Autore: Davide Sechi
29/07/2024

Jumpp: nuovi linguaggi e tecnologie nel futuro della produzione audio-visiva

Jumpp: nuovi  linguaggi e tecnologie nel futuro  della produzione audio-visiva

Giovanni Verdicchio, Sabrina Costa e Alessandro Molinaro

Integrare competenze di produzione audio-video e creative in un unico luogo: è il focus sul quale poggia la giovane storia di Jumpp, società fondata nel 2022 da tre soci, Sabrina Costa, Alessandro Molinaro e Giovanni Verdicchio. La creative & production company indipendente, nelle scorse settimane, ha puntato ancora di più sul suo posizionamento originario, sintetizzato nel claim “Into Screen”; una vision che, come ci racconta il co-founder e Film & Creative Director, Giovanni Verdicchio, si basa su specifiche caratteristiche come flessibilità, specializzazione e supporto al processo creativo in un approccio full-service, che supporta i brand e le agenzie creative in ogni fase dell’ideazione e della produzione audiovisiva. Jumpp, inoltre, presidia diversi mercati: un esempio è rappresentato dagli eventi, un ambito in cui ha sviluppato un’offerta ad hoc.

Jumpp lavora solo in appoggio a team aziendali e ad agenzie creative o si muove anche in maniera indipendente?

«La collaborazione con le agenzie è un tema fondamentale per Jumpp, che non si sovrappone al loro lavoro, al contrario le affianca in un’ottica di partnership per aiutarle e supportarle soprattutto negli aspetti di progettualità che richiedono una forte specializzazione nelle fasi di ideazione e produzione di una campagna o di un progetto audiovisivo. Riscontriamo costantemente che un simile approccio è in grado di generare valore per tutti, compreso il cliente finale, e che viene riconosciuto anche dalle agenzie perché facilita il loro compito e permette loro di assistere al passaggio dall’idea creativa alla sua realizzazione video. Jumpp interpreta la creatività soprattutto nei termini di efficienza e ottimizzazione produttiva. È un contributo prezioso all’avvio di un progetto e messa a terra di ogni produzione: il nostro approccio riduce i tempi, rispetta perfettamente il budget disponibile, garantisce una complementarietà tra le esigenze creative e quelle tipiche della produzione audio-visiva».

Cosa comporta oggi essere una struttura che offre un full-service? E quali sono i servizi principali?

«In Jumpp una delle parole chiave è flessibilità, soprattutto a livello di struttura e organizzazione. Siamo, infatti, una realtà di una decina di professionisti, capace però di attivare collaborazioni con tutte le figure professionali richieste da una produzione. La nostra forza è insita nell’aver creato un ampio network di specialisti, che copre l’intero ciclo di vita di una produzione: idea, pre-produzione, produzione e post-produzione. L’approccio adattabile ed evolutivo è funzionale anche all’ampliamento dell’offerta, che comprende l’universo dei media e dei format. Dalla tv ai social e oltre, per poi passare attraverso il branded content e le web serie, la nostra missione è trasformare le migliori idee in contenuti di successo per ogni tipo di schermo e dispositivo».

Come vi interfacciate con il mondo dell’innovazione e delle nuove tecnologie?

«È un mondo a cui guardiamo con grande interesse, in termini di business e creatività. Siamo sempre pronti a cogliere il valore di innovazione e tecnologia, con la consapevolezza che rappresentino un’opportunità e un elemento distintivo. L’analisi delle ultime tecnologie e delle tendenze internazionali è un mantra condiviso dagli specialisti interni come dai consulenti esterni di Jumpp. Da sempre seguiamo gli sviluppi creativi in Motion, in 3D, così come la realtà virtuale e quella aumentata. Non consideriamo tali tecnologie come una moda passeggera, sono linguaggi che prenderanno sempre più piede anche in Italia, sulla scia di quanto già oggi accade all’estero. Jumpp investe in competenze e conoscenze per cogliere e applicare tutte le potenzialità delle varie modalità di comunicazione».

Cosa chiedono oggi i clienti?

«Da anni il nostro settore si confronta con la parcellizzazione dei budget e la necessità di maggiore agilità ed elasticità nel creare gruppi di specialisti in grado di rispondere a tutte le competenze innovative e digitali, un puzzle che si compone e ricompone in funzione di ciascun progetto. I media richiedono linguaggi e specializzazioni differenti e una realtà come Jumpp è in grado di utilizzarli per massimizzare il risultato finale».

Con quali settori lavorate maggiormente e con quali vi piacerebbe approfondire la conoscenza?

«Non ci siamo specializzati in un verticale in particolare, non è un modello strategico che intendiamo perseguire. Riteniamo che la vera discriminante sia la continua ricerca di affinamento delle competenze nel proprio ambito. Il nostro obiettivo è affiancare le agenzie e i brand nel loro processo di comunicazione audiovisiva, collaborare per raggiungere e costruire la relazione con il consumatore finale, rispettare tempi, budget e contribuire agli obiettivi del progetto con la nostra esperienza».

Quali saranno i prossimi sviluppi di Jumpp?

«Il nostro è un approccio da “miglioramento continuo”, ogni giorno ci confrontiamo con il mercato e ci concentriamo sulle esigenze e sulle necessità, forniamo soluzioni in grado di accelerare il conseguimento degli obiettivi di un determinato progetto. Come naturale evoluzione della nostra attività, abbiamo allargato ai servizi offerti anche la produzione di eventi».