L’unicità di marca del Parmigiano Reggiano nella campagna di casiraghi greco& per il Consorzio on air da novembre con budget di 4 milioni; l’investimento 2020 sarà di 8 mln

Si baserà sui 5 pilastri valoriali della marca e, cioè, territorio, ambiente, comunità, benessere degli animali che lo producono e benessere di chi lo consuma, la nuova campagna del Consorzio Parmigiano Reggiano che - come ha anticipato ieri a DailyMedia il Direttore Marketing e Sviluppo Commerciale Carlo Mongini in occasione del suo intervento alla presentazione dello studio “The Most Influential Brands” di Ipsos – inizierà il proprio on air nella prima settimana di novembre con planning di Address. Il budget per l’ultimo bimestre è confermato in 4 milioni di euro, mentre la creatività è di casiraghi greco&, che ha vinto da poco la consultazione che ha coinvolto anche Mosquito Comunicazione e Gitto/Battaglia_22. Sempre ieri, Mongini ha mostrato anche il video del “brand manifesto“, che - nel segno del claim: “Parmigiano Reggiano. Quello vero è uno solo” - illustra i citati valori che saranno rappresentati nella nuova campagna, e al quale ha contribuito anche Paolo Iabichino, che ha partecipato come esperto di content e digital al tavolo di confronto che ha coinvolto i creativi delle agenzie che poi sono state impegnate nel pitch nel quale ha prevalso quella di Cesare Casiraghi.

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Per la nuova comunicazione in arrivo, sempre Mongini, più che di spot, parla di una “storia” che narrerà l’unicità del Parmigiano Reggiano, affidata alla regia di Federico Brugia e alla produzione di The Family, e che esordirà nel formato istituzionale del 60” per poi essere declinato nei tagli più tradizionali. A integrazione della tv, anche radio, digital e attività di brand journalism, affidate a LUZ., l’ex Agenzia Grazia Neri, di cui è A.D. Alice Siracusano. Confermato anche l’imminente restyling del sito internet, che conterrà un marketplace per i produttori del Consorzio e un canale di CRM con i consumatori, sui quali sta lavorando l’agenzia bolognese SpotView, anch’essa scelta al termine di una gara. Dopo un primo investimento di 3,5 milioni di euro, lo spending 2019 in Italia chiuderà a 7,5 con i 4 di novembre e dicembre, e Mongini ha anticipato che nel 2020 sarà di 8. Più complessa la situazione sul fronte dei mercati esteri, dove gli investimenti saranno decisi una volta capite le necessità dei singoli Paesi nei quali si completerà l’insediamento delle nuove figure dei Country Manager, già attivi in Cina, Paesi Arabi e Stati Uniti, con l’Europa come importante area di riferimento e il Sud America da attivare. La nuova campagna istituzionale può essere anche esportata ma non viene esclusa l’attivazione di altri partner.