L’evoluzione della data curation in ambito programmatic
Nello scenario dell’imminente rivoluzione cookieless, il CEO e Founder di Audigent Drew Stein, uno dei massimi esperti al mondo su questi temi, ne ha parlato in modo circostanziato
Drew Stein, CEO e Founder e Marco Guglielmin, International Development Manager di Audigent, Enrico Quaroni, CEO di Chatwin
Nei giorni scorsi, presso gli uffici Chatwin, siti in via Achille Zezon 6, si è tenuta una curated chat sul tema “Cookieless e Data Curation”. Ospite d’eccezione è stato il CEO e Founder di Audigent Drew Stein, uno dei massimi esperti al mondo su questi temi, che ha raccontato agli ospiti e ai giornalisti in che modo l’advertising digitale cambierà in risposta alle nuove normative che impongono di non utilizzare più i cookie di terza parte e di come la sua azienda, già leader in America, offra soluzioni innovative per supportare media agency e brand in questa transizione epocale.
User Privacy first
Il digital advertising sta affrontando una fase caratterizzata da cambiamenti drastici, ponendo al centro dell’attenzione la tutela della privacy degli utenti in un contesto di costante evoluzione in tema legislativo GDPR e di cookie deprecation, in particolare legato all’imminente adeguamento da parte di Google Chrome. È quindi necessario un nuovo modello che, con tecnologie come quella di Audigent, possa consentire a tutti gli stakeholder di vincere: utenti, brand e mercato.
Predictable & contextual data
L’era dei dati deterministici sta finendo sia per proteggere la privacy dell’utente sia perché i dati di questo tipo sono scarsamente efficaci. Il futuro è fatto di segnali probabilistici e predittivi, che grazie allo sviluppo dell’AI e a soluzioni come quella di Audigent stanno già superando l’efficacia del targeting basato su cookie, proteggendo gli utenti e allo stesso tempo le esigenze dei brand e delle loro agenzie. I curated deals sono infatti più efficienti in termini di costi, sono ottimizzabili in tempo reale e sono a prova di scenari futuri di ulteriori cambiamenti legislativi perché vanno oltre ai regolamenti sulla privacy. La tecnologia, come l’AI, consente di utilizzare i segnali dei consumatori, gli elenchi di dispositivi, gli elenchi di cookie senza alcun identificatore deterministico per fare inferenze e previsioni intelligenti sui tipi di pubblico a cui si può fare pubblicità e targetizzare senza dover avere una corrispondenza uno a uno.
Curation
Negli ultimi quattro/cinque anni, la curation è passata da zero e un miliardo di dollari di spesa. Come funziona la curation? Le informazioni condivise nel brief del cliente vengono utilizzate dai data player (come Audigent) per creare soluzioni ad hoc che combinano dati e media al fine di garantire agli acquirenti prestazioni di valore proteggendo al tempo stesso l’identità dei consumatori. Quali sono i vantaggi della curation? Una soluzione performance-oriented dinamica e più vantaggiosa economicamente rispetto ai sistemi tradizionali in uso; dattabile a nuovi futuri scenari in tema di tutela privacy; integrabile con dati in tempo reale; con ati più robusti, dettagliati e granulari.
Il dato diventa predittivo
La soluzione di analisi predittiva di Audigent combina dati di prima parte e profilazioni di audiences altamente qualificati, analizzando i comportamenti degli utenti in milioni di siti partner web, mobile e app su scala mondiale. Utilizzando dati storici, algoritmi statistici e tecniche di machine learning, vengono individuati modelli e tendenze che possono essere utilizzati per fare previsioni sul comportamento futuro degli utenti online. Un tipo di analisi che aiuta gli inserzionisti a ottimizzare le loro strategie pubblicitarie, ad esempio predire quali annunci avranno maggiori probabilità di generare conversioni o quali segmenti di pubblico sono più inclini a rispondere a determinati messaggi pubblicitari.
Curated marketplace
I Curated Marketplace sono librerie che contengono segmenti di audience che Audigent è in grado di attivare e ottimizzare in tempo reale grazie alla combinazione intelligente tra dati di prima parte, segnali probabilistici e inventory, rendendoli disponibili sotto forma di PMP’s attraverso alcune delle più diffuse SSP, come Index Echange, Xandr (Microsoft), Pubmatic, Magnite.
Obiettivi di Audigent
Fra i principali obiettivi di Audigent per il prossimo anno, in vista dello scenario cookieless, vi è senz’altro la volontà di essere di supporto a brand e media agency nell’affrontare questa sfida epocale, garantendo la continuità su larga scala nella loro attività di pianificazione di digital advertising. In qualità di primario operatore in ambito PMP cookieless, la mission di Audigent consiste nel generare valore per gli editori supportandoli nella monetizzazione del loro patrimonio di conoscenze degli utenti, garantendo al tempo stesso il raggiungimento degli obiettivi sempre più sfidanti degli inserzionisti pubblicitari.