L'importanza del sound logo: lo studio sviluppato da Podcastory
Jingles, effetti sonori, dispositivi mnemonici da utilizzare per aumentare il ricordo del marchio. I dati della factory italiana
Davide Schioppa
Tutte le aziende hanno un logo visivo, un'immagine che le identifica in mezzo a migliaia di altre, che le caratterizza, le rappresenta. Ebbene, d'ora in avanti sempre più aziende decideranno di dotarsi di un logo sonoro per modellare l’esperienza emotiva associata al brand rispetto alla sola modalità tradizionale, ovvero quella del visual branding, cioè il linguaggio visivo del marchio. Ecco perché Podcastory, la prima podcast factory italiana, sempre attenta alle nuove tendenze che dettano innovazione nel mercato del suono, ha scelto di investire nel segmento del sound branding perché ritiene che questo possa essere un trend in forte crescita nei prossimi mesi e anni. Una convinzione basata sulla reale crescita dell'audio digitale e sulla presa di coscienza di quanto sia importante il coinvolgimento dell'udito tra i sensi coinvolti nelle attività di comunicazione di un brand. Proprio per portare avanti questo discorso, anche in modo pionieristico, Podcastory Agency, la unit di Podcastory dedicata alle attività di marketing e comunicazione, ha sviluppato una ricerca nell'ambito del sound branding, con alcune importanti case-history internazionali. “Saremmo più che felici di condividere gratuitamente la ricerca con tutti quelli che ne faranno richiesta”, dichiara il Founder Davide Schioppa, consolidando anche il ruolo di Podcastory non solo come player nell'ambito della produzione podcast, ma anche come realtà con un punto di vista privilegiato sul tema, e per questo in prima linea nella diffusione di una certa cultura consapevole in quest'ambito. È possibile richiedere la ricerca all’indirizzo https://form.jotform.com/podcstory/soundlogo.
Il momento italiano
Cos'è un marchio sonoro? Nello specifico, è un brand commerciale al quale i consumatori non vengono esposti visivamente, ma uditivamente. Vengono utilizzati dei suoni o un motivo musicale nelle pubblicità per facilitare la memorizzazione della marca e riconoscere inequivocabilmente l’origine commerciale del prodotto o servizio in questione. “Sono tanti i casi di aziende multinazionali che ci hanno abituati a un'associazione tra la marca e un suono, dal mondo dell'IT a quello dell'automotive, passando anche per la ristorazione - sottolinea Schioppa -. Per fare un esempio calzante, negli scorsi mesi la più importante piattaforma di video-streaming ha realizzato un'intera campagna pubblicitaria durante il Festival di San Remo sul proprio sound-logo, diventato ormai un vero e proprio segno distintivo dell'azienda. In Italia, siamo ancora molto indietro. Al momento nessuna delle aziende più importanti ne ha uno. Ecco, è arrivato il momento per aggiungere questo pezzetto piccolo adesso, ma sempre più importante in futuro, all'interno delle strategie di comunicazione corporate delle aziende. Penso soprattutto alle aziende italiane della moda, del food, del design. Un sound logo è una vera e propria connessione emotiva tra il cliente, l'utente, e la marca. E ha il potere, in pochi secondi, di trasmettere i valori e il mood del brand”.