Autore: Redazione
22/10/2024

Honor affida a GroupM, che viene quindi confermato in Italia, il suo account di pianificazione e acquisto globale da 250 milioni di dollari

Il contratto durerà dal 2025 al 2028, con un’opzione di estensione di un anno; la holding di WPP subentra a Publicis Media

Honor affida a GroupM, che viene quindi confermato in Italia, il suo account di pianificazione  e acquisto globale da 250 milioni di dollari

GroupM si è aggiudicata l’incarico di media strategy e buying globale per l’azienda cinese di smartphone Honor. Il contratto durerà dal 2025 al 2028, con l’opzione di un’estensione di un anno, e coprirà la Cina e i mercati esteri, tra cui Regno Unito, Spagna, Francia, Italia (dove quindi la holding di WPP è stata confermata perché già se ne occupava con Wavemaker), Germania, Paesi nordici, Turchia, Europa centrale e orientale, Medio Oriente e Nord Africa e Hong Kong. Secondo Campaign, Publicis Media, che è stata responsabile della pianificazione in tutti i citati mercati meno il nostro, dovrebbe cedere l’account di pianificazione specifico per Paese entro la fine del 2024. Secondo i dati di COMvergence, il business del media buying in Cina per il 2024 è valutato 108 milioni di dollari, escludendo gli altri mercati globali e la pianificazione media. A livello globale, secondo quanto risulta sempre a Campaign, l’account, che copre sia la pianificazione che l’acquisto dei media, ha un valore di 250 milioni di dollari. Honor, originariamente un sotto-marchio di Huawei, è diventato indipendente nel 2020 e da allora si è affermato come attore globale nel mercato degli smartphone e dei dispositivi intelligenti. Secondo un comunicato stampa, il marchio ha scelto GroupM per il suo network e le sue capacità globali e la tecnologia AI per ottimizzare l’efficienza e l’efficacia dei media. Rupert McPetrie, Amministratore Delegato di GroupM China, ha commentato: “La presenza dei marchi cinesi nei mercati globali è in crescita e Honor è all’avanguardia. Siamo entusiasti di collaborare con loro mentre continuano a espandersi a livello globale e a ridefinire la strategia dei media”.