Autore: Redazione
23/02/2018

Impennata di consumatori in-app: Criteo conferma l’influenza del mobile e dell’omnicanalità nel guidare le vendite

Il Global Commerce report, relativo al quarto trimestre, mostra per l’Europa una quota del 50% delle transazioni sul device. In Italia le operazioni con smartphone e tablet (app escluse) sono state il 37%. Sulle applicazioni avviene il 54% delle vendite da mobile. Domina il desktop nelle ore di lavoro

Impennata di consumatori in-app: Criteo conferma l’influenza del mobile  e dell’omnicanalità nel guidare le vendite

Criteo ha presentato i risultati della Global Commerce Review per il quarto trimestre del 2017 realizzato sui dati di oltre 5.000 retailer in più di 80 Paesi. Il report, che analizza le attività, i comportamenti e le preferenze degli acquirenti su tutti i dispositivi e gli ambienti di navigazione, evidenzia una crescente dipendenza dalle app tra gli acquirenti, sottolinea una visione “mobile-first” e contribuisce a definire le strategie di marketing commerciale omnicanale in tutto il mondo. “Con l’aumento dell’utilizzo degli smartphone, l’adozione di app e la navigazione da mobile hanno portato a modelli di shopping omnicanale interessanti”, ha dichiarato Alberto Torre, managing director di Criteo Italia. Opportunità app Quando i retailer danno priorità all’ottimizzazione delle app oltre al mobile web, i miglioramenti in termini di prestazioni sono notevoli. In Europa, i retailer con una shopping app oggi generano il 50% delle loro vendite su dispositivi mobili, con il 54% di transazioni tramite app. Il tasso di conversione per le shopping app è stato tre volte superiore al tasso di conversione standard del 4% registrato sul mobile web. In Nord America, i retailer con una shopping app generano il 67% di tutte le vendite di ecommerce su dispositivi mobili. La modalità in-app rappresenta il 66% delle transazioni mobili per i retailer che generano vendite sia sul mobile web sia in-app. La crescita del mobile Mentre l’utilizzo del web mobile ha raggiunto la maturità, gli acquirenti raramente rimangono in un posto a lungo e acquistano on-the-go, con diversi livelli di frequenza, su tutti i dispositivi connessi. Nel quarto trimestre del 2017, in Italia le transazioni con smartphone e tablet (app escluse) sono state il 37%. Su base annua le vendite tramite smartphone sono aumentate del 43,5%, mentre quelle da tablet sono diminuite del 15,7%. L’utilizzo del desktop continua a dominare durante le ore di lavoro, ma ha registrato una flessione anno su anno con un calo delle transazioni dell’1,1%. In Italia, le categorie di vendita al dettaglio con la più alta percentuale di vendite da dispositivi mobili sono salute/bellezza (47%), moda/lusso (40%), articoli sportivi (40%) e casa/giardinaggio (33%). La stagionalità ha ridotto leggermente il numero delle transazioni desktop precedute da un clic su mobile, in quanto, i consumatori sono più attivi sui dispositivi mobili durante l’estate. In Italia il 25% degli acquisti è preceduto da un clic su un altro dispositivo e il 15% di quelli su desktop è preceduto da un clic su un dispositivo mobile. Omnicanalità Le strategie omnicanale aiutano a guidare gli acquirenti durante il loro percorso tortuoso, portando a risultati positivi online. I clienti omnicanale generano il 27% di tutte le vendite, nonostante rappresentino solo il 7% di tutti i clienti. I momenti dello shopping I consumatori continuano a passare da desktop a mobile e viceversa, secondo l’ora e del giorno in cui acquistano online. In Italia i retailer che desiderano rivolgersi agli utenti nelle ore di lavoro, non possono ignorare il dominio del desktop in questo arco di tempo, specialmente tra le 9 e le 12. In alternativa, l’ottimizzazione del targeting per smartphone e tablet rimane determinante la sera e per tutto il weekend. Combinare i dati La combinazione di dati cross-device può aiutare i retailer a recuperare terreno da una minore quota di vendite da mobile. In Italia la combinazione di dati sulle intenzioni di acquisto aumenta le opportunità di spesa di ogni acquirente, infatti, i valori medi degli ordini sono significativamente più alti, fino al 26% in media. Questa tendenza è particolarmente evidente nelle categorie moda/lusso, cultura/media/tempo libero, articoli sportivi e salute/bellezza. Per la mappa mondiale interattiva che rappresenta la vista globale con i dati regionali aggregati, cliccate il seguente link: https://www.criteo.com/insights/global-commerce-review-map/