Autore: Redazione
13/05/2021

Mediaset: positivi gli andamenti del primo trimestre 2021 rispetto all’anno scorso, +21% la raccolta nel quadrimestre

Ebit e utile in forte crescita per il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi, calo sensibile dei costi; ad aprile i ricavi pubblicitari raddoppiano rispetto al 2020, maggio è sopra le aspettative

Mediaset: positivi gli andamenti del primo trimestre 2021 rispetto all’anno scorso, +21% la raccolta nel quadrimestre

Pier Silvio Berlusconi, Amministratore Delegato Mediaset

Il primo trimestre 2021 di Mediaset si chiude con la crescita del 6,1% dei ricavi pubblicitari, a conferma di quanto annunciato durante la presentazione dei conti 2020. Il Biscione registra inoltre un utile netto di 52,2 milioni di euro, in forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2020 (14,6 milioni di euro) e migliorativo anche del risultato del 2019 pari a 36,7 milioni.

Per l’azienda televisiva guidata da Pier Silvio Berlusconi si tratta del terzo trimestre consecutivo caratterizzato da un andamento positivo della raccolta, nonostante il persistere delle restrizioni per l’emergenza covid-19 che l’anno scorso hanno interessato solo il mese di marzo. Migliora l’ebit, positivo per 67,9 milioni, che si confronta con i 41,6 milioni del 2020 (+63,2%). Nel periodo diminuiscono i costi complessivi, che si attestano a 566,3 milioni di euro con una riduzione di 74,3 milioni, pari all’11,6% in meno del primo trimestre 2020 e, segnala l’azienda, migliorano anche rispetto al 2019.

Trend pubblicitari

A fronte di uno scenario economico in miglioramento e della crescente fiducia da parte dei consumatori, il mercato della pubblicità registra un lieve calo, dell’1,4%. Per quanto riguarda i settori in cui opera il Gruppo, nel primo trimestre si rileva il dato positivo della tv (+5,9%) e del digital (+6,4%) mentre la radio soffre ancora di un rallentamento (-17%).

Mediaset fa complessivamente oltre sette punti in più del mercato, e meglio in tutti i settori di competenza compresa la radio. Lo conferma Matteo Cardani, General Manager Marketing della concessionaria Publitalia, che annuncia per il secondo trimestre un ulteriore trend positivo, e per il primo quadrimestre un incremento di oltre il 21% rispetto allo stesso periodo del 2020. «Sarà il quarto trimestre consecutivo di crescita in Italia – dice Cardani -, trainato da un mese di aprile straordinario, con una performance praticamente doppia rispetto al quella del 2020 e in linea con il 2019».

Per quanto riguarda il mese di maggio «siamo ancora a metà mese ma l’andamento è sopra alle aspettative. Per quanto riguarda giugno, nonostante gli Europei di calcio in onda sulla Rai, riteniamo che sarà comunque positivo grazie anche alla ricaduta della situazione economica in miglioramento». Anche in Spagna l’adv è andato molto bene in aprile con un incremento del 150% sul 2020; quindi nel primo semestre 2021 la raccolta dovrebbe crescere in modo significativamente superiore al primo trimestre. La crescita sarà trainata dallo sviluppo dell’offerta in ottica total audience e total video, anche in vista del rilascio di misurazioni integrate da parte di Auditel tra fine anno e inizio 2022, nonché dello switch off verso il nuovo digitale terrestre e dell’incremento quindi delle tv connesse.

Mediaset può contare anche su una composizione dei ricavi dove la quota generata da tv lineare e smart tv rappresenta il 75% del totale. Il 25% arriva da tv lineare (18%) e radio (7%). Nel primo trimestre, l’ascolto generato da tv connessa è cresciuto del 331% rispetto al 2019. L’ascolto lineare ha registrato un 10% in più, e la fruizione solo digitale il +68%. Infine, Publitalia conta su un portafoglio equilibrato tra settori merceologici in ripresa sul fronte degli investimenti, con crescite di oltre il 12% nei settori resilienti o ancora sotto restrizione, e un calo del 13,4% di automotive e finanza.

Gli ascolti del trimestre

Per quanto riguarda gli ascolti tv del trimestre, le reti Mediaset confermano una netta leadership sul target commerciale sia in Italia sia in Spagna nonostante il controllo dei costi. In Italia, Il Gruppo è leader indiscusso sul target 15-64 anni in tutte le principali fasce orarie con un picco del 34,7% di share nelle 24 ore. Canale 5 è primo e Italia 1 è terza sul target commerciale in tutte le fasce orarie. In Spagna, le reti Mediaset mantengono la leadership assoluta nelle 24 ore con il 27,8% di share. Telecinco si conferma rete spagnola più vista nel totale giornata (15,1%).

