Autore: Redazione
06/03/2017

Le imprese italiane tornano a investire in pubbliche relazioni: il mercato cresce del 4% nel 2017

È uno dei risultati più significativi della prima e inedita ricerca sugli investimenti in pr sul mercato locale, promossa da Assorel e realizzata insieme a Nielsen

Le imprese italiane tornano a investire in pubbliche relazioni: il mercato cresce del 4% nel 2017

Le imprese italiane considerano le pr una leva strategica per il business: per questo nel 2017 spenderanno in media il 4% in più in pr rispetto al 2016. È questo uno dei risultati più significativi della prima e inedita ricerca sugli investimenti in pr sul mercato italiano, promossa da Assorel e realizzata da Nielsen. Elaborata su un campione di 300 aziende medio-grandi che affidano le proprie attività di pr a imprese di servizi integrati di comunicazione, e già sommariamente illustrata nei giorni scorsi ha l’obiettivo di analizzare il comparto delle Rp in Italia e delineare un quadro generale dell’intera filiera aziendale in termini di impatto su organizzazioni e investimenti. La ricerca I risultati di particolare rilievo fanno emergere il cambiamento del mercato e l’approccio delle aziende italiane nei confronti della comunicazione. Internet (92%), stampa (77%) ed eventi (67%) sono i canali prevalenti in cui le aziende italiane hanno investito per le proprie attività di pr. Obiettivi raggiunti e capacità di valorizzare la propria realtà sono i motivi per cui il 66% delle aziende è soddisfatto dell’esperienza di pr. Dalle attività di pr la maggior parte delle imprese si aspetta un ritorno fino a +25% per valutarla positivamente. L’investimento medio annuo in pr delle aziende italiane si attesta su 250.000 euro e rappresenta un quarto del budget dedicato allo spending in comunicazione. Affidabilità, capacità di proporre servizi dedicati e proattività vengono indicate come le variabili più importanti per la scelta di un partner di pr; di gran lunga meno incisivi il prezzo e la notorietà. L’evoluzione della comunicazione è evidente nella forte propensione delle aziende all’utilizzo del canale internet; un percorso che ha forti ricadute anche sul lavoro delle agenzie e che si caratterizza per azioni su social media, motori di ricerca, video advertising, display, directories e microinserzioni. Non emergono differenze geografiche nelle risposte; mentre è evidente il diverso approccio da parte delle aziende che hanno oltre 250 dipendenti: rispetto alle realtà più piccole sono più presenti su diversi media/canali. Il commento di Filomena Rosato “Dopo alcuni anni di investimenti stabili, il segnale del +4% indica che le aziende tendono a mettere al centro dei piani aziendali l’importanza della comunicazione di strategia tipica delle PR per differenziarsi e competere – sottolinea la presidente Assorel, Filomena Rosato -. Il 35% evidenzia esigenze di forte innovazione, in particolare nell’ambito digitale confermando il ruolo precursore di Assorel con la sua Academy, che negli ultimi 10 anni si è fatta promotrice dell’evoluzione della professione e di una formazione finalizzata a supportare l’implementazione dei servizi per le imprese, associate e mercato. La ricerca fa emergere inoltre l’aumentata consapevolezza, da parte del mercato, che la scelta di un’Impresa di comunicazione debba sempre più puntare alla qualità”.