Autore: Redazione
09/07/2019

Radio Italia: cresce l’ingaggio con “Radio Italia Live – Il Concerto”, raccolta nel primo semestre in linea con il mercato

L’emittente di Mario Volanti e GroupM hanno presentato i dati generati dai live di Milano e Palermo; total audience a 14,4 milioni per un evento che ha generato ricavi pari a 1,5 milioni di euro

Radio Italia: cresce l’ingaggio con “Radio Italia Live – Il Concerto”, raccolta nel primo semestre in linea con il mercato

Mario Volanti

Il concerto di Radio Italia si conferma un asset cruciale nell’offerta multipiattaforma dell’emittente di Mario Volanti, che nell’edizione 2019 del live musicale ha riproposto il doppio appuntamento a Milano, tenutosi il 27 maggio, e a Palermo il 29 giugno. La unit Research & Insight di GroupM guidata da Federica Setti ha condotto un’indagine che ha misurato la risposta in termini di audience a cui hanno concorso le coperture radiofonica, televisiva, digital, social e ovviamente live in piazza. L’evento quest’anno ha generato una raccolta pubblicitaria di 1,5 milioni di euro a fronte di costi complessivi di poco inferiori ai 2 milioni di euro. Mentre Milano è a break even, è la tappa palermitana a pesare di più sul budget dell’evento: «Noi abbiamo 700mila ascoltatori in Sicilia, che è la seconda regione per ascolti di Radio Italia. E poi c’è fame di iniziative come la nostra: per noi Palermo è un investimento» spiega il Presidente Volanti. La raccolta pubblicitaria complessiva di Radio Italia nel primo semestre è in linea con il mercato, che da gennaio a maggio dell’anno ha registrato una crescita del 2,2% con un maggio in grande spolvero a +11% circa dopo le difficoltà di aprile, e luglio sarebbe di nuovo molto positivo. Che il live sia un buon investimento per Radio Italia e i suoi clienti lo dicono due aspetti: la «fedeltà delle aziende che decidono di supportare l’evento e i ritorni sugli investimenti, certificati da Ebiquity, che dimostrano come fatta 100 la spesa, il ritorno sulla stessa è oltre il doppio» spiega Marco Pontini, vice presidente di Radio Italia. Inoltre, il concerto ha raccolto l’adesione di aziende già inserzioniste della radio che per la prima volta hanno deciso di affiancarsi all’evento: sono, tra le altre, Poste Italiane, Eni, Fiat, Eolo, Unieuro.

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Federica Setti
I numeri della manifestazione

Quest’anno la manifestazione ha registrato 14,4 milioni di contatti, il 2,9% in più rispetto al 2017 quando per la prima volta il “Radio Italia Live – Il Concerto” si è svolto nelle due location milanese e palermitana. Risultato ottenuto nonostante la pianificazione anticipata dell’evento milanese – il lunedì dopo le elezioni europee, in pieno periodo di garanzia tv tra la semifinale del “Grande Fratello” su Canale 5 e le maratone a commento dei risultati elettorali,  con cattivo tempo – e quello di Palermo, quando è scoppiato il grande caldo estivo. Il live è quello che pesa meno sulla total audience con 69mila partecipanti complessivi (25mila a Milano, 44mila a Palermo, numeri condizionati dalle regole di sicurezza sull’affluenza nei luoghi pubblici) e una quota dello 0,5%. La tv è il mezzo che fa da driver all’ascolto dell’evento: 10 milioni di persone tra Radio Italia Tv, NOVE e Real Time per una quota del 69%. La radio ha generato 2,7 milioni di persone, pari al 18,5%; e infine il web, 1,7 milioni di teste, pari all’11,5%.

Importante per il target giovane

Il live di Radio Italia è efficace per la sua capacità di coinvolgere il pubblico giovane in una prospettiva di fidelizzazione all’emittente. A parte il consolidamento sul core target della radio, ossia la fascia tra i 25 e i 54 anni, presente con quasi 7 milioni di persone (48% della total audience), l’evento ha coinvolto quasi 3 milioni di persone tra i Millennial, ossia i 15-34enni, pari al 19% dell’ascolto complessivo. Fondamentale il contributo dei social con una quota del 10% sulla total audience grazie anche all’attività coordinata di 22 influencer coinvolti sul progetto, tra cui nomi come Giulia Penna, Favij, Surri, Emilife. Attraverso l’hashtag ufficiale #rilive sono state generate 15 milioni di impression totali, con oltre 244 stories su Instagram tra Milano e Palermo. L’evento è stato inoltre il secondo programma televisivo per numero di interazioni social, subito dopo la semifinale de “Il grande Fratello” nella serata di Milano e dopo il Gran Premio d’Austria in quella di Palermo, ma in entrambe le occasioni ha fatto registrare la più alta percentuale di engagement rispetto agli altri programmi tv. Per quanto riguarda invece l’ascolto in radio, se il 59% arrivava dalla fascia “core” 25-54, il 39% è arrivato dai 15-34enni e il 20% dai 15-34enni.

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Marco Pontini
Il “sentiment” generato dall’evento

GroupM ha anche indagato sulla percezione degli ascoltatori di Radio Italia, potendo contare su uno storico di dati che risale al 2005, anno in cui è incominciata la collaborazione tra le due aziende. «Se la radio all’epoca veniva vissuta come una tartaruga – spiega Setti – oggi il suo dinamismo è molto più chiaro e riconosciuto dagli ascoltatori». Inoltre, la fotografia fornita dai dati della ricerca firmata GroupM conferma che quello di Radio Italia è un ascoltatore contemporaneo e dinamico, oltre a essere un consumatore consapevole e curioso di sperimentare nuove marche e nuovi prodotti. Con una forte propensione alla socialità, considera la musica un piacere a 360°; ama acquistare prodotti digitali (il 56,7% degli intervistati possiede una smart tv e il 24,1% uno smart speaker, contro il 12% della media italiana). L’ascoltatore sa di poter trovare su Radio Italia una programmazione adeguata alle proprie aspettative in termini di musica, con un gradimento che va dall’8 ed il 10. La quasi totalità degli ascoltatori sentirebbe la mancanza di Radio Italia, se questa non dovesse più esserci. Anche il concerto è particolarmente apprezzato, diventando un appuntamento fisso molto atteso; inoltre, il 94% degli intervistati ha valutato i concerti passati con un voto pari a 9.