Autore: Redazione
18/09/2019

Nielsen: i primi sette mesi del 2019 chiudono a -1,3%, -5,9% al netto degli OTT; luglio perde l’1,6%

La raccolta pubblicitaria segna ancora il passo rispetto all’anno scorso; male televisione e stampa, crescono radio, cinema, GoTv e il web anche senza i big di internet, in calo outdoor e transit

Nielsen: i primi sette mesi del 2019 chiudono a -1,3%, -5,9% al netto degli OTT; luglio perde l’1,6%

Alberto Dal sasso

Andamenti negativi per il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia sia nel mese di luglio 2019, che chiude con un calo dell’1,6% sul luglio 2018, sia nei primi sette mesi che registrano una contrazione complessiva dell’1,3% sul periodo analogo dell’anno scorso. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nel periodo da gennaio a luglio si attesta a -5,9%. “Come previsto, anche il mese di luglio si conferma in calo se confrontato con lo stesso periodo del 2018 su cui avevano inciso positivamente i Mondiali di Calcio - spiega in una nota Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen -. Il decremento è, tuttavia, meno drastico del previsto in quanto luglio 2018, con un aumento dell’8,7%, è stato il mese di maggiore crescita dell’anno e quindi ci si sarebbe potuti aspettare un rimbalzo negativo più evidente. Quello appena trascorso è stato un mese di luglio politicamente turbolento, che ha portato all’epilogo il Governo ‘Conte uno’. Oggi siamo all’inizio di una fase le cui dinamiche politico economiche potranno essere valutate solo dopo la manovra d’autunno e nell’ambito delle previsioni economiche UE e globali, non così ottimistiche. L’agenzia di rating Moody’s prevede una leggera crescita del Pil nella seconda metà dell’anno, grazie agli sviluppi positivi sul mercato del lavoro e sulle esportazioni. Un’auspicabile ancorché non prevedibile stabilità politica sarà condizione necessaria anche se non sufficiente a contrastare uno scenario di bassa crescita dell’economia e ad alimentare la propensione delle aziende a investire, anche in comunicazione”.

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L’andamento dei mezzi

La televisione è il mezzo che risente anche a luglio dell’assenza del Mondiali di calcio, con un calo nel singolo mese del 9,8% e consolida nei primi sette mesi una contrazione del 6,6% rispetto al 2018. Chiudono in negativo anche i quotidiani, che a luglio perdono l’11,4%, mentre nel periodo cumulato gennaio-luglio perdono il 10,3%. Stesso andamento per i periodici, sia nel singolo mese sia nei primi sette mesi, con cali rispettivamente del 15% e 14,7%. La radio chiude in positivo, con un incremento del 7,1% a luglio e una crescita del 2,1% nel periodo cumulato. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nei primi sette mesi del 2019 chiude con un incremento dell’8,4% (+1,5% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet). Cinema e GoTv sono in crescita da gennaio a luglio rispettivamente del 23,6% e dell’8,4%. In negativo l’outdoor (-6,8%) e il transit (-4,6%).

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I settori merceologici

Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano sette in crescita, con un apporto di circa 21 milioni di euro. Per i primi 10 settori solo tre hanno un andamento positivo, tempo libero (+7,2%), media/editoria (+0,4%) e farmaceutici (+0,3%). Per gli altri settori si segnala in particolare il calo di telecomunicazioni (-20,6%), automobili (-10,7%), abitazione (-12,9%) e cura persona (-12,6%), che investono complessivamente circa 114 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo 2018.

Investimenti televisivi giù del 6,6% nei primi sette mesi del 2019; a luglio il calo è pari al 9,8%
Si conferma la pesante crisi dell’advertising per il mezzo tv; andamenti positivi per La7 e Sky, cali per Rai, Discovery e Mediaset che paga l’assenza dei ricavi da sport e calcio pay, e dei Mondiali
di Silvia Antonini

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Il mercato pubblicitario continua a segnare pesantemente il passo anche nei primi sette mesi dell’anno, confermando un trend in discesa del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2018. Complessivamente gli investimenti si sono attestati a quota 2,077 miliardi di euro; nel solo mese di luglio la tendenza è ancora più negativa con un calo del 9,8% sullo stesso mese dell’anno scorso. La migliore performance del periodo la registra La7, in crescita del 5,3% sui primi sette mesi dell’anno scorso con una raccolta per oltre 97,4 milioni di euro. Meno brillante il singolo mese di luglio, che chiude con un lieve decremento dello 0,8%. Positivo il bilancio dei sette mesi per SKY Italia, a quota 270,2 milioni di euro in crescita del 2% sul periodo analogo dell’anno scorso, mentre il mese di luglio è decisamente negativo a -8,6%. La Rai registra un fatturato complessivo di 433,3 milioni di euro, -1,7% sul 2018 ma è in crescita dell’1,1% nel solo luglio sempre rispetto allo stesso mese 2018. Ancora in calo la performance di Mediaset che quest’anno sconta non solo la mancanza dei ricavi generati dall’offerta pay sport e calcio, ma anche la coda della raccolta legata ai Mondiali di calcio. Nei primi sette mesi i fatturati pubblicitari del Biscione si attestano a poco oltre 1,1 miliardi di euro, in contrazione dell’11,3% sul 2018; ancora più severo il trend del solo mese di luglio, in calo del 15,4%. Discovery chiude i sette mesi a quota 136,3 milioni di euro, in calo del 2,3% complessivo ma in recupero del 2% nel solo luglio.