Autore: Redazione
14/11/2018

IAB Forum 2018, Ligatus spiega come l’evoluzione nativa del content marketing può vincere il cambiamento

L’intervista di DailyNet a Simone Pepino, Sales Director Italia dell’azienda che ha partecipato alla kermesse milanese con uno stand e un workshop per ripercorrere l’evoluzione della propria offerta di native advertising

IAB Forum 2018, Ligatus spiega come l’evoluzione nativa del content marketing può vincere il cambiamento

Ligatus, azienda leader nel segmento del native advertising per publisher, clienti e programmatic buyer è stata tra i protagonisti della sedicesima edizione di IAB Forum, l’evento italiano di riferimento per il digital advertising giunto ieri alla sua conclusione. Presso lo stand dell’azienda, abbiamo incontrato Simone Pepino, Sales Director Italia, per fare il punto sull’esito dell’evento e i progetti messi in campo dalla società, che ha partecipato alla manifestazione anche con un workshop dal titolo “L’evoluzione nativa del content marketing: come vincere il cambiamento” al quale sono intervenuti anche Biagio Stasi, Direttore Area Digital Marketing & Advertising, Il Sole 24 Ore, Marco Sorrentino, Content Director, Publicis e Roberto Carnazza, Country Manager di Weborama. Siete stati protagonisti a IAB Forum con uno stand e un workshop, facciamo il punto sull’evento di quest’anno… Siamo molto soddisfatti dei risultati portati a casa con la nostra partecipazione a IAB Forum, che come ogni anno si conferma un evento imperdibile sia in termini di brand awarness sia in termini di networking, grazie anche all’affluenza, soprattutto durante la prima giornata. Abbiamo avuto molti incontri con clienti, prospect ed editori e anche una grande partecipazione al nostro workshop che ha rappresentato un po’ il racconto dell’evoluzione della nostra offerta e dove abbiamo invitato alcuni ospiti che rappresentano tutti gli attori a cui Ligatus si rivolge, a dimostrazione della sua versatilità ed efficacia, perché rivolta anche a publisher e centri media e che guarda al futuro, dove l’uso dei dati diventerà sempre più importante e integrato per migliorare i KPI della nostra proposition native. Ligatus ha ampliato la propria offerta di programmatic native con un nuovo formato, Ligatus Motion, come è stato accolta la novità? Il nuovo formato che abbiamo lanciato è un altro tassello che conferma il valore della nostra offerta, innanzitutto, perché rispetta quelle caratteristiche che, sin dall’inizio, hanno rappresentato i cavalli di battaglia di Ligatus e il nostro obiettivo principale, ossia offrire esperienze pubblicitarie positive per tutti gli attori, senza mai dimenticare il più importante: l’utente. Il formato è integrato al contesto, non invasivo e altamente mirato poiché basato sui dati, ma anche accattivante, dove il video native rappresenta l’apice di un percorso che abbiamo iniziato con i posizionamenti in fondo alla pagina e che è sempre più apprezzato dai publisher. Si tratta di un tipo di formato che consigliamo ai clienti di utilizzare con creatività brevi, che non superino i 15 secondi, per raggiungere la sua migliore performance e il coinvolgimento dell’utente, soprattutto da mobile. Inoltre, garantisce la viewability, poiché si attiva solo quando è veramente visto, in modo da non falsificare le statistiche di reporting. Il mercato ha accolto molto bene la novità e stiamo già registrando un riscontro molto positivo, anche durante gli incontri durante l’evento. Durante il convegno istituzionale di IAB Forum, quest’anno, gran parte delle conversazioni ha esplorato il tema dell’etica, molto sentito in questo momento da tutto il settore. Per Ligatus non è una novità, ricordiamo il vostro posizionamento rispetto a questo argomento… Assolutamente, Ligatus ha, da sempre, un’impronta etica molto forte, semplicemente perché crediamo che solo la “pulizia” possa garantire performance soddisfacenti per tutti ed esperienze pubblicitarie positive. La trasparenza è un tema preponderante nelle nostre strategie ma è anche intrinsecamente insito nel native stesso, come formato che nasce con un determinato standard legato proprio alla non intrusività e all’integrazione al contesto. Noi abbiamo svolto un lavoro molto importante, inoltre, per eliminare tutte le code lunghe e abbiamo scelto di lavorare solo con un network di editori premium, ma siamo molto attenti anche al controllo dell’adv puro, dove garantiamo di non accettare determinate creatività che non riteniamo idonee. A questo proposito, abbiamo messo a punto una serie di sistemi antifraud, per offrire solo traffico reale di qualità e abbiamo stretto delle partnership ad hoc, come l’ultima che abbiamo annunciato con Forensiq by Impact, azienda specializzata proprio nell’offerta di inventory fraud free. Il 2018 è stato un anno molto positivo per Ligatus, quali sono le previsioni per la chiusura? Il 2018 è stato davvero un anno straordinario per Ligatus, confermiamo la crescita del 50% sull’anno scorso e ci sono tutti gli elementi per replicare, quindi siamo davvero ottimisti anche per questa imminente chiusura d’anno. Lo stesso ottimismo vale anche per le aspettative legate all’anno prossimo, i presupposti ci sono; naturalmente, continueremo ad innovare e rafforzare il nostro team e prevediamo una crescita importante soprattutto sul versante programmatic, che continua a procedere in positivo crescendo a doppia cifra. Il 2018 è stato positivo anche a livello internazionale, dove si sono consolidati il posizionamento e l’importanza anche della nostra ultima country, l’Inghilterra, e dove riusciamo a offrire a tutti i nostri clienti lo stesso tipo di approccio e lo stesso tipo di efficienza, coadiuvando l’interconnessione tra i dieci Paesi che presidiamo.