Mediaset: autunno 2021, listini in crescita a una cifra; il calcio vale oltre 100 milioni in adv, atteso +10/12% della raccolta nel 2021
Il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi ha anticipato alcune novità dei prossimi palinsesti; la concessionaria Publitalia chiude il primo semestre a +31,5%, cresce di due punti la quota di mercato
La nuova stagione televisiva di Mediaset sarà all’insegna del prodotto originale, tra informazione, intrattenimento e fiction, e dell’obiettivo di coprire tutte le prime serate con programmi propri. L’amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi ammette che in un primo tempo la pandemia ha fatto paura, «ma poi abbiamo trovato uno spirito di squadra e una capacità di reazione sorprendente, per cui abbiamo chiuso un 2020 molto al di sopra delle nostre aspettative, abbiamo trovato nuove efficienze e guardiamo al futuro con più tranquillità».
Anche perché l’accordo con Vivendi apre finalmente le porte alla realizzazione del progetto di broadcaster pan europeo Media For Europe. Il trasferimento della sede legale in Olanda dovrebbe avvenire entro la fine di settembre; ma operatività, fiscalità e maestranze rimarranno in Italia e in Spagna.
«Riparte il progetto di sviluppo internazionale del sistema Mediaset, ma continueremo a pagare le tasse nel nostro Paese» ribadisce Berlusconi. Alla luce dei risultati societari nei primi mesi dell’anno «speriamo in un bilancio 2021 davvero ottimo. I costi sono sotto controllo e i ricavi sopra le aspettative, e sarebbe un miracolo chiudere con gli stessi costi del 2020 soprattutto perché l’anno scorso buona parte della programmazione si è spenta».
Crescono la raccolta e la quota di mercato
Come già comunicato nei giorni scorsi, la raccolta pubblicitaria complessiva del gruppo Mediaset in Italia è cresciuta del 31,5% nel primo semestre, in particolare grazie alla performance del secondo trimestre superiore alle aspettative con una crescita superiore al 65% sullo stesso periodo del 2020. Inoltre, i ricavi televisivi di Publitalia sono tornati ai livelli del 2019. La concessionaria guidata da Stefano Sala ha anche registrato un incremento di due punti della quota di mercato complessiva.
Per la prossima stagione non si prevedono grossi strappi sui listini e l’incremento a una cifra dovrebbe collocarsi al di sotto del 5%. «Abbiamo pareggiato il divario con il 2019, tutti i mezzi vanno bene, la radio recupera in fretta il suo ritardo – continua Berlusconi -. Il web va meglio del mercato, al netto ovviamente dei giganti americani che non vengono misurati, e anche gli ascolti sono migliori del previsto. E nel 2021 pensiamo di superare il consensus del 10-12% in Italia per la crescita pubblicitaria». Nel primo trimestre il Gruppo televisivo ha registrato un utile netto in crescita sia rispetto al 2020 sia al 2019.
Sviluppi editoriali
Complessivamente, nell’autunno 2021 le serate di produzione salgono a 214 dalle 135 del 2018. Sull’offerta di Canale 5 si concentrano i maggiori sforzi produttivi, con sette serate originali. Maria De Filippi firma il sabato sera prima con “Tu si que vales”, poi dal 2022 con “C’è posta per te” e “Amici”. Sempre la Fascino è al lavoro su un nuovo programma del martedì, per l’anno prossimo. La grossa novità è il pomeriggio della domenica che sarà un territorio di sperimentazione. Mediaset manda in pensione l’infotainment tradizionale - perché con il covid, spiega Berlusconi – non è più coerente con le esigenze del pubblico e perde di senso – e si avventura in nuove proposte.
Questo significa un forte ridimensionamento di Barbara d’Urso, a cui viene cancellato “Domenica Live”: «Ho apprezzato tantissimo il lavoro di Barbara durante la pandemia, è una grande professionista che comunque rimane con noi a “Pomeriggio 5” ma dobbiamo provare cose diverse per parlare con un pubblico che durante la settimana non c’è». Largo quindi a “Scene da un matrimonio” con Anna Tatangelo, nel primo pomeriggio, e a “Verissimo” con Silvia Toffanin a seguire, che raddoppia rispetto al tradizionale appuntamento di sabato.
Un altro punto su cui Mediaset investirà a livello strategico è il target famigliare con un’offerta ad hoc, e il nuovo format degli eventi per incrementare la varietà della programmazione. Sull’ammiraglia sono confermati titoli come le serate con Pio e Amedeo e “All together now” la domenica in prima serata con Michelle Hunziker, con due nuovi speciali natalizi dedicati ai bambini. Tra gli esperimenti per la prima serata della domenica c’è il progetto “Domenica del villaggio” per parlare di territorio, dal 2022, ma è ancora tutto allo studio.
Altra novità è il giovedì sera, dove approda il format internazionale “Star in the star” affidato alla conduzione di Ilary Blasi, a cui seguiranno vari eventi tra cui una serata dedicata a Iva Zanicchi, un progetto con Zelig e infine, allo studio, un altro con Claudio Baglioni per i suoi 70 anni. Il lunedì è dedicato ai reality: in autunno il GF Vip” con Alfonso Signorini, di cui sono previsti anche 8 raddoppi il venerdì, e l’anno prossimo “La Talpa” e “L’isola dei famosi”. Il mercoledì fiction. Il martedì è dedicato alla Champions League. Da segnalare in autunno il debutto della prima trasmissione di intrattenimento pensata specificatamente per Infinity.
L’offerta calcio
Con un valore stimato, secondo Pier Silvio Berlusconi, di oltre 100 milioni di euro di raccolta pubblicitaria, l’offerta calcio è necessariamente al centro delle strategie di editore e concessionaria. L’offerta si articola tra Champions League, la cui raccolta è curata da Publitalia sia per quanto riguarda le partite in chiaro sia quelle sulla piattaforma OTT Infinity; Serie A e Europa League trasmesse da DAZN (Europa League in coesclusiva con Sky) con cui Digitalia ha siglato un accordo per gestire l’adv.
E’ delle scorse ore inoltre l’annuncio dell’assegnazione a Mediaset dei diritti di Coppa Italia e Supercoppa italiana per i prossimi tre anni. Per quanto riguarda la Champions, a seguito dell’accordo non esclusivo con TIM Vision, la concessionaria può fare conto anche sulla customer base del servizio TIM. Grazie a Infinity riceve un forte impulso anche l’addressable adv, che sta crescendo in termini di offerta, inventario e numero di famiglie raggiunte, oggi all’82% di quelle provviste di tv connesse; il numero crescerà con lo switch off del digitale terrestre.
Il progetto europeo
Con il progetto MFE «Noi vogliamo crescere nel nostro core business, unendo le forze con altri broadcaster europei generando efficienze ma soprattutto nuovi ricavi, che è difficile ottenere rimanendo in una dimensione esclusivamente nazionale, “in country consolidation”». In Francia le opportunità al momento sono sfumate, con la conclusione del dossier M6 a favore di Tf1 che però presenta problemi di antitrust, ma in Germania «siamo il primo socio, fino a ora non siamo stati invadenti ma prima o poi cominceremo a parlare come soci di maggioranza». per quanto riguarda la possibile vendita di Channel 4, «finché ci sono vincoli di servizio pubblico non ci interessa». Berlusconi si rammarica per il tempo perduto nella realizzazione del progetto MFE e rimanda al fine settembre per ulteriori notizie, anticipando però che uno degli obiettivi sarà produrre contenuti originali per le nuove piattaforme.