Luigi De Siervo: «Ipotesi tv è residuale, ma se l’Authority dice no a MediaPro la Lega costretta a farlo»
L’amministratore delegato di Infront risponde alle proteste di Sky dai microfoni di Radio 24; «Con questa operazione mercato più aperto, ma non cambieranno le abitudini dei telespettatori»
All’indomani dell’assegnazione dei diritti tv per la Serie A alla catalana MediaPro, l’amministratore delegato di Infront Luigi De Siervo risponde dai microfoni di Radio 24 alla diffida di Sky, che ha chiesto di annullare l’esito del bando. Di fatto, De Siervo conferma la possibilità che la Lega faccia un proprio canale televisivo se l’Authority non approverà l’assegnazione. In questo caso “la Lega sarebbe costretta a realizzare il proprio canale, non avendo più i tempi per esperire l’ennesima gara”.
L’ipotesi canale della Lega è “residuale”
“Mi aspetto che Sky possa intervenire davanti all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, che ha 45 giorni per giudicare e potrebbe autorizzare l’assegnazione con dei limiti, dire che va bene così o dichiararla illegittima”. La diffida di Sky si basa sull’ipotesi che MediaPro, che ha partecipato e vinto come intermediario indipendente, sia in realtà un operatore della comunicazione con l’obiettivo di realizzare proprio una piattaforma tv. De Siervo, a questo proposito, ha contestato che il bando non prevedeva la realizzazione del canale tematico. Sarebbe quindi “un paradosso”, perché potrebbe verificarsi proprio ciò che Sky contesta minacciando l’azione legale: “In questi mesi abbiamo individuato un paio di partner che sarebbero ben lieti, a fronte di un minimo garantito superiore al miliardo e 50 milioni, di sostenere la Lega in questo percorso. La scelta, che è tanto temuta, del canale tematico è veramente l’ipotesi residuale di sistema”.
Un mercato più aperto
“Quello che è successo ieri (lunedì 5 febbraio, ndr) è un fatto fisiologico in un mercato che si è aperto. Il calcio avrà un’esposizione maggiore, sarà più visibile a tutti con modalità più coerenti con il nostro modo di vivere. In ogni mercato tradizionalmente ci sono dei passaggi di rottura ed è quello che è successo ieri. Il vecchio modello costringeva a vendere esclusive molto costose impedendo ai soggetti più piccoli di partecipare”. “Nel giro di un mese e mezzo verranno formalizzati gli accordi fra MediaPro e le piattaforme”. Per De Siervo gli abbonati delle piattaforme pay come Sky e Mediaset Premium non dovrebbero disdire l’abbonamento ma attendere, e promette: “Non cambieranno le abitudini dei telespettatori che potranno restare abbonati a Sky o Mediaset e abbonarsi ad altre piattaforme”.