Intersections 2024: l’anno si chiuderà a 11,2 miliardi, pari al +9%, con la quota di internet al 49%. UPA sarà Partner dell’edizione 2025
E’ iniziato ieri con l’importante annuncio del coinvolgimento anche dell’associazione degli utenti l’evento durante il quale Denise Ronconi, Direttrice dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico, ha fornito le stime su questi 12 mesi
Grande successo, ieri, per la prima giornata di Intersections 2024, tra plenarie, incontri e workshop che proseguiranno oggi. Il primo “colpo di scena” è avvenuto in occasione dei saluti istituzionali con cui si sono aperti i lavori da parte dei Presidenti delle associazioni promotrici: Davide Arduini (UNA - Aziende della comunicazione unite), Carlo Noseda (IAB Italia) e Stefania Siani(ADCI - Art Directors Club Italiano) che, con Marco Travaglia, Presidente di UPA, hanno preannunciato che l’edizione 2025 dell’evento coinvolgerà come Partner anche l’associazione degli utenti. Per i tre organismi promotori e per Intersections si tratta di una consacrazione di grande rilievo, perché, oltre a legittimare quest’ultimo, dà un’ulteriore caratura all’obiettivo sistemico del progetto, cui parteciperanno anche le aziende.
I forecast
Altrettanto importanti, a seguire, i forecast sul mercato dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, illustrati da Denise Ronconi, che ne è Direttrice. Secondo le previsioni, nel 2024, gli investimenti complessivi -comprendenti televisione, stampa, internet, out of home e radio - raggiungeranno 11,2 miliardi di euro, segnando un incremento del 9% rispetto al 2023, quindi un miliardo in più. Sul totale, la tv mantiene la quota del 35%, così come l’OOH al 7% e la radio al 5%; la stampa cala dal 6 al 5%, mentre guadagna un punto, dal 48 al 49%, internet che, crescendo del 12%, pari a +600 milioni di euro, raggiunge i 5,5 miliardi.
Internet
Sebbene i principali player internazionali continuino a detenere una quota di mercato significativa, passando dall’81% all’82% del totale mezzo, anche le realtà locali registrano un andamento positivo, confermando la vivacità e la competitività dell’intero comparto pubblicitario. Tra i principali driver di crescita si evidenzia il formato video, che supererà i 2 miliardi di euro di investimenti, con un incremento del 18% e una quota del 39% sugli investimenti digitali totali. La crescita di questo formato è trainata dagli investimenti sia su grandi schermi che su piattaforme di social media. Il traino è rappresentato dai video (dal 37 al 39%, con un +18% sul 2023, mentre l’”altro display” (con un +10%) e il search (+8%) perdono entrambi un punto di quota passando rispettivamente al 27 e al 26%; stabile infine la voce classified – e-commerce al 7% con un notevole balzo dell’audio (+24%) anche se si parla ancora di piccole cifre. Interessante anche il trend della tv 2.0, che vale ormai 580 milioni di euro
Il commento
«Queste stime – ha spiegato Denise Ronconi - confermano un settore in espansione nonostante le sfide globali. La trasformazione digitale sta ridefinendo il concetto di “Internet Media”, ampliando i confini tradizionali del web, delle app, del desktop e del mobile. Oggi, “digital” è un concetto sempre più pervasivo che si integra anche in canali come la Tv e l’Out of Home, che adottano nuove tecnologie per offrire esperienze pubblicitarie digitali e personalizzate. L’intelligenza artificiale, in particolare quella generativa, sta ridefinendo le possibilità del settore, estendendo il suo impatto alla sfera creativa. Se in passato l’AI veniva utilizzata principalmente per l’analisi dei dati, oggi gioca un ruolo fondamentale nella creazione di contenuti pubblicitari innovativi. Tuttavia, l’adozione di questa tecnologia comporta anche sfide rilevanti, come la gestione dei bias cognitivi e il rispetto del consenso nella manipolazione di immagini e soggetti. La crescente consapevolezza degli utenti in merito alla privacy sta spingendo l’industria pubblicitaria verso una revisione dei propri strumenti di tracciamento online. Le autorità europee stanno rafforzando la regolamentazione per tutelare i dati personali, rendendo prioritaria l’adozione di soluzioni “cookieless” e privacy compliant. Questi interventi sono essenziali per mantenere l’addressability e garantire una pubblicità efficace in un mercato in evoluzione. L’espansione degli investimenti digitali, la crescente adozione di tecnologie AI e la maggiore attenzione alla privacy delineano le basi di un settore pubblicitario più sostenibile e responsabile».