Con un aumento di 9,7%, la viewability su desktop display è passata dal 43,2% nella seconda metà del 2017 al 47,4% nella prima parte del 2018.
Video e mobile
Per la prima volta, il nuovo report evidenzia i livelli di viewability nei formati video e mobile. La viewability per gli annunci video su desktop raggiunge il 68,8% e il 77,9% per dispositivi mobile web. D’altra parte, solo il 46,9% degli annunci display sulle applicazioni mobili viene considerato ‘in-view’. Elisa Lupo, Director di IAS in Italia, ha dichiarato: “Capire le differenze tra i dispositivi è essenziale per aiutare gli inserzionisti ad attrarre il loro pubblico. Questo report evidenzia un progresso significativo e positivo per il settore della pubblicità digitale, con una percentuale più elevata di annunci che superano gli standard di viewability”.
Brand safety e frodi
I livelli di brand safety, inoltre, sono migliorati nella prima metà del 2018. Il numero di annunci pubblicati su pagine che potrebbero danneggiare l’immagine e la reputazione dei brand è diminuito del 35% (dal 4,3% nel 2017 al 2,8% quest’anno). Il report mostra anche una riduzione di ad fraud in Italia del 12,3% - dal 0,9% alla fine del 2017 fino al 0,8% all’inizio del 2018. Questi dati sono rappresentativi per le campagne ottimizzate contro le frodi (campagne che impiegano tecnologie o strategie di prevenzione delle frodi pubblicitarie). Elisa Lupo conclude: “Guardando al futuro, dobbiamo essere più consapevoli di non concentrarci su un solo fattore della Media Quality. Dobbiamo avere una visione più olistica dei media e l’impatto che hanno”.