Autore: Redazione
05/12/2018

Il professor Philip Kotler a Roma: “Le imprese hanno bisogno di un’anima”

Il “guru” del marketing, ospite del Gruppo Hdrà, ha parlato di Csr a una platea gremita

Il professor Philip Kotler a Roma: “Le imprese hanno bisogno di un’anima”

Folla delle grandi occasioni, a Palazzo Fiano, sede romana di Hdrà, gruppo italiano di comunicazione integrata guidato da Mauro Luchetti e Marco Forlani, dove è intervenuto Philip Kotler, padre del marketing moderno, che si è confrontato con i rappresentanti di alcune grandi realtà imprenditoriali presenti in Italia. “Per essere percepite nel modo migliore le imprese hanno bisogno di un’anima”, ha spiegato Kotler, al quale è stata conferita la laurea ad honorem in Organizzazione e marketing per la comunicazione d’impresa alla Sapienza. “Cerchiamo di arricchire la comunità in cui la società opera – ha spiegato Simona Menghini, direttore Comunicazione di Oracle -. Con la nostra Academy, ad esempio, diamo uno strumento ai professori per aggiornarsi sui progressi del digitale”. Al dibattito, che ha visto gli speech di Manuel Liotta, responsabile sostenibilità di Leonardo, e Fulvio Rossi, responsabile sostenibilità di Terna, è intervenuta anche Silvia Castagna, responsabile relazioni istituzionali Doxa, secondo cui “gli italiani tendono ad associare un brand a obiettivi specifici. Sette su dieci dichiarano di preferire aziende che abbiano politiche orientate alla sostenibilità, a patto che ciò non influisca sui prezzi, e il 45% degli italiani adotta comportamenti sostenibili”. Tutto ciò testimonia l’attualità assoluta del messaggio di Kotler a sostegno delle politiche di Csr. “Il segreto della sostenibilità – ha concluso Chicco Testa, presidente di Assoambiente, oltre che di Sorgenia - è rendere i processi semplici. In questo senso la Corporate Social Responsability si sposa bene con l’accelerazione del digitale. Per pensare digitale occorre rivedere l’organizzazione delle aziende e quella delle persone. E questo può aiutare a sviluppare approcci sostenibili”.