Autore: Redazione
28/07/2016

Gruppo L’Espresso: nel h1 un risultato netto positivo, pubblicità in calo del 3,8%

L’advertising soffre gli andamenti negativi di carta e internet; la società, guidata dall’amministratore delegato Monica Mondardini, si sta preparando alla fusione con Itedi, nel primo trimestre del 2017

Gruppo L’Espresso: nel h1 un risultato netto positivo, pubblicità in calo del 3,8%

Il Gruppo Editoriale L’Espresso chiude il primo semestre con un risultato positivo netto di 12,1 milioni di euro, che si confronta con i 22,1 milioni dell’analogo periodo dove, però, si consolidava la plusvalenza sui proventi della vendita del canale 9, Deejay Tv, al gruppo Discovery. Al netto di questa cifra, recita il comunicato della società guidata dall’amministratore delegato Monica Mondardini, il risultato è molto prossimo a quello del primo semestre del 2015. Complessivamente, nel periodo i ricavi calano del 4,2%, fermandosi a quota 292,9 milioni di euro contro i 305,7 milioni dello stesso periodo del 2015. Si riducono del 4,7% i ricavi diffusionali, che raggiungono i 122,2 milioni contro i 128,2 milioni del 2015, mentre la pubblicità perde il 3,8% e si attesta sui 170,7 milioni di euro contro 177,5 milioni del primo semestre 2015.

Mol consolidato a quota 27,3 milioni

La radio, che a livello di mercato guadagna il 2% nei primi cinque mesi dell’anno (dati Nielsen), è in linea con il risultato dell’anno scorso. Chi sconta di più la crisi di mercato sono la stampa (-4,3% nei primi cinque mesi 2016, dato Nielsen) e internet (-1,9%, dato Nielsen). I costi sono scesi del 3,2%, a fronte di una riduzione del 4,4% dell’organico, sempre rispetto al primo semestre 2015, che si attesta a 2,211 dipendenti. Il mol consolidato è a quota 27,3 milioni contro i 31 milioni del 2015, mentre il risultato netto consolidato delle attività destinate a continuare è di 11,2 milioni di euro contro 12,9 milioni di euro del primo semestre 2015. A fine gennaio dell’anno scorso è stata venduta Deejay Tv, che ha generato plusvalenze classificate tra le attività cessate, pari a 9,3 milioni di euro nel primo semestre 2015, e 1 milione nel primo semestre 2016. Positiva la posizione finanziaria netta a quota 18,2 milioni di euro, con un miglioramento di 23,2 milioni rispetto al dato del primo semestre del 2015, grazie a un avanzo finanziario di 28,9 milioni di euro.

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In vista della fusione con Itedi

 

Il Gruppo non segnala eventi rilevanti dopo la chiusura del semestre. La fusione definitiva con il gruppo Itedi è prevista entro il primo trimestre del 2017. L’accordo, datato 2 marzo 2016, prevede che l’operazione avvenga come fusione per incorporazione della Itedi con il Gruppo Editoriale L’Espresso, sulla base di un concambio che sarà stabilito negli accordi definitivi. Questo accordo darà vita a un polo editoriale da 750 milioni di euro cui faranno capo testate come la Repubblica, l’Espresso, La Stampa, Il Secolo XIX e le testate locali della Finegil, che raccolgono complessivamente 5,8 milioni circa di lettori “cartacei” e oltre 2,5 milioni di utenti unici giornalieri sul web.

Le testate manterranno piena indipendenza editoriale

Alla fine dell’operazione CIR sarà l’azionista di controllo con il 40% del Gruppo Editoriale L’Espresso e la società risultante dall’operazione sarà quotata in Borsa, mentre le testate manterranno piena indipendenza editoriale. Per quanto riguarda le previsioni sugli andamenti pubblicitari, nonostante un lieve miglioramento del mercato complessivo, il momento rimane critico per la stampa e per internet, mentre si prevedono positività per televisione e radio. Alla luce di questi trend, quindi, ogni valutazione sull’esercizio resta incerta; ma nonostante questo il Gruppo potrebbe conseguire un risultato netto in linea con l’anno scorso, escluse le componenti non ricorrenti.