I dati di bilancio

I ricavi netti di Gruppo ammontano a 634,2 milioni di euro rispetto ai 682,1 milioni del primo trimestre 2020. In particolare, in Italia hanno raggiunto i 450,2 milioni rispetto ai 452,4 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, mentre in Spagna si attestano a 184 milioni rispetto ai 229,8 milioni del 2020. Della raccolta pubblicitaria si è già detto: nello specifico, in Italia passa dai 427,5 milioni del 2020 ai 453,5 milioni del 2021, in controtendenza rispetto all’andamento del mercato degli investimenti pubblicitari nel suo complesso.

In Spagna, dove il mercato pubblicitario ha registrato un trend meno brillante soprattutto nei primi due mesi, e solo a marzo si vedono i primi segnali di ripresa, la raccolta è di 171milioni contro i 202,8 milioni dell’esercizio precedente. L’ebit di Gruppo è in forte crescita, oltre il 63% in più rispetto al primo trimestre del 2020. In Italia è positivo per 20,6 milioni, e si confronta con un 2020 a -20,4 milioni.

Il dato di quest’anno è anche migliore di quello registrato nel 2019, pari a 11,9 milioni. In Spagna l’ebit passa dai 61,8 milioni del 2020 ai 47,2 milioni di quest’anno. Sostanziale il calo dei costi consolidati: -11,6%, con l’Italia a quota 429,6 milioni di euro, in frenata sia rispetto ai 472,7 milioni del 2020, sia rispetto ai 480,3 milioni del 2019. In Spagna si passa da 168,1 milioni a 136,8 milioni. L’indebitamento finanziario netto è pari a 975,2 milioni di euro rispetto ai 1.064,4 milioni di inizio periodo.

Escludendo le passività rilevate a partire dal 2019 ai sensi dell’IFRS 16 e gli esborsi per le partecipazioni in ProsiebenSat.1, l’indebitamento risulta pari a 385,6 milioni di euro rispetto ai 473,6 milioni del 31 dicembre 2020. La generazione di cassa caratteristica “continua a essere brillante” e si attesta a 177,5 milioni di euro rispetto ai 182,2 milioni dei primi tre mesi 2020.

Le prospettive del 2021

Il CFO Marco Giordani ha ribadito le guideline dell’anno: controllo dei costi, rafforzamento dei risultati e della generazione di cassa. A questi risultati, che dovrebbero beneficiare anche dei miglioramenti legati alla campagna vaccinale, contribuiscono il risarcimento di 1,7 milioni di euro che sarà riconosciuto da Vivendi come previsto dalla sentenza del Tribunale di Milano, a chiusura del contenzioso su Mediaset Premium, e quello di 26,3 milioni di euro legato al contenzioso Dailymotion.

Si aggiunge la cessione di Towertel da parte di EI Towers (partecipata al 40% da Mediaset), operazione che genererà nel secondo trimestre una plusvalenza lorda pro-quota per Mediaset stimabile in circa 89 milioni di euro. Mediaset ha inoltre incassato in data 30 aprile da EI Towers dividendi per 133,9 milioni di euro. Per quanto riguarda il trasferimento della sede legale in Olanda, Giordani ha indicato il mese di settembre; «Sarà una leva per iniziare il consolidamento in Europa» dei cui benefici «siamo profondamente convinti».

Per quanto riguarda il dossier della francese M6 «i venditori e il sistema in generale preferiscono una soluzione francese. Noi partecipiamo, ma dalle dichiarazioni dei Ceo di Rtl e M6 si capisce che la decisione è già presa e noi non siamo i prescelti. E' un peccato, ma chi vende fa quello che vuole». Giordani conferma che Mediaset «guarda a tutte le opportunità».

Distribuzione dividendi

Il consiglio di amministrazione presieduto da Fedele Confalonieri che ha approvato i dati di bilancio ha anche valutato la proposta dell'azionista Fininvest relativa alla distribuzione di un dividendo straordinario di 0,3 euro per azione, rilevando che "la proposta è stata presentata nel rispetto della normativa applicabile, sia sotto il profilo soggettivo sia sotto quello oggettivo, e ha rilevato altresì che non sussistono preclusioni legali, statutarie o contrattuali che impediscano od ostacolino la distribuzione e che pertanto la proposta può essere sottoposta agli azionisti". Il pagamento del dividendo rientra nei recenti accordi siglati con Vivendi per porre fine ai contenziosi.