Autore: Redazione
31/10/2018

Alma Media presenta Pop Economy, la prima piattaforma multimediale 100% video per i Millennials: contenuti e format velocissimi anche per la pubblicità

Pop Economy edito dal Gruppo di cui è a.d. Andrea Baracco e diretto da Francesco Specchia è visibile sul canale 224, tramite iptv e online. I programmi durano al massimo 4’, già 20 gli inserzionisti; la raccolta è interna. Ideal ha firmato l’identity

Alma Media presenta Pop Economy, la prima piattaforma multimediale 100% video per i Millennials: contenuti e format velocissimi anche per la pubblicità

Dopo averla “rodata” per una decina di giorni, Alma Media ha presentato ieri sera ufficialmente Pop Economy, la prima piattaforma multimediale (tv, online e iptv) 100% video, ottimizzata per ogni modalità di fruizione digitale, che racconta il mondo dell’economia, del lavoro e del futuro, come fosse un luna park. Come già anticipato dal nostro giornale, Pop Economy (sul DTT al canale 224), tramite un linguaggio web, tratta tutti gli aspetti economici della vita: food, sport, viaggi, fisco, auto, tecnologia, arte, finanza, green economy, cinema e musica. «L’informazione economica italiana è da sempre rappresentata da media molto istituzionali, caratterizzati da un linguaggio “lento” per il web e “paludato” per la televisione e, soprattutto, rivolto a un pubblico molto ristretto – spiega a DailyMedia l’a.d. del Gruppo, Andrea Baracco -. Pop Economy è invece concepito come una sorta di “MTV dell’economia”: serio ma anticonformista, informato ma divertente, credibile ma graffiante, popolare ma non banale». Pop Economy nasce dalla volontà di rivolgersi a un pubblico più ampio, partendo dalla considerazione che in Italia i Millennials sono circa 11 milioni (fonte: Nielsen Insight). L’idea alla base di Pop Economy è quella di invertire il rapporto tv-web. Se, fino a oggi, era la tv a entrare nel web, con Pop Economy è quest’ultimo che entra nello schermo televisivo, con un linguaggio contemporaneo, semplice e immediato, grazie anche all’uso di grafiche accattivanti e d’impatto.

Linguaggio digitale

Per questo, l’editing di tutti i contenuti viene realizzato in tre formati, a seconda del tipo di fruizione: televisivo, desktop e mobile, caratterizzato dalla presenza di sottotitoli che ottimizzano l’esperienza anche ad audio spento. La fruizione di Pop Economy rispetta le regole del web, in primis la velocità. La piattaforma, infatti, è basata su un palinsesto, suddiviso in rubriche che affrontano, a giro (la programmazione si ripete ogni tre ore), tutti i diversi aspetti dell’economia, con pillole video che hanno una durata che va da due a quattro minuti. L’obiettivo è quello di offrire una panoramica completa di questo complesso ecosistema dando, più spesso possibile, la parola ai suoi protagonisti. Pop Economy è un canale ideato per i giovani e realizzato da Millennials: un team di trenta persone tra giornalisti e collaboratori, con età media di 30 anni, che annulla la distanza siderale che c’è sempre stata tra il mondo reale e quello dell’economia e della finanza. In più, l’originalità di Pop Economy non si manifesta solo nella forma e nei contenuti, ma anche nel nuovo sistema di valori che veicola, che è “beyond the money” e che, accanto al benessere, persegue la sostenibilità e le responsabilità sociali, i veri nuovi valori delle generazioni future.

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La pubblicità

«Sono orgoglioso di presentare Pop Economy come il primo progetto della nuova proprietà di Alma Media, che sta dimostrando di voler offrire al pubblico dei prodotti assolutamente nuovi per format e contenuti. In più – ha continuato l’A.D. – Pop Economy rappresenta un’area di business development da cui sono attesi interessanti risultati economici. Del resto, oggi, per parlare – e generare - economia le infrastrutture ideologiche precedentemente vigenti sono ormai obsolete, è necessario entrare in una nuova dimensione 4.0 del lavoro, delle opportunità e, dunque, dell’economia stessa». Anche la pubblicità, curata internamente, ha un’impaginazione “disruptive” ma nel senso che non interrompe il flusso dei contenuti perché viene proposta con un break di 30” alla fine di una pillola cui ne segue subito un altro prima di quella successiva. Una formula che evidentemente piace agli inserzionisti, visto che già in partenza ci sono una ventina di campagne di aziende e brand come L’Oréal, Vigorsol, UniCredit, Ford, Glovo, Ferrero e Nespresso. Gli obiettivi di raccolta sono connessi a quelli di audience, che sono di 6\10.000 AMR.

La brand identity

“Questa nuova piattaforma è fondamentale per dare una scossa al nostro Paese – aggiunge il direttore Francesco Specchia - perché dimostra che i cosiddetti bamboccioni hanno smesso di dormire per rimboccarsi le maniche ed entrare nel mondo del lavoro dall’ingresso principale. Infatti, Pop Economy non solo racconta il mondo dell’economia ai giovani ma racconta quello dei Millennials. I veri protagonisti sono ragazzi che, a partire da idee tanto semplici quanto geniali, hanno trasformato piccole start-up di provincia in realtà internazionali e non solo, anche giovani che hanno intrapreso la carriera politica per dare, in modo serio e concreto, una svolta all’andamento dell’economia italiana”. A firmare il logo e la brand identity del neonato canale tematico in onda anche su www.popeconomy.tv e caratterizzato dal claim “Il Luna Park dell’Economia” e da programmi – quasi tutti originali - dai titoli anch’essi pop come “Fisco Inferno”, “uTrend” e “Paraguru” (ma è previsto successivamente anche un “Tg Pop” sempre, rigorosamente, brevissimo), è Ideal che, per conto sempre di Alma Media, segue anche la comunicazione del canale digitale Alice e della nuova rivista La Gola In Viaggio. Per l’agenzia hanno lavorato la Managing Director Giorgia Tosato, il Creative Director Mattia Garofalo, il Client Director Riccardo Giacobini, i creativi  Michele Jean Comuzzi e Lorenzo Banal, con Nicola Pasianot, Valentina Viecca e Sara Pistidda per il digital; Account: Barbara Turcati.