GroupM presenta la seconda edizione di “State of Video”, cresce anche in Italia la componente digital
La televisione lineare manifesta segni di declino nel mondo, ma il mezzo si sta trasformando. Sotto la lente anche Amazon, Facebook, Netflix e YouTube
GroupM, media holding del gruppo WPP, ha rilasciato la scorsa settimana la seconda edizione di “State of Video’” report di intelligence che esplora l’evoluzione internazionale della fruizione video, analizzandone le nuove tendenze, i player emergenti e lo sviluppo dell’offerta advertising. Gli autori di questa nuova pubblicazione - che fa parte di una serie di indagini annuali redatte per analizzare l’evoluzione dello scenario pubblicitario - sono Adam Smith, Futures Director GroupM, e Rob Norman, Senior Advisor. Il documento fornisce spunti e commenti approfonditi sulle principali tendenze relative al mondo video, tra cui il calo della visione della tv lineare, le nuove funzionalità televisive sempre più addressable, i big player delle principali piattaforme video digitali, l’evoluzione della misurazione, e altro ancora.
I principali risultati
• Il documento si sofferma, in primis, sul cambiamento della fruizione televisiva: a livello globale è emerso che la tv lineare sta manifestando segni di declino, pur continuando a sostenere la domanda degli inserzionisti. Anche in Italia, paese tv-centrico, stanno cambiando le abitudini di consumo video a favore dello sviluppo del digitale, di contenuti video sempre più premium e di player che favoriscono la user experience.
• La misurazione si conferma un tema cardine soprattutto in un contesto, come quello attuale, in cui la visione video è frammentata su diversi device: l’industry deve continuare a lavorare per risolvere il gap di misurazione e per migliorare la comprensione dell’audience declinata su tutti gli schermi.
• Il documento continua raccontando l’evoluzione dell’addressable tv e lo sviluppo dell’offerta a vantaggio di una advertising televisiva sempre più efficiente, mirata e digitale.
• Infine, una sezione del rapporto è dedicata agli sviluppi dell’ultimo anno di Amazon, Facebook, Netflix e YouTube, le principali realtà video online, nonché competitor del mondo incumbent televisivo. All’interno del perimetro advertising, YouTube è leader anche grazie a un numero impressionante di produttori di contenuti; Amazon e Facebook insidiano anche il mondo sportivo e in particolar modo il futuro nel mondo Video di quest’ultimo player non è da sottovalutare, nonostante non sia ancora ben definito l’effettivo successo della nuova sezione Watch, inserita all’interno del social.