La rete ci ripensa: cresce il consenso intorno al “Sì” al referendum costituzionale
La nuova ricerca prodotta da BEM Research che monitora l’interesse online degli italiani sottolinea la prima svolta in merito al voto, sostenuta dal viaggio di Renzi alla Casa Bianca

Cresce l’interesse sul web per le tesi a favore del Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre. È quanto emerge dall’analisi condotta da BEM Research che monitora l’interesse online degli italiani sulla consultazione referendaria. A un mese dal voto, la media degli ultimi novanta giorni segna un avvicinamento rispetto alle scorse settimane: il No è ancora in testa, ma per pochi decimi di punto percentuale, 50,7% contro 49,3% del Sì. Il monitoraggio sul web di BEM Research è partito il 27 luglio 2016 e mai il distacco medio in 90 giorni tra le due fazioni era stato così ravvicinato. Nelle scorse settimane si era registrata una differenza fino a 8 punti percentuali e ora lo scenario si è quasi ribaltato. A spingere il Sì è stato il viaggio in USA di Matteo Renzi: l’onda lunga dell’endorsement di Barack Obama ha segnato un cambio di passo decisivo per la campagna pro-riforma.
La svolta degli ultimi tre mesi
Lo studio di BEM Research prende in considerazione l’andamento online negli ultimi tre mesi di due chiavi di ricerca digitate su Google, “referendum costituzionale sì” e “referendum costituzionale no”. Per avere un quadro più attendibile è necessario analizzare le ricerche online in un periodo ampio: questo metodo di analisi in occasione del referendum per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea ha dato risultati molti simili a quelli ritrovati nelle urne, con uno scarto tra voto reale e interesse su internet di appena 0,2 punti percentuali. “Quello che gli elettori cercano online prima di un voto così importante è un indicatore utile per le campagne - sostiene Carlo Milani, direttore di BEM Research -. Con la visita di Renzi alla Casa Bianca le ricerche sul Sì hanno avuto un picco superando quelle per il No di quasi il 30% - spiega Milani -. Sarà interessante vedere la reazione degli italiani al voto USA: la vittoria di Hillary Clinton potrebbe offrire un ulteriore supporto ai sostenitori del Sì”, conclude Milani.