Autore: Redazione
09/04/2020

I dati: una miniera d’oro; ma sono ancora poche le aziende che li sanno sfruttare

Accenture e Qlik hanno commissionato una ricerca che ha visto coinvolti oltre 9mila lavoratori, di qualsiasi livello e ruolo aziendale, su scala globale: solo il 21% ha fiducia nelle proprie competenze in materia di alfabetizzazione dei dati

I dati: una miniera d’oro; ma sono ancora poche le aziende che li sanno sfruttare

Lo si dice da tempo: i dati sono un’autentica miniera d’oro che può aiutare le aziende a guidare la crescita. Eppure, mentre le compagnie continuano a raccogliere, archiviare e analizzare i dati, il loro reale potenziale rimane in gran parte inutilizzato. Anche nel mondo del marketing e della comunicazione. Per lo più, questa lacuna è dovuta al fatto che molte aziende faticano a sfruttare appieno le capacità della propria forza lavoro, la quale, molte volte, nemmeno è dotata delle competenze necessarie per ricavare il vero valore dai dati che la circondano.

Comprensione

Per comprendere quale sia l’impatto umano sulla Data Literay in tutto il mondo, Accenture e Qlik hanno commissionato una ricerca che ha visto coinvolti oltre 9.000 lavoratori - di qualsiasi livello e di qualsiasi ruolo aziendale – su scala globale. Lo studio ha rilevato che solo il 21% dei lavoratori ha fiducia nelle proprie competenze in materia di alfabetizzazione dei dati, ovvero la capacità di leggere, comprendere, interrogare e lavorare con i dati. Questo, a sua volta, sta costando alle organizzazioni miliardi di dollari in termini di perdita di produttività in tutto il mondo. Dipendenti che prendono scelte basate sui dati sono, invece, alla base di una forza lavoro produttiva. Una delle sfide più grandi per le aziende nell’era digitale non è tanto acquisire i dati, quanto saperli trasformare in insight utili e utilizzabili, in grado di aiutare i dipendenti a prendere decisioni più informate, a incrementare la produttività e a ottenere vantaggi competivi.

Rivoluzione

Ecco perché, per avere successo nella rivoluzione dei dati, i leader aziendali devono permettere ai propri dipendenti di sviluppare più fiducia ed essere più a loro agio nel prendere delle decisioni derivanti dall’utilizzo di insight elaborati attraverso i dati. Tuttavia, la ricerca ha rivelato che solo il 25% degli impiegati afferma di sentirsi preparato quando si tratta di utilizzare efficacemente i dati nella propria mansione. Il problema è che i dipendenti non hanno il supporto e gli strumenti adatti, e con la tecnologia che si sviluppa molto più velocemente della comune abilità di una persona di padroneggiare gli insight dei dati, alcuni lavoratori cominciano a sentirsi sopraffatti. Non per niente, sei intervistati su dieci (61%) hanno riportato che sentirsi sopraffatti dai dati ha contribuito a generare stress sul posto di lavoro.

Conseguenze

Ciò può creare conseguenze significative sulla loro prestazione complessiva, impattando negativamente anche sui risultati dei loro datori di lavoro. In effetti, la ricerca ha identificato tre modi in cui la mancanza di alfabetizzazione dei dati sta danneggiando la capacità delle aziende di prosperare in un’economia basata sui dati. Innanzitutto, per i dipendenti, apprezzare i dati non si traduce direttamente nell’adottarli. Nonostante quasi tutti i dipendenti (87%) riconoscono i dati come un asset importante sul posto di lavoro, pochi sono coloro che li utilizzano per prendere delle decisioni informate proprio sui dati. Solo il 37% si fida di più delle proprie decisioni quando queste sono basate sui dati.

Produttività

Poi, in secondo luogo, la mancanza di competenze in materia di dati aggrava il problema della produttività sul posto di lavoro. Tre quarti dei dipendenti affermano di sentirsi sopraffatti o infelici quando lavorano con i dati. Più di un terzo degli impiegati che si sentono sopraffatti dichiara di spendere almeno un’ora a settimana procrastinando le attività relative ai dati. Il 27% ritarda il completamento di tali attività e il 14% le evita completamente. L’impatto negativo sulle aziende globali dovuto a tutto ciò appare quanto meno sconcertante.

Tecnologia

Infine, cambiare le pratiche tecnologiche sta aumentando la pressione sul posto di lavoro. Il ruolo crescente della tecnologia ha completamente trasformato innumerevoli pratiche lavorative: il modo in cui comunichiamo, costruiamo relazioni con i nostri interlocutori, misuriamo i successi e prendiamo decisioni. Il 14% dei dipendenti afferma di sentirsi sopraffatto quando lavora con i dati almeno una volta al giorno, arrivando a quasi la metà dei dipendenti una volta alla settimana.