Autore: Redazione
08/02/2018

Integral Ad Science lancia un nuovo strumento per misurare l’esposizione dei consumatori agli annunci

La nuova soluzione “Consumer Exposure Optimization”, sposta l’attenzione dalla delivery dell’ad impression all’engagement per misurare e ottimizzare le campagne

Integral Ad Science lancia un nuovo strumento per misurare l’esposizione dei consumatori agli annunci

Integral Ad Science (IAS), società di misura e analisi pubblicitaria, ha annunciato ieri i risultati del beta test della sua soluzione “Consumer Exposure Optimization”. Nell’arco di otto mesi, la company ha collaborato con un gruppo di aziende di Fortune 500 per promuovere l’ad engagment dei consumatori su desktop, riducendo la sottoesposizione agli annunci e aumentando il tempo medio di esposizione alle campagne pubblicitarie per consumatore. Quest’ottimizzazione ha creato un impatto potenziale più elevato, riducendo i consumatori sottoesposti che avevano troppo poco contatto con la campagna per creare valore. Oltre l’impression La nuova soluzione di Integral Ad Science sposta l’attenzione dalla delivery dell’ad impression, all’engagement (e all’impatto finale) attraverso l’esposizione aggregata. L’obiettivo è ridurre la sovraesposizione e la sottoesposizione della campagna pubblicitaria ottimizzando la portata della stessa, per consentire ai marchi di influenzare efficacemente i consumatori. Attenzione in azione In futuro, il marketing basato sulle impression potrebbe non essere più l’unico metodo utilizzato per misurare e ottimizzare le campagne. Con la Consumer Exposure Optimization, i marketer possono trasformare l’attenzione in azione, concentrandosi su tutti i touch point durante la customer journey. I risultati delle prime campagne mostrano che i marchi partecipanti hanno aumentato con successo il tempo e la frequenza dell’esposizione degli annunci pubblicitari ai consumatori e hanno diminuito la percentuale di consumatori esposti troppo poco. Metodologia Sono stati considerati consumatori sottoesposti gli utenti che hanno visualizzato una campagna per meno di un secondo, indipendentemente da quante volte. Sono stati definiti consumatori sovraesposti, invece, coloro che hanno visualizzato la campagna per oltre 45 secondi o con una frequenza di esposizione superiore a 14 volte (per almeno un secondo). Risultati del test I risultati mostrano che i marchi partecipanti hanno aumentato con successo il tempo e la frequenza dell’esposizione degli annunci pubblicitari ai consumatori e hanno diminuito la percentuale di consumatori esposti troppo poco. Nel corso di sei campagne di test, il tempo di esposizione cumulativa media per consumatore è aumentato del 45% e la sottoesposizione alle campagne è stata ridotta del 36%. Per le campagne digitali, il 70-85% dei consumatori sono stati esposti a non più di una sola impression viewable e dal 50% al 65% dei consumatori sono stati esposti ad una campagna per un periodo totale di cinque secondi o meno.