Autore: Redazione
12/04/2016

Ligatus partecipa allo IAB Seminar Mobile 2016

Il network terrà il workshop Le nuove frontiere del Native: il caso di successo UnipolSai, in programma alle 10:35 in Sala Plenaria, e parlerà anche di Programmatic Native

Ligatus partecipa allo IAB Seminar Mobile 2016

Ligatus partecipa allo IAB Seminar Mobile 2016 con il workshop Le nuove frontiere del Native: il caso di successo UnipolSai - in programma alle 10:35 in Sala Plenaria - e con molte novità per il settore, prima fra tutte il Programmatic Native, potendo contare anche su un recentissimo accordo con AppNexus sul tema.  

Ligatus partecipa allo IAB Seminar Mobile 2016

“Lo IAB Seminar sul tema del Mobile - spiega Sebastiano Cappa, country manager di Ligatus Italia da inizio anno -, è l’appuntamento di riferimento per gli operatori di settore italiani, a cui rinnoviamo anche quest’anno l’appuntamento per presentare le innovazioni che abbiamo sviluppato per loro, consapevoli che il mercato del Mobile è destinato a crescere nel prossimo futuro, soprattutto lato Programmatic, e che le nostre soluzioni sono tra le più adatte a trasferire contenuti di qualità ovunque siano gli utenti”.

Protagonisti del workshop i contenuti in mobilità
Nel workshop Ligatus tratterà del trend di consumo dei contenuti in mobilità, destinato ad affermarsi in misura sempre maggiore e delle soluzioni a disposizione degli operatori dell’advertising che richiedono competenze e abilità specifiche in materia di mobile reach e di targettizzazione delle campagne.

Il native advertising oltre il 50% del traffico di Ligatus
Secondo Cappa: “Il Native Mobile Advertising costituisce già oggi un nostro asset consolidato andando a coprire oltre il 50% del nostro traffico e più del 50% del nostro fatturato. Le misurazioni possibili con Ligatus includono modelli a CPC, a CPL finanche a CPI (Cost Per Install di una App) e CPcall (Costo per una chiamata effettuata dall’utente a seguito del click sulla pubblicità), a conferma del fatto che il Native Mobile advertising è in grado di apportare benefici e risultati concreti ai professionisti della pubblicità in quanto strumento per aumentare le prestazioni, e agli Editori per la possibilità che offre di non disturbare o infastidire la navigazione degli utenti”.