Autore: Redazione
29/10/2020

Indeed.com, il mercato del lavoro ha il suo motore di ricerca

Americana di nascita, giapponese di acquisizione, in Europa da 11 anni, in Italia dal 2019, la società fotografa una realtà dinamica, cangiante, rivoluzionata dall’emergenza. Le parole del Senior Sales Director, Dario D’Odorico

Indeed.com, il mercato del lavoro ha il suo motore di ricerca

Dario D'Odorico, Senior Sales Director di Indeed in Italia

La strada che conduce al mondo del lavoro è lunga e trafficata, ricca di insidie, tranelli, sirene, sorrisi, coltelli, opportunità. Di tutto di più. Chilometri di sogni e aspettative, come quelli percorsi da Indeed, uno dei siti principali per chi insegue, desidera, vuole, brama, aspira, agogna un’occupazione: tutto parte 15 anni fa, in Texas, ad Austin; poi la struttura viene acquisita dalla giapponese Recruit, la quale può contare su tre anime, una di queste contiene proprio Indeed, che giunge in Europa 11 anni fa, con la sede principale situata in Irlanda, mentre da noi arriva poco più di un anno fa. Un vero e proprio motore di ricerca, un Google, un TripAdvisor del e per il lavoro. Chi cerca, trova. E noi abbiamo trovato il Senior Sales Director di Indeed.com, Dario D’Odorico.

Era l’ottobre del 2019, 12 mesi e qualche settimana fa, quando il marchio ha cominciato la sua operatività anche nel nostro Paese; come funziona?

«Come un motore di ricerca: basta scrivere una parola e si viene trasportati nella dimensione richiesta. E le cose hanno cominciato a girare sin da subito: in Italia possiamo contare su 12 milioni di visitatori in media al mese. Nel mondo, serviamo 60 paesi in 28 lingue. Più di 250 milioni di persone ogni mese cercano lavoro, pubblicano curricula e fanno indagini su aziende attraverso di noi».

In un mercato così dinamico, cosa ha comportato la situazione di emergenza che stiamo vivendo?

«Nel periodo appena precedente l’inizio della pandemia, il sito aveva fatto registrare 80.000 nuovi annunci ogni 4 settimane. Dopo la fine del lockdown abbiamo rilevato un calo attestatosi intorno al -28%, in Francia, per esempio, sono intorno al -30%, in Inghilterra al -40%. In Italia siamo sempre stati bravi a recuperare una volta con le spalle al muro. C’è stato un momento in cui si dubitava sulle possibilità di assumere in remoto, ebbene oggi è diventata una procedura normale. Non era impossibile, a mancare era solo una certa attitude».

Cosa si cerca, cosa si offre?

«Ovviamente, nell’ultimo periodo abbiamo rilevato un +10.000% di occasioni legate allo smartworking; il mass market ha fatto registrare un +1000%, un +324% è legato alle figure di addetto alla vendita. E poi, da segnalare come la maggior parte delle azioni sul sito siano fatte da mobile: il 70%. Nel breve volgere di 10 mesi, la spinta verso la digitalizzazione è diventata molto forte».

Ci sono delle evidenze regionali, o dei settori di mercato dominanti?

«I dati a livello regionale sono abbastanza omogenei. Sul fronte dei settori, la GDO fa la parte del leone, la ristorazione, come pure l’hospitality soffrono un momento che non è certo dei più favorevoli. Poi escono fuori delle sorprese, come la figura del tornitore, un operaio iper specializzato, difficile da trovare e quindi molto ricercato».

Come funziona Indeed e come fattura?

«Al centro di tutto c’è sempre l’utente. Tutti i post sono gratuiti. Vige la logica tipica dei social, ossia il pay per click: quando vuoi spingere un annuncio puoi sponsorizzarlo. In sintesi: più spendi e più risulti rilevante».

Non siete interessati a curare una raccolta pubblicitaria?

«No, al momento non è in progetto. Piuttosto, siamo pronti a introdurre ulteriori prodotti che possano agevolare l’offerta di lavoro e quindi velocizzare le singole operazioni, il che può costituire un’ulteriore forma di reddito».

Un obiettivo?

«Aiutare, sostenere più persone a trovare lavoro, al di là della localizzazione e delle specializzazioni. Vogliamo che l’incontro tra domanda e offerta sia sempre più facile»

 

Indeed: il Virtual Hiring day

Indeed è stata impegnata, nei due giorni appena trascorsi, nei Virtual Hiring Day. Si è trattato del primo appuntamento di recruting virtuale che il sito ha organizza in Italia, dedicato al mondo del retail. Andriani Spa, Bricocenter, Carrefour, Golden Point, Iper La Grande I, Maxi Zoo Italia, Mcfit Italia, Mondo Convenienza, Percassi sono state alcune tra le aziende coinvolte. “Da marzo il nostro mondo è cambiato. Inevitabilmente, sono cambiate anche le modalità di recruiting”, ha spiegato Dario D’Odorico, Senior Sales Director di Indeed.com. “Molte aziende stanno spostando tutto il processo online. Attraverso i Virtual Hiring Events, Indeed permette alle aziende di assumere personale in modo rapido ed efficiente e, ai candidati, di partecipare agevolmente alle selezioni. Abbiamo già sperimentato i virtual hiring days in diversi Paesi dove siamo presenti. Siamo certi che questo nuovo format prenderà piede anche in Italia”. Alcune aziende hanno organizzato un open day per permettere ai candidati di scoprire di più sulla loro realtà e sulle posizioni aperte, altre aziende invece hanno selezionato già durante il processo di virtual interview. I colloqui, condotti da rappresentanti delle risorse umane delle aziende coinvolte, sono stati finalizzati a fornire una overview sull’azienda e sulla company culture e, allo stesso tempo, hanno permetsso ai candidati di presentarsi, evidenziando il proprio percorso e le proprie aspettative. Indeed Hiring Events ha permesso così di ridurre il numero di passaggi rispetto al tradizionale processo di recruiting, rendendolo più semplice sia per chi cerca lavoro, sia per i datori di lavoro. 

Come prepararsi per il colloquio virtuale

Prima di sostenere un colloquio di lavoro, è sempre bene leggere con attenzione l’annuncio, aggiornare il proprio curriculum vitae e documentarsi sull’azienda presso la quale ci si sta candidando. Prepararsi per un colloquio virtuale richiede, inoltre, una serie di piccoli accorgimenti, forse non ancora entrati nelle nostre abitudini. Indispensabile, ad esempio, poter contare su una buona connessione e avere a disposizione uno spazio silenzioso. Ecco la top five delle raccomandazioni targata Indeed.

1. Preparare “il set” in anticipo. Accertarsi che alle spalle ci sia uno sfondo neutro e ordinato. Per il giorno del colloquio scegliere un luogo silenzioso con una buona connessione internet e avere una webcam funzionante. Ricordarsi inoltre di tenere a portata di mano una copia del CV e altri documenti da consultare.

2. Scegliere l’outfit adatto. Per avere un'idea del dress code adatto, fare qualche ricerca sulla cultura aziendale.

3. Essere preparati a gestire problemi tecnici e il follow up. All’inizio del colloquio, chiedere all'intervistatore di indicare un numero di telefono al quale contattarlo in caso di problemi tecnici. Prima di concludere il colloquio, chiedi ai recruiter di indicare un indirizzo e-mail.

4. Fai attenzione al linguaggio del corpo Il contatto visivo è un elemento determinante negli incontri di persona. Nel rispondere a una domanda, è importante non fissare lo schermo, ma guardare dritto nella cam per stabilire un contatto visivo più efficace con chi si trova dall'altra parte.

5. Preparare in anticipo le risposte. I colloqui potrebbero essere più brevi del solito. Avere a portata di mano una descrizione breve delle proprie competenze e delle esperienze per illustrarle rapidamente al potenziale datore di lavoro.