Autore: Redazione
30/10/2018

Facebook: nel Q3 ricavi e pubblicità a +33%, crescita utenza sotto le stime

La società ha rilasciato i risultati del periodo luglio-settembre e il titolo ha guadagnato terreno nelle contrattazioni after-hour. Utile a oltre 5 miliardi, i costi sono saliti del 53% in un contesto di maggiore attenzione verso le Stories

Facebook: nel Q3 ricavi e pubblicità a +33%, crescita utenza sotto le stime

Facebook ha rilasciato i risultati del trimestre luglio-settembre, non centrando le stime per ricavi e utenti, in quest'ultimo caso sia sul fronte mensile sia su quello giornaliero, superando invece le previsioni per quanto riguarda gli utili. "La nostra comunità e il nostro business continuano a crescere rapidamente e oggi più di 2 miliardi di persone utilizzano ogni giorno almeno uno dei nostri servizi - ha dichiarato in una nota Mark Zuckerberg, Fondatore e CEO di Facebook -. Stiamo sviluppando i migliori servizi per la messaggistica privata e le storie, e ci sono enormi opportunità anche nel video e nell'ecommerce". Dopo aver oscillato tra il territorio negativo e quello positivo, in seguito alla conference call il titolo è arrivato a guadagnare oltre il 3%.
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Il dettaglio del bilancio
  • Nel terzo trimestre dell’anno la società ha totalizzato ricavi per 13,73 miliardi di dollari, un dato in aumento del 33%.
  • La raccolta pubblicitaria è cresciuta allo stesso ritmo ed è valsa 13,53 miliardi, di cui il 92% proviene da mobile.
  • Il prezzo per ogni singolo annuncio è aumentato del 7%, mentre il volume di impression è incrementato del 25%.
  • L’utile ha raggiunto quota 5,13 miliardi, pari a 1,76 dollari azioni, grazie a una crescita dell’11%.
  • I costi sono balzati del 53%, arrivando a poco meno di 8 miliardi di dollari.
  • Il margine operativo è sceso dal 50% al 42%.
  • Gli utenti attivi su base giornaliera sono stati 1,49 miliardi, mentre sul versante mensile Facebook è utilizzata da 2,27 miliardi di persone. In Europa gli utenti sono stati 278 milioni al giorno.
L’average revenue per user, ossia i ricavi generati da ogni utente nel trimestre, è stato di 6,09 dollari, in linea con le aspettative. Facebook ha detto che oggi 2,6 miliardi di consumatori usano almeno una delle sue applicazioni - Facebook, WhatsApp, Instagram o Messenger - ogni mese mentre il valore supera i 2 miliardi sul piano quotidiano. Infine, l’organico è aumentato del 45% ed è oggi costituito da oltre 33.000 professionisti. La curva dei ricavi sta rallentando man mano che il business si sta consolidando nei mercati più maturi, per esempio negli Stati Uniti e in Canada gli utenti sono stabili a quota 185 milioni. E, come mostra il grafico qui sopra, i consumatori domestici sono anche i più remunerativi, mentre quelli dei Paesi emergenti sono i meno attrattivi in assoluto. L'Europa è lontanissima dal continente nord-americano quando si parla di ARPU. Sulla traiettoria del fatturato, dopo il +50% del Q1 e il +42% del trimestre successivo, ha influito anche un dollaro forte. Nel caso degli Stati Uniti e del Canada la crescita dell'ARPU nel terzo trimestre (+7%) ha permesso di ridurre al minimo gli effetti dello stallo d'utenza. Nel resto del mondo l'ARPU è salito del 20%. Un segnale incoraggiante dopo Cambridge Analytica e l'attacco subito a fine settembre cha ha coinvolto trenta milioni di profili.
La conference call
Nella conference call con gli analisti Zuckerberg ha detto che Facebook ha in mente di effettuare significativi investimenti e che nel 2019 l’obiettivo è consolidare prodotti come Facebook Watch, IGTV - la televisione di Instagram lanciata quest'estate - Facebook Marketplace, oltre a rafforzare la cyber-security. A tal proposito, nei giorni scorsi alcune indiscrezioni stampa hanno fatto emergere l’interesse di Facebook verso società di questo tipo, da acquisire e integrare nel prodotto. Rispetto a quest’anno, le spese cresceranno tra il 40 e il 50%, ha detto il CFO David Wehner. Zuckerberg è intervenuto sul tema, facendo sapere di essere impegnato a lavorare per meglio allineare la relazione tra fatturato e costi.
Le Stories e la messaggistica
A guidare la crescita sono le Stories, un formato che la società ha da poco cominciato a monetizzare anche su Facebook e Messenger, mentre su Instagram ciò accade da più tempo. Zuckerberg ha puntualizzato che l’uso del news feed è ancora considerevole, ma lo sguardo degli investitori è puntato sulla capacità delle Stories di generare ricavi almeno pari del feed. Per quanto riguarda la messaggistica, la COO Sheryl Sandberg ha detto “siamo a un livello iniziale rispetto alle Stories”, evidenziando l’accresciuta popolarità degli annunci Facebook che rimandano a Messenger, dove si può aprire un immediato dialogo con le aziende.