Autore: Redazione
25/10/2017

Il made in Italy al tempo dei social

Una ricerca per scoprire come il prodotto nazionale venga percepito all’estero

Il made in Italy al tempo dei social

Secondo l’indagine integrata (social + survey) svolta da Blogmeter - “Italian Excellence - una ricerca sul made in Italy all’estero” - la produzione nazionale vince sui social, con oltre 3 milioni di conversazioni e 97 milioni di interazioni sul solo Instagram. Il Food è il settore più citato nella survey, ma sui social sono il Fashion ed il Design a dominare le conversazioni con il 72%. A svettare nella classifica delle icone italiane nel mondo troviamo Giorgio Armani e Sophia Loren, ma mancano gli innovatori delle nuove generazioni I termini della ricerca L’indagine “Italian Excellence - una ricerca sul made in Italy all’estero”, è stata costruita da Blogmeter integrando dati derivanti da due differenti fonti: da un lato sono state analizzate oltre quattro milioni di conversazioni social in lingua inglese; dall’altro è stata elaborata una survey, sottoposta ad un campione di individui di cinque diversi Paesi, Regno Unito, Germania, Francia, Stati Uniti e Russia. Il sentimento Il primo dato che emerge dall’indagine “Italian Excellence” è che Instagram svolge un ruolo decisamente predominante rispetto agli altri canali social: infatti delle oltre quattro milioni di conversazioni analizzate da Blogmeter, ben tre milioni sono avvenute proprio su questo social, producendo qualcosa come 97 milioni di interazioni complessive. Un dato, a ben guardare, non così sorprendente, se si pensa che proprio Instagram stia crescendo a ritmi incalzanti e solo in Italia conti oggi 14 milioni di utenti attivi al mese. Analizzando il linguaggio con cui si parla del Made in Italy su Instagram è interessante notare come le parole più frequenti nelle conversazioni siano termini emozionali come beauty, passion e wow. Il made in Italy è dunque riconducibile alla dimensione del sentimento. A quali settori è associato il made in Italy? Social e survey ci dicono cose diverse Per quanto riguarda le categorie di prodotto che generano più discussioni, i social e la survey offrono insights alquanto diversi. Da una parte vediamo che sui social dominano largamente i settori del Fashion e del Design (rispettivamente con il 52% e il 20% delle interazioni complessive), mentre il Food e i Motori si fermano sorprendentemente al 2% ciascuno. Tuttavia, a fronte di una domanda diretta, gli individui che hanno risposto alla survey hanno associato all’Italia soprattutto il Food, che domina su tutti gli altri settori con un nettissimo 63%. In questo caso il Fashion si attesta al 42%, dieci punti percentuali in meno rispetto ai dati emersi sui social. Se poi suddividiamo i risultati della survey per singolo Paese emerge uno spaccato eterogeneo: se addirittura l’83% degli americani pensa all’Italia come Cibo, il 51% dei russi ci vede come produttori di Scarpe, mentre il 45% dei tedeschi ci associa al settore Automobilistico. Infine è curioso notare che solamente l’1% dei francesi collega l’Italia al Vino, una delle eccellenze del nostro Paese, a riprova del fatto che la “guerra” con i cugini transalpini su questo prodotto è ancora viva e sentita. I valori di marca del made in Italy: siamo belli ed eleganti, ma poco tecnologici Ai partecipanti alla survey è stata posta anche una domanda a risposta multipla sui valori che il Made in Italy veicola. I risultati mostrano da un lato che il Made in Italy tiene botta riguardo ai suoi valori più consolidati: viene considerato sinonimo di bellezza, tradizione, eleganza e qualità, ma dall’altro sembra essere carente sotto altri aspetti, quali la prossimità, il value for money, la tecnologia e la desiderabilità. Si potrebbe dunque affermare che le persone all’estero ci sentono in qualche modo distanti, poco attraenti e tecnologicamente non all’avanguardia, senza dimenticare che anche il rapporto qualità-prezzo dei nostri prodotti andrebbe rivisto. In realtà questa visione viene, almeno in parte, attutita dalle opinioni espresse sui social dove effettivamente si trovano molti post di segno positivo associati alla tecnologia e all’eccellenza del saper fare. L’Italia territori e ambassador L’indagine ha preso in esame anche i luoghi e in generale i territori più citati nelle conversazioni analizzate. Per quanto riguarda i social, tra le città e le regioni più menzionate, spiccano Bologna e Modena, aree storicamente legate alla produzione di auto di lusso, da Ferrari a Maserati a Lamborghini. Seguono Lombardia e Milano mentre al terzo posto per numero di citazioni spunta la Campania con Capri, Amalfi, Positano e naturalmente Napoli. Infine, alla domanda “Quali personaggi ti vengono in mente se pensi al Made in Italy”, il più citato è stato Giorgio Armani, seguito dalla grande Sophia Loren e da Versace.