Autore: Redazione
14/12/2017

L’agenzia BizUp nella classifica Technology Fast 500 EMEA 2017 targata Deloitte

La struttura, oggi parte del Gruppo Alkemy, è ottava tra le aziende italiane con il maggior tasso di crescita

L’agenzia BizUp nella classifica Technology Fast 500 EMEA 2017 targata Deloitte

Il 2017 si chiude con ottime notizie per BizUp: dopo la recente quotazione all’AIM di Alkemy (il gruppo di cui l’agenzia è parte), Deloitte ha inserito l’agenzia italiana di digital marketing nella classifica Technology Fast 500 EMEA 2017 posizionandosi ottava a livello nazionale e 497esima a livello assoluto. Technology Fast 500 EMEA 2017 è uno dei più autorevoli ranking nell’ecosistema tecnologico dedicato alle 500 aziende che hanno registrato il più alto tasso di crescita dei ricavi negli ultimi quattro anni in Europa, Medio Oriente e Africa. Crescita impetuosa Con una crescita di fatturato del 223% tra il 2013 e il 2016, BizUp si conferma un player di primo piano nel panorama delle agenzie digital italiane, con una forte attenzione all’elemento tecnologico quale chiave per fornire un migliore servizio alle aziende, come ad esempio lo sviluppo della piattaforma UpStory (network di influencer marketing e native advertising). I commenti “Questo riconoscimento è la ‘ciliegina’ finale sull’incredibile percorso di crescita di BizUp. Una storia di successo di un’azienda che ha investito sin dal principio in competenze e tool tecnologici che supportassero gli obiettivi di business dei nostri clienti”, commenta uno dei cofondatori Claudio Vaccaro. “Viviamo quotidianamente le innovazioni tecnologiche del digitale cercando di metterle al servizio dei nostri clienti. La tecnologia è da sempre per noi un prezioso abilitatore di scalabilità e misurazione delle performance”, aggiunge Andrea Serravezza. “È per noi un grande motivo di orgoglio essere tra le prime 8 aziende in Italia e tra le prime 500 in Europa in termini di rapidità di crescita, dovuta anche e soprattutto alle competenze iper-specializzate del nostro team”, conclude, l’ultimo dei cofondatori Matteo Monari.