Autore: Redazione
23/11/2018

RDS: chiusura adv 2018 meglio del mercato grazie ai contenuti premium e al circuito Special Radio

L’emittente guidata dal general manager Massimiliano Montefusco insieme a tutti gli editori italiani nel lancio dell’aggregatore Radio Player Italia per l’ascolto in streaming via app

RDS: chiusura adv 2018 meglio del mercato grazie ai contenuti premium e al circuito Special Radio

È fissato per il 2020 il termine per la digitalizzazione definitiva di tutti gli apparecchi radio, domestici e autoradio, che dovranno quindi consentire la ricezione sia nella tradizionale modalità fm (modulazione di frequenza) sia in dab plus (digital audio broadcasting). Su questo tema sono attivi i diversi consorzi di radio nazionali (DAB Italia, EuroDAB), Rai e le radio locali, e alcune case automobilistiche hanno deciso di anticipare i tempi proponendo autoradio radio digitali di serie sui propri modelli sin dal 2019. La ricezione digitale, vale la pena di ricordarlo, non sostituirà ma affiancherà l’fm garantendo, per esempio, la continuità di ascolto in movimento, qualità di audio elevata, capacità di banda per sviluppare ulteriori canali, possibilità di sviluppare servizi attraverso le immagini video associate, dalla visualizzazione della copertina di un disco che va in onda alla interazione con offerte pubblicitarie attraverso, per esempio, i QR Code. Ma con l’avvento degli smart speaker come Amazon Echo e Google Home, che saranno probabilmente gli oggetti più regalati o quantomeno ambiti del prossimo Natale, e l’integrazione dell’ascolto in streaming web anche negli apparecchi radiofonici si pone il tema del controllo dei contenuti e in particolare degli annunci pubblicitari. L’ascolto della radio via web avviene, infatti, attraverso degli aggregatori come ad esempio TuneIn, che però ha la gestione dell’advertising legato allo streaming. Ne parla Massimiliano Montefusco, general manager di RDS: «Il tema della pubblicità legata all’ascolto via internet è di interesse comune perché costituisce una fonte di ricavi aggiuntivi a cui gli editori non vogliono rinunciare». Per questo è già in corso un tavolo comune alle radio nazionali e locali italiane promosso dalla Rai per la costituzione di Radio Player Italia, un nuovo soggetto giuridico cui farà capo l’aggregatore di tutte le singole app delle emittenti italiane. Il lancio di Radio Player Italia dovrebbe avvenire entro l’anno; intanto sono in corso gli accordi con i partner inglesi proprietari del marchio.
L’andamento di RDS
RDS si avvia a chiudere l’anno con un saldo positivo della raccolta pubblicitaria, superiore al trend del mercato che nei primi nove mesi si attesta al +5,5%. «Merito dei contenuti premium che eroghiamo prima dei cluster pubblicitari (“100 secondi” con Enrico Mentana, “100% Made in Italy, ndr) e del raddoppio della raccolta di RDS Special Radio, il circuito lanciato l’anno scorso passato da 2 milioni a 3 milioni di ascoltatori, di cui gli investitori apprezzano la forte geolocalizzazione che permette operazioni di marketing di prossimità». Nel primo semestre 2018 RDS ha registrato un ascolto medio di oltre 5,6 milioni di persone, collocandosi al secondo posto tra le radio più ascoltate in Italia dopo RTL 102.5 (dati TER). Agli ascolti si aggiungono una social fanbase di 1,5 milioni di utenti e un sito web con 1 milione di utenti unici al mese (dati editore). In questi giorni ha lanciato la nuova campagna che sottolinea il legame forte della radio con i suoi ascoltatori e la molteplicità di strumenti di ascolto messo a disposizione.