Maxibon si allea con AICS contro il cyberbullismo, al via il progetto “C’è più gusto ad essere unici”
Il brand Froneri sostiene l’iniziativa che nasce dalla ricerca Generazioni Connesse sul rapporto tra giovani e web, e sulla sicurezza online
Maxibon si allea ad AICS, l’Associazione Italiana di prevenzione al Cyberbullismo e al Sexting, nell’attività di contrasto dei fenomeni di bullismo digitale e di sensibilizzazione di ragazzi ed educatori. Il progetto si chiama “C’è più gusto ad essere unici”, un percorso formativo promosso dall’associazione e dal brand del gruppo Froneri. “È fondamentale che le ragazze e i ragazzi imparino ad amare sé stessi e gli altri, diventando coscienti di quanta bellezza si racchiuda nelle diversità, che rendono ognuno di noi unico e speciale - spiega Simona Mantovani, Brand Manager di Maxibon - Questi giovani saranno gli adulti di domani e riteniamo che per loro sia essenziale coltivare ogni giorno valori come il rispetto di ogni persona, l’interazione virtuosa con i propri coetanei, la promozione dello spirito di squadra. Si tratta di valori preziosi nei quali crediamo profondamente, in quanto necessari per la costruzione di una società più giusta, equa ed inclusiva”.
Cala il tempo speso online
I giovani trascorrono meno tempo online e sono più consapevoli dei pericoli del web. È uno scenario confortante quello emerso dall’ultima indagine condotta da Generazioni Connesse, realizzata in collaborazione con Skuola.net, Università degli Studi di Firenze e Sapienza Università di Roma – CIRMPA in occasione del Safer Internet Day 2022, su un campione di 2.472 studenti di scuole secondarie di primo e secondo grado. Secondo il quadro presentato a inizio 2022, infatti, è raddoppiata la percentuale degli adolescenti che trascorrono online meno di 4 ore al giorno (arrivando ad un 46%, contro il 23% della precedente rilevazione). Ma c’è di più: il 55% ha dichiarato di aver ricevuto informazioni sulla sicurezza online e il 31% ha affermato di averle ricevute dai propri insegnanti, confermando il ruolo fondamentale della scuola. Inoltre, il 95% ha sostenuto di aver supportato i propri coetanei per migliorare la loro navigazione in rete.
Il problema del cyberbullismo
Nonostante ciò, fenomeni come il cyberbullismo continuano a rappresentare un problema considerevole. Sempre dai dati di Generazioni Connesse è emerso che negli ultimi mesi di rilevazione il 7% degli studenti ha dichiarato di essere stato vittima di atti di cyberbullismo, a cui si aggiungono un 2% di cyberbulli e un 21% di spettatori di azioni di cyberbullismo. “Il cyberbullismo si traduce in azioni virtuali connotate da prepotenza e intimidazione nei confronti di chi è diverso per etnia, religione, caratteristiche fisiche, identità di genere e orientamento sessuale o per situazioni economico-familiari. Qualunque elemento di diversità diventa un pretesto per l’esclusione sociale - spiega lo psicologo e psicoterapeuta Andrea Bilotto, Presidente di A.I.C.S. -. L’idea della nostra campagna è affrontare questo fenomeno dall’interno, sensibilizzando i giovani sul valore dell’unicità di ciascuno, sostenendoli nell’accettazione del sé e coinvolgendoli nel processo di inclusione”.
Coinvolti studenti, genitori e docenti
Il progetto non è rivolto solo agli studenti, ma coinvolge anche genitori e docenti in decine di scuole superiori in tutta Italia, attraverso incontri online e in presenza, con lo scopo di supportare la creazione di un ambiente favorevole a far crescere l’interesse verso un uso consapevole delle nuove tecnologie. I primi due appuntamenti si tengono oggi presso l’Istituto Tecnico «Alfredo Oriani» di Faenza e sabato 29 ottobre presso il Liceo Statale «Alessandro Serpieri» di Rimini. Il primo dei due incontri si terrà online per genitori e insegnanti, mentre il secondo, in presenza, coinvolgerà gli studenti in due incontri nell’aula magna dell’istituto. Nei prossimi mesi, poi, il progetto coinvolgerà scuole sparse su tutto il territorio italiano